Da cantina a taverna: come progettare la trasformazione
Da cantina a taverna: in questo articolo scopriamo quali sono i vantaggi di cambiare, come si fa nella pratica e come arredarla al meglio
Giuseppe Sorrenti
Architetto
Molte case, soprattutto se indipendenti, hanno a disposizione una cantina posta nella parte inferiore dell’abitazione: si tratta di ambienti di dimensioni variabili, alcune volte utilizzati per la conservazione dei vini (da cui il termine cantina appunto), anche se non è raro che la cantina venga utilizzata come semplice deposito in cui accumulare tutto ciò che non si vuole tenere dentro casa. Tuttavia un utilizzo errato della cantina porta naturalmente ad uno spreco di spazi che, diversamente, potrebbero risultare molto utili e perfino piacevoli da vivere.
Da cantina a taverna: i vantaggi di cambiare
Ecco allora che molto spesso ci si chiede come sia possibile passare da cantina a taverna, in modo da avere uno spazio ben arredato da utilizzare magari per feste e cene in compagnia.
Il cambio di destinazione d’uso non è però scontato e richiede il rispetto di alcune normative che intervengono a seconda delle situazioni.
In realtà se il cambio non è urbanisticamente rilevante non è necessario presentare particolari documentazioni, a meno che non sia vietato dalla legge regionale o dal piano regolatore del proprio comune di residenza.
Tuttavia, siccome la cantina si classifica tra i “Magazzini e locali di deposito” affinché la si possa convertire in taverna deve diventare abitabile e rientrare nella categoria A, e dunque soddisfare diversi requisiti igienico sanitari e impiantistici al pari di una normale abitazione.
Da cantina a taverna dunque si può, ma prima di operare qualsiasi tipo di intervento è bene informarsi con accuratezza e far certificare il tutto da un tecnico che attesti l’agibilità del locale: contatta i nostri esperti e richiedi subito un preventivo gratuito per il tuo intervento di ristrutturazione d’interni.
Cambio destinazione da cantina a taverna: come si fa nella pratica
Una volta accertato che il passaggio da cantina a taverna riguarda solo l’arredamento dello spazio in questione e il suo impiego per fini privati, bisogna partire dall’analisi della struttura per capire se è presente umidità, cosa frequente nel caso di ambienti posti nella zona sotterranea o nel seminterrato di un’abitazione.
In questo caso il primo passo da compiere sarà ovviamente svuotare la cantina, analizzare la situazione di muri e soffitti, passare l’antimuffa e intervenire in caso di perdite d’acqua o altro, facendo particolare attenzione soprattutto all’umidità da risalita.
Il secondo passo sarà controllare che siano presenti tutti gli impianti di luce, acqua ed eventualmente gas se si intende creare una taverna con piccola cucina incorporata. Anche in questo caso bisognerà accertarsi che ci siano prese della corrente nei punti giusti e allacci funzionanti, diversamente occorrerà intervenire.
Anche la pavimentazione va controllata con cura per evitare che, magari per colpa dell’umidità, ci si ritrovi – una volta sistemato il tutto – ad avere piastrelle che si sollevano in maniera pericolosa e anche antiestetica.
Trasformare la cantina in una taverna: come arredarla al meglio
Una volta che si è passati da cantina a taverna e che è tutto a posto, ovvero impianti, norme igieniche, ambiente asciutto e tutto il resto, ecco che arriva il momento di decidere come sfruttare gli spazi.
Solitamente, per sfruttare una cantina trasformata in taverna, ci sono diversi suggerimenti riguardanti lo stile da adottare: molti preferiscono arredi di tipo rustico o provenzale, con tanto legno e complementi che siano in grado di rendere l’ambiente estremamente confortevole.
Affinché una ex cantina divenuta taverna però sia realmente accogliente, occorre sicuramente tenere presente due elementi:
- la disposizione degli spazi,
- l’illuminazione.
In una taverna si potranno collocare un bel tavolo con delle sedie per i momenti di convivialità, ma anche un divano letto per gli ospiti, delle belle lampade luminose: l’importante è scegliere colori chiari che diano luce all’intero ambiente, ravvivati da qualche tocco di colore caldo, e disporre con cura gli arredi per non creare uno spazio sovraffollato e poco arioso.