Quanto costa aprire una finestra sul tetto?
Lucernario fisso, finestra panoramica stile abbaino o lucernario a vasistas: sono tante le soluzioni per creare un’apertura sul tetto, senza spendere una fortuna.
Mario Pignatiello
Capo Cantiere
Vivere in una mansarda o in un sottotetto può essere confortevole quanto abitare in una casa tradizionale, ma talvolta ci si può trovare a fare i conti con l’assenza di un numero sufficiente di aperture per il ricambio dell’aria e per il passaggio della luce solare. In questi casi la soluzione è decidere di realizzare un lucernario o un abbaino affidandosi a un’impresa edile specializzata in questo genere di lavori, non prima però di aver verificato la fattibilità dell’opera muraria. Ma quanto costa aprire una finestra sul tetto? Molto dipende dal modello e dal materiale di base dell’infisso. In genere, le finestre in alluminio a taglio termico e in PVC sono meno costose di quelle in legno. Anche la qualità del vetro e il tipo di apertura del lucernario possono influire sul prezzo. Inoltre, non va sottovalutato il costo della manodopera che può incidere notevolmente vista la complessità della posa in opera, del trasporto, del montaggio e dello smaltimento di tegole e detriti.
Aprire una finestra sul tetto: permessi e regolamenti comunali
Aprire una finestra su un tetto, sia piano che spiovente, è a tutti gli effetti un’opera di manutenzione straordinaria e richiede la presentazione di un progetto dettagliato (allegando SCIA e DIA) all’Ufficio Tecnico del comune di residenza. In assenza dell’autorizzazione da parte degli uffici competenti non è possibile procedere all’inizio dei lavori e si rischiano pesanti sanzioni, soprattutto in presenza di vincoli architettonici e paesaggistici. Se il progetto è in linea col regolamento edilizio comunale si può procedere col cantiere, ma il consiglio è ovviamente quello di rivolgersi a veri professionisti del settore, evitando dannose soluzioni low cost o fai da te.
Lucernari: tipologie, vantaggi e prezzi
Quando si parla di finestre per mansarde si fa chiaramente riferimento ai lucernari, ovvero le finestre-vetrate facilmente adattabili ai soffitti piani o spioventi dei sottotetti. In commercio è possibile trovare modelli adatti a ogni esigenza e a tutte le tasche. Le tipologie più diffuse sono:
Lucernario fisso
Si tratta di una finestra che consente l’illuminazione naturale della casa, ma che non ha aperture verso l’esterno. È ideale per illuminare piccole stanze e ha un prezzo relativamente basso: tra 500 e 700 euro, manodopera esclusa. Un particolare tipo di lucernario fisso è il lucernario tubolare.
Lucernario con apertura a bilico o a vasistas
È la tipologia più venduta e funzionale. Consente sia il passaggio della luce solare che il ricambio dell’aria. Queste particolari finestre possono essere realizzate in legno, pvc e alluminio e sono dotate di vetri isolanti doppi o tripli. Il costo varia dagli 800 ai 1000 euro in base al modello e al tipo di materiale dell’infisso.
Lucernario con finestra panoramica o balcone
Sono studiati per aperture di grandi dimensioni e sono molto simili ai vecchi abbaini. Aprendo i battenti di queste speciali finestre si forma un balcone che consente l’affaccio sul tetto senza alcuna incolumità per le persone. Si tratta della tipologia di lucernario più costosa, soprattutto per quanto riguarda le spese di manodopera. I prezzi vanno dai 1500 ai 2000 euro.
Dove e come collocare un lucernario: consigli utili
La chiave per ottenere la massima resa da un lucernario sta nell’individuare la migliore collocazione possibile. Prima di procedere alla perforazione del soffitto e alla rimozione delle tegole è bene dunque scegliere con cura, magari con l’ausilio di un tecnico specializzato, il punto d’inserimento del telaio. Inoltre, è fondamentale stabilire a priori le dimensioni dell’apertura in modo da non incidere troppo sul costo della manodopera e del ripristino della coibentazione del tetto.