Appartamento all'ultimo piano: come migliorare il comfort
Dalla creazione del clima perfetto all’annullamento dei rumori: l’esperto spiega come ottenere un appartamento confortevole anche se si vive all’ultimo piano
Simone Cellitti
Architetto/Direttore Artistico
- Migliorare il comfort abitativo: da dove iniziare
- Migliorare l’isolamento termico e acustico
- Porte e finestre per appartamento all’ultimo piano: quali scegliere
- Creare il clima perfetto
Vivere in un appartamento all’ultimo piano ha enormi vantaggi: si ha una qualità dell’aria, non si hanno appartamenti sovrastanti con meno problemi legati rumori e si gode spesso di un bel panorama.
Ma chi non è soddisfatto del livello di benessere trasmesso dalla propria casa, soprattutto nel rapporto con il solaio di copertura se non è sufficientemente prestazionale, può sempre migliorarlo lavorando sul comfort abitativo. Quando si costruisce o ristruttura un appartamento occorre, infatti, personalizzare l’ambiente in base alle caratteristiche dell’edificio e di chi lo abiterà cercando di riprodurre un vero e proprio nido accogliente e confortevole.
Ma cosa significa migliorare il comfort abitativo e come si opera quando l’appartamento è situato all’ultimo piano di un condominio?
Migliorare il comfort abitativo: da dove iniziare
Un progetto per il miglioramento del comfort abitativo parte sempre dallo studio delle caratteristiche dell’ambiente. Per esempio, bisogna valutare se il sottotetto o una eventuale terrazza sono di proprietà e quali interventi sono necessari.
Se il terrazzo è di proprietà può essere utile applicare una guaina o una pavimentazione per evitare dispersione termica o addirittura creare un rooftop garden con l’aiuto di un architetto paesaggista in modo da vivere l’ambiente outdoor in ogni momento dell’anno.
Se, invece, non c’è un terrazzo ma solo un tetto o un sottotetto non abitabile si può procedere alla coibentazione. La coibentazione del tetto è molto efficace per evitare che la casa diventi molto calda in estate e fredda durante l’inverno, che rappresenta uno degli svantaggi degli appartamenti agli ultimi piani.
In ogni caso, per la realizzazione di un progetto che mira al miglioramento di un appartamento è fondamentale affidarsi a un architetto esperto che può offrire consulenza e supporto durante tutta la progettazione e gli interventi.
Oltre all’analisi e al progetto, occorre comunicare all’amministratore dell’eventuale condominio l’intenzione di effettuare i lavori e leggere il Regolamento di condominio che può offrire delucidazioni sugli orari in cui effettuare i lavori, sull’uso delle parti comuni e sulle regole per gli interventi sulle parti comuni.
Non esiste una ricetta unica per migliorare il comfort di un appartamento ma bisogna lavorare su ogni singolo caso. Tuttavia, si possono dare degli spunti sugli interventi che permettono di raggiungere con successo un obiettivo di questo tipo.
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Migliorare l’isolamento termico e acustico
Tra gli interventi principali che permettono di migliorare il comfort abitativo spiccano quelli mirati al miglioramento dell’isolamento termo-acustico e alla riduzione degli sprechi di energia. A tal proposito, si può pensare ad un isolamento interno quando non è possibile effettuare interventi all’esterno di un appartamento (tipo cappotto). Quando, invece, è possibile si effettua l’isolamento esterno che non riduce la volumetria dell’appartamento. In questo caso la coibentazione del tetto e del sottotetto sono cruciali per migliorare il comfort abitativo ed evitare la dispersione termica.
Un intervento di questo tipo permette anche di prevenire problemi legati all’umidità e alla comparsa di muffa, dovuti all’esistenza di ponti termici o a un’areazione insufficiente. E, non ultimo, assicura un risparmio energetico che incide positivamente sulle bollette.
Per migliorare l’isolamento è necessario anche affidarsi a infissi e serramenti di alta qualità.
Porte e finestre per appartamento all’ultimo piano: quali scegliere
Sostituire porte e finestre permette di migliorare, non solo l’isolamento termico e acustico, ma anche la luminosità della casa. Se la casa è in costruzione è cruciale scegliere con molta attenzione, non solo prodotto e materiali, ma l’orientamento delle portefinestre e delle finestre per ottenere una casa luminosa.
Se si sta ristrutturando casa si può, invece, optare per finestre solo vetro, caratterizzate da un telaio ridotto (ma sempre a taglio termico) che lascia più spazio alla luce e meno all’infisso. Per innalzare il livello di vivibilità si può optare, poi, per le finestre a doppio o triplo vetro (vetro camera) caratterizzate da due o tre lastre di vetro divise da una camera d’aria sigillata. Hanno altissime prestazioni termiche e acustiche e per migliorarle si può, per esempio, applicare un rivestimento a bassa emissività su una delle superfici. Insomma, oggi l’avanzamento tecnologico permette di scegliere con molta attenzione ed esattezza tutti gli infissi in base all’obiettivo che si desidera raggiungere in un’abitazione.
Creare il clima perfetto
Come accennato, un appartamento all’ultimo piano si presta maggiormente a una dispersione termica, finendo per essere caldo d’estate e freddo in inverno. Gli interventi di isolamento termico sono di enorme aiuto ma per completare l’opera è cruciale dotare l’appartamento di un buon sistema di climatizzazione che permette di mantenere la temperatura ideale.
Anche in questo caso, le soluzioni sono numerose e dipendono dalla casa ma anche dal budget a disposizione: pompe di calore, sistemi di riscaldamento elettrico a parete o pavimento, condizionatori (possibilmente non invasivi) e così via. Sono ottimi sistemi per mantenere la casa confortevole ma sempre affrontata secondo un pensiero organico far tecnologia, materiali e valori estetici.