Gli infissi in legno lamellare sono davvero i migliori?
Gli infissi in legno lamellare sono molto diffusi e, spesso, usati da chi desidera qualità e prestazioni ottime. È proprio così che funziona, questi infissi meritano la loro fama?
Gli infissi in legno lamellare caratterizzano porte e finestre quando si vuole migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione, contrastando dispersione termica e inquinamento acustico.
Tali infissi non sono solo efficienti ma anche piacevoli alla vista. Il legno, infatti, è un materiale nobile capace di rendere subito un ambiente caldo e bello da vivere. Ed è anche il motivo per cui a questo tipo di infissi si aggiunge quello in legno massello. La scelta tra le due tipologie di infissi può rivelarsi insidiosa. Per tale ragione, occorre capire come avviene la produzione di questi infissi, così da ricavarne indicazioni precise per i nostri acquisti.
Ragioniamo sui diversi processi di produzione
Gli infissi di tipo lamellare nascono dalla sovrapposizione di tre strisce (o lamelle) in legno essiccate e stagionate.
Il legno, come materia viva e naturale, ha davvero bisogno di un periodo di stagionatura durante il quale evolvere e modificarsi. In questo periodo, il legno perde umidità e trova la sua forma finale. La sostanza così ottenuta sarà priva di difetti visibili come nodi e sacche di resina, con un profilo regolare facile da incollare e verniciare. A questo punto, il materiale è pronto per essere convertito in infissi di porte e finestre che garantiranno alla nostra casa solidità e protezione da spifferi e rumori esterni.
È meglio l’infisso in legno lamellare o massello?
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo allora spiegare anche come avviene la produzione del legno massello.
Esso è ricavato dalla parte centrale del tronco, vale a dire quella più dura. La sua stagionatura, utile a far perdere alla materia l’acqua in eccesso, è più lunga di quanto accada con il legno lamellare. Questo processo è difficilmente uniforme, perché parliamo di pezzi spessi che, magari, perdono acqua in superficie e la trattengono al centro. Il legno così ottenuto presenta, di frequente, irregolarità non solo alla vista, ma capaci di rivelarsi problematiche sia per la lavorazione, sia per la manutenzione futura.
Diamo un’occhiata al mercato
Ora che sappiamo orientarci meglio nella scelta, cerchiamo di capire quali sono i prezzi degli infissi in legno lamellare.
I costi, come ovvio, variano molto rispetto a misure, tipi di apertura e ad aziende produttrici.
Prendiamo come esempio un infisso classico per finestra a un’anta, misure 90 x 50 cm: dovremmo pagarlo intorno ai 550 euro. Invece, una portafinestra con apertura a battente e misure 90 x 210 cm, si aggira intorno agli 825 euro. Un infisso più particolare come una finestra scorrevole a scomparsa di 120 x 140 cm, può arrivare a superare i 2000 euro.
Efficienza e ampio assortimento
Gli infissi in legno lamellare non solo offrono le caratteristiche superiori cui abbiamo già fatto riferimento. Essi presentano anche una grande possibilità di scelta poiché quasi tutte le essenze (i tipi di legno) possono essere lavorate in questo modo. I prezzi per serramenti in legno lamellare, ovviamente, risentono di queste differenze.
Spostarsi da materiali come pino o rovere all’hemlock non influenzerà solo la grana del prodotto, più uniforme, ma anche il costo di certo maggiore.