Quali sono le piante da appartamento velenose per bambini?
Le piante sono uno degli arredi più gettonati, soprattutto nelle case moderne. Ma attenzione! Esistono piante da appartamento velenose per i bambini
Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
La casa è senza dubbio più bella se l’arredamento comprende anche un po’ di verde: vasi di fiori e piante rendono l’ambiente più accogliente e caldo. Tuttavia, bisogna fare attenzione a quali essenze si scelgono, in quanto esistono piante da appartamento velenose per i bambini. I più piccoli hanno infatti la tendenza a toccare tutto, senza sapere cosa può essere per loro un rischio.
Per questo nella scelta dei fiori sarà sempre bene tenere conto di questa cosa e scegliere quelle più innocue, in modo da azzerare ogni possibile pericolo. Soprattutto quando in casa ci sono dei neonati, che crescendo iniziano a muoversi per la casa, toccando tutto quello che gli capita sottomano.
- A cosa prestare attenzione
- Quali sono le piante tossiche per i bambini
- Come riconoscere le piante pericolose
- Come agire in caso di contatto o di ingestione
- Cosa fare per evitare rischi
A cosa prestare attenzione
Vi sono alcune piante tossiche per i bambini solo quando ingerite, altre invece creano problemi anche solo toccandole: possono infatti provocare reazioni allergiche. E ancora, vi sono fiori il cui intenso profumo può provocare delle riniti allergiche.
Il problema è che nella maggior parte dei casi sulle etichette queste avvertenze non sono segnalate. Per questo motivo bisogna fare particolarmente attenzione, soprattutto se si possiedono animali domestici o bambini piccoli. Soprattutto perché entrambi vengono attratti dai profumi, dai colori e dai movimenti di queste essenze.
Quali sono le piante tossiche per i bambini
Sono numerose le piante tossiche per i bambini, si possono trovare in natura, nei boschi o nei prati, ma anche in casa tra le piante ornamentali.
Si tratta di essenze pericolose per tutti gli esseri umani; tuttavia, ad essere maggiormente a rischio di intossicazioni, avvelenamenti o semplicemente irritazioni sono soprattutto i bambini più piccoli. Il contatto con queste piante può provocare vomito, nausea, alterazioni cardiocircolatorie, crisi respiratorie e irritazione cutanea: in presenza di questi sintomi è necessario correre al pronto soccorso.
Come riconoscere le piante pericolose
A classificare le piante pericolose è stata la Società Italiana di Pediatria preventiva e sociale, che ne ha stilato un elenco, suddividendo le essenze in base alla tossicità e ai danni che possono provocare. Dunque è assolutamente sconsigliato tenere in appartamento, quando si hanno dei bambini, le piante che producono della linfa velenosa. Ecco quali:
- Azalea: è una pianta molto comune e altrettanto bella, eppure pericolosissima. L’ingestione delle foglie, può infatti provocare sintomi lievi, ma anche molto gravi, portando addirittura a convulsioni e coma, in taluni casi.
- Spatifillo: si tratta di un’essenza con una tossicità moderata, che diventa pericolosa solo se ingerita in grandi quantità. Può provocare mal di stomaco, dissenteria e bruciori.
- Dieffenbachia: molto bella da vedere, ma classificata tra le piante pericolose per i bambini. Le sue foglie, infatti, contengono una sostanza che provoca irritazioni cutanee. Se le foglie vengono ingerite e masticate, possono provocare tumefazioni, ulcerazioni e difficoltà respiratorie.
- Filodendro: si tratta di una pianta molto comune, che si trova facilmente negli appartamenti, ma non tutti sanno che i piccioli delle foglie, una volta spezzati, rilasciano una sostanza tossica. Essa può provocare irritazioni ad occhi e pelle, e se ingerita potrebbe portare il bambino al soffocamento.
- Anthurium: questa bellissima pianta, in realtà è molto velenosa e annoverata tra le piante tossiche per i bambini. Foglie e fiori recisi provocano lesioni della cute al contatto, mentre se ingeriti possono portare a diarrea, vomito e addirittura insufficienza respiratoria.
- Ficus Benjamin: anche questa è una pianta ornamentale molto diffusa ma possiede delle foglie velenose che possono provocare infiammazioni o allergie quando strofinate, o peggio spezzate.
- Stella di Natale: ebbene sì, tra le piante velenose da appartamento c’è anche una di quelle simbolo del Natale. Foglie, steli e semi sono velenosi non solo per i bambini ma anche per gli animali. Possono provocare delle reazioni cutanee, bruciori e irritazioni agli occhi, e se ingerite anche edemi nel cavo orale, vomito, diarrea, arrivando addirittura alla perdita di coscienza.
Come agire in caso di contatto o di ingestione
Naturalmente la soluzione principale è evitare di tenere in casa piante pericolose per i bambini oppure si può optare per un floating garden, che oltre ad essere molto di tendenza, è anche una soluzione ideale in quanto i più piccoli non riescono ad arrivare alle piante.
Tuttavia, laddove si presentasse una situazione di ingestione o contatto sarà bene sapere come agire prontamente. Di fronte a irritazioni cutanee lievi legate allo strofinamento con parti della pianta velenose, è necessario risciacquare abbondantemente con acqua fredda.
Se il bambino ha messo in bocca piccoli pezzi di foglia si dovranno subito tirare via e dargli da bere bevande fredde o un ghiacciolo da mangiare. Se invece c’è stata una vera e propria ingestione di pezzi di pianta tossica, ci si dovrà immediatamente rivolgere al pronto soccorso pediatrico, evitando di dargli qualsiasi tipo di bevanda.
Cosa fare per evitare rischi
Domande frequenti:
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Quali sono le piante da giardino velenose?
Vi sono numerose piante da giardino molto comuni che possono essere velenose, le Calle, gli Iris, le Ginestre, l’Oleandro, il Glicine.
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Quali sono le piante da appartamento non tossiche?
Tra le piante da appartamento non tossiche si annoverano Ibisco, Passiflora, Fiore di cenere, Caffè di montagna, Eucalipto, Felce di Capelvenere, Fucsia, Campanule, Giglio verde, Drosera, Pepe nano.
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Il Ficus Benjamin è velenoso per i bambini?
Assolutamente sì: si tratta di una pianta ornamentale molto diffusa, le cui foglie sono velenose e possono provocare infiammazioni o allergie.