Quali documenti servono per la valutazione di un immobile?
La guida completa per effettuare la valutazione di un immobile: cosa fare, a chi rivolgersi e quali pratiche effettuare per una stima aggiornata da proporre
Pasquale Gangemi
Consulente ed Agente Immobiliare - Mediatore creditizio
- Quali parametri influiscono sulla stima di un immobile?
- I documenti necessari per la valutazione dell’immobile
- Qual è il costo di valutazione di un immobile?
Quando si decide di vendere casa, la prima domanda che sorge spontanea è: quanto riuscirò a ricavare dalla vendita?
Domanda legittima, ma altrettanto complessa, in quanto nella valutazione di un immobile entrano in gioco numerosi fattori che possono far salire o scendere il prezzo, anche in base a quella che è la situazione di mercato del momento.
Il modo migliore per avere una stima dell’immobile quanto più precisa e dettagliata possibile è quello di rivolgersi a esperti del settore, in particolare a un’agenzia immobiliare, che conoscendo perfettamente il quadro generale dell’area di riferimento e tutti i parametri fisici ed economici del caso, sarà in grado di offrire una valutazione oggettiva dalla quale poter partire come base della trattativa. In questo modo avrei un budget dal quale partire e a cui fare riferimento per creare la tua proposta di vendita, stabilendo anche una soglia sotto la quale non è possibile scendere nelle trattative.
Ma come viene effettuata la valutazione di un immobile e quali documenti sono necessari per consentire all’agenzia una stima precisa? Vediamo nel dettaglio quali sono i documenti che servono e che dovrai consegnare all’agenzia.
Quali parametri influiscono sulla stima di un immobile?
Nella stima di un immobile, vengono considerati in primo luogo tutti quei parametri oggettivi in grado di influenzare il valore del bene:
- In quale città e in quale quartiere si trova l’immobile:
- Quando è stato costruito;
- Quanto è grande;
- Se termoautonomo oppure no;
- Se ha pertinenze, box o giardino;
- Il piano in cui si trova;
- Se lo stabile è provvisto di ascensore;
Sono solo alcune delle discriminanti a cui fare riferimento, almeno all’inizio, per iniziare a delineare le caratteristiche di base della casa e dunque stabilirne il valore. In base a tutti questi aspetti, l’agente immobiliare redige un documento descrittivo che sintetizza i caratteri principali della proprietà, allegando generalmente anche delle foto.
Tuttavia, questi parametri non bastano a definire il prezzo al metro quadro di un immobile. È anche per questo motivo che si rende necessario fornire all’agenzia immobiliare tutta una serie di documenti che da un lato aiuteranno a definire meglio il valore stimato, dall’altro tuteleranno compratore e venditore in caso di eventuali controversie.
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I documenti necessari per la valutazione dell’immobile
Per vendere casa è dunque bene conoscere quali sono i documenti necessari per la valutazione dell’immobile e per il definitivo rogito in presenza del notaio.
In primis, tra i documenti da fornire all’agenzia immobiliare vi è l’atto di provenienza del bene o il rogito che consentirà di ricostruire la storia dell’immobile evidenziando se si tratta di un bene acquistato per compravendita, ereditato, oggetto di donazione e così via e, di conseguenza, di conoscere eventuali vincoli sullo stesso.
Accanto a questo, per una valutazione corretta e precisa, occorre consegnare i dati catastali relativi alle planimetrie e a eventuali frazionamenti e variazioni del bene. Si tratta di documenti ed elaborazioni grafiche che è necessario aggiornare tramite le pratiche catastali e da richiedere all’ufficio del catasto che rappresentano la piantina dell’immobile.
Si aggiunge il certificato di agibilità, un documento che riporta i dati delle pratiche edilizie per l’edificazione dell’immobile e che attesta la sua regolarità urbanistica certificando il diritto al suo uso e la sua commerciabilità. In media occorrono circa 15-30 giorni per ottenere questo documento e dunque è necessario organizzarsi con ampio anticipo per averlo tra le mani al momento della consegna degli incartamenti all’agenzia.
Altro documento obbligatorio per effettuare una compravendita e che, in base al suo contenuto, può influire sulla stima dell’immobile, è l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), un documento di attestazione energetica che descrive le condizioni energetiche di un edificio, di un’abitazione o di un appartamento. Un immobile con una classe energetica alta, dunque più efficiente dal punto di vista energetico, avrà chiaramente un valore superiore rispetto a uno costruito secondo parametri datati e ormai inefficienti. L’APE, tra l’altro, va consegnato obbligatoriamente in allegato al contratto di vendita, a pena di sanzioni variabili tra i 3 mila e i 18 mila euro.
Qual è il costo di valutazione di un immobile?
A questo punto viene da chiedersi, però, quale sia il costo di valutazione di un immobile. Generalmente, quando ci si rivolge a un’agenzia immobiliare questa non richiede un onorario per il servizio di valutazione, che viene fatto rientrare nel più ampio spettro dell’intero servizio di vendita. Nel momento in cui l’agenzia riesce a portare a termine la trattativa tra venditore e compratore, infatti, questa richiederà una commissione tra il 2% e il 3% del prezzo finale concordato, cifra che può variare in base agli specifici accordi presi e all’area di riferimento e che verrà pagata da entrambi i soggetti, salvo diverse disposizioni all’interno del contratto stipulato.
Quando invece ci si rivolge a un ufficio tecnico per una perizia di stima dell’immobile, magari perché si intende vendere senza intermediari, l’onorario del perito viene in genere calcolato in percentuale al valore dell’immobile valutato.
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Domande frequenti:
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A chi rivolgersi per la valutazione dell'immobile?
Puoi far stimare il tuo immobile dall’agenzia immobiliare da cui intendi passare per venderlo o da un perito tecnico specializzato, il quale si prenderà una parcella percentuale.
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Quanto costa far valutare un immobile?
Il costo di valutazione di un immobile presso agenzia è inserito nelle spese di compravendita della casa, mentre un perito specializzato si prende una percentuale sul valore dell’immobile.