Volture o cambio le utenze: consigli utili!
Le volture sono un aspetto fondamentale durante un trasloco o l'acquisto di un immobile; ecco tutte le informazioni necessarie per fare la scelta giusta
Voltura utenze: cos’è, quando si richiede, come si fa e quanto costa
Quando ci si trasferisce in una nuova casa, è necessario eseguire le procedure burocratiche per intestarsi le bollette e scegliere i propri fornitori e contratti per l’erogazione di luce e gas. La richiesta di rinnovo prende il nome di voltura utenze. Vediamo i dettagli su questa procedura.
Che cos’è la voltura utenze e quando bisogna richiederla
Quando si entra in una nuova abitazione, le cose da fare sono tante, una delle più importanti è sicuramente la voltura luce e gas, per permettere all’impianto elettrico e termico perfettamente funzionanti. Questa procedura permette sostanzialmente di aggiornare l’intestatario del contratto con i fornitori di questi prodotti e, quindi, anche delle bollette. Questo cambio utenze può essere fatto se, e solo se, esse sono ancora attive. Se il contratto è scaduto o assente, invece, la procedura è un po’ differente perché bisogna fare un nuovo contratto e prende il nome di “subentro”. In entrambi i casi sarà possibile contrattare per un altro genere di offerta o richiedere un aumento di potenza.
Come funziona la richiesta di cambio utenze luce e gas?
Le procedure di voltura gas e luce sono operazioni di routine, per questo si possono fare rapidamente e senza troppi intoppi. La maggior parte delle aziende erogatrici mette a disposizione un numero gratuito per l’assistenza al cliente, dove si può richiedere informazioni, oggi integrato spesso anche da una live chat sul sito web. In ogni caso, i documenti e i dati necessari per effettuare la voltura sono:
- i dati personali dell’intestatario che subentra, compreso anche il codice fiscale;
- l’indirizzo al quale inviare le bollette;
- i codici POD della luce e PDR per il gas, che si possono trovare su una vecchia bolletta del precedente inquilino;
- una lettura aggiornata dei contatori presenti in casa relativi a queste utenze (va bene l’autolettura);
- codice IBAN, se si desidera richiedere l’addebito automatico delle bollette sul conto corrente.
- Solo per la voltura luce sono richieste: la potenza impegnata e, qualora s’intenda richiedere la tariffa agevolata prima casa, l’autocertificazione di residenza.
Una raccomandazione: prima di fare una voltura è opportuno informarsi sulla situazione relativa al precedente inquilino. Se è moroso o ha bollette in sospeso, si potrebbe andare incontro a complicazioni, anche se oggi di legge il nuovo inquilino non ha l’obbligo di accollarsi le morosità altrui.
Costo voltura gas e luce
Quando si fa una voltura luce, le voci in fattura sono diverse, alcune sono fisse obbligatorie, mentre altre possono cambiare in base al tipo di mercato. Il contratto può essere sottoscritto in regime di tutela o sul mercato libero. In entrambi i casi, l’utente deve pagare oneri amministrativi della pratica, pari a circa 27,50 euro fissi.
- In regime di tutela, dove i costi sono fissati dalle autorità e se non si richiede un aumento di potenze, si aggiungono 23 euro fissi e 16 euro d’imposta di bollo. Quindi il costo è circa 75-80 euro circa, a cui si aggiunge il deposito cauzionale che è a discrezione dell’azienda fornitrice.
- Nel mercato libero si hanno sempre gli oneri amministrativi fissi, più una quota di servizio variabile, contributi amministrativi e, in alcuni casi, l’imposta di bollo. Anche in questo caso può essere richiesto un deposito cauzionale.
Nel caso della voltura gas i costi dipendono dall’azienda che eroga il servizio.