Antibagno senza porta: idee e consigli per progettarlo al meglio
L'antibagno è uno spazio estremamente comodo e funzionale, ma come progettarlo senza porta? Approfondiamo le soluzioni di design e le normative da rispettare
Giuseppe Sorrenti
Architetto
- In quali casi l'antibagno è obbligatorio?
- Progettare antibagno senza porta: è possibile?
- Idee e soluzioni per un antibagno senza porta
L’antibagno, o disimpegno, è un’area essenziale nelle abitazioni moderne, poiché offre un passaggio comodo e separa le zone riservate del bagno. Tuttavia, eliminare la porta può sembrare una scelta insolita, oltre a non essere sempre possibile, ma con le giuste idee e soluzioni è possibile ottenere un ambiente accogliente e pratico.
Scopriamo quando è possibile eliminare la porta dell’antibagno e quali sono le alternative a disposizione per massimizzare lo spazio.
In quali casi l’antibagno è obbligatorio?
Quando si tratta di nuove costruzioni, la presenza di un antibagno diventa obbligatoria se il bagno principale si affaccia direttamente sulla zona giorno, la cucina o il living. Tuttavia, nel caso di una ristrutturazione, l’obbligatorietà dell’antibagno dipende dal progetto stesso e, se è previsto che il bagno si affacci sulla zona giorno, allora sarà necessario prevedere anche l’antibagno.
È importante notare che la necessità di un antibagno dipende anche dal regolamento edilizio e dalle norme igieniche del Comune in cui si trova l’immobile. Tuttavia, se si tratta di un secondo bagno, di un bagno en suite o di un bagno non principale, la presenza di un antibagno diventa una scelta discrezionale.
Parlando delle dimensioni minime dell’antibagno, solitamente specificate nei regolamenti edilizi comunali, quest’ultimo deve avere una superficie di almeno 1 metro per 1,2 metri. L’altezza minima dell’antibagno coincide con quella degli altri ambienti della casa, che solitamente è di 2,4 metri, ma può scendere a 2 metri nel caso di un sottotetto.
Progettare antibagno senza porta: è possibile?
Se hai ancora dei dubbi riguardo all’antibagno e alle normative ad esso associate, ecco una risposta diretta: il bagno non può affacciarsi direttamente sulla zona giorno. Ciò significa che, oltre alla porta del bagno stesso, è necessario avere almeno una seconda porta prima di accedere alla cucina, al soggiorno o a qualsiasi altra stanza diversa dalla camera da letto, da un corridoio o da un disimpegno.
Pertanto, se il bagno si affaccia sulla camera da letto, non ci sono problemi poiché la porta rappresenta la seconda barriera tra il bagno e la zona giorno. Questo chiarisce anche il dubbio di coloro che potrebbero voler creare un antibagno senza porta: non è possibile, è sempre necessario avere due porte tra il bagno e la zona giorno.
Nel caso in cui esista già un corridoio o un disimpegno con porte che separano la zona giorno dal bagno, sarà il corridoio o il disimpegno stesso a svolgere il ruolo di “filtro” tra le due aree, rendendo così l’antibagno non obbligatorio. Tuttavia, se non ci sono corridoi o disimpegni che separano la zona giorno dal bagno, diventa necessario avere un antibagno.
Idee e soluzioni per un antibagno senza porta
Quando ci si trova ad affrontare una ristrutturazione e si decide di cambiare la disposizione delle stanze, spesso sorge l’esigenza di creare un antibagno. Una soluzione pratica e conforme alle normative è l’installazione di una parete divisoria a tutta altezza realizzata con cartongesso. Questa parete permette di ottenere lo spazio di transito richiesto dalle norme, fornendo al contempo una separazione adeguata.
Un’alternativa interessante consiste nell’utilizzo di una parete divisoria in vetro cemento all’interno dell’antibagno. Questa soluzione consente di separare la zona del water e del bidet dalla zona del lavandino, consentendo una migliore organizzazione dello spazio. In questo modo, il lavandino può trovare la sua collocazione all’interno dell’antibagno, offrendo una soluzione pratica e funzionale.
Naturalmente, in entrambi i casi, è necessaria l’installazione di una porta. Tuttavia, una scelta da prendere in considerazione è quella di optare per una porta a scrigno scorrevole. Questa soluzione si rivela preferibile rispetto alla porta a soffietto, poiché garantisce una chiusura più stabile e senza ingombri.
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Domande frequenti:
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Quando non è necessario antibagno?
Nelle nuove costruzioni, l'antibagno diventa obbligatorio quando il bagno si apre direttamente sulla zona giorno, cucina o living. Tuttavia, durante una ristrutturazione, l'antibagno è necessario solo se il progetto prevede che il bagno sia collegato alla zona giorno, come nel caso di una nuova costruzione.
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Come chiudere antibagno senza porta?
Per chiudere un antibagno senza l'uso di una porta, ci sono diverse soluzioni possibili. Una opzione comune consiste nell'installare una parete divisoria realizzata con cartongesso a tutta altezza. Questo creerà lo spazio di separazione richiesto dalle normative e fornirà un disimpegno adeguato. Un'alternativa interessante è la creazione di una parete divisoria nell'antibagno utilizzando vetro cemento
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Quando è obbligatorio l'antibagno?
L'antibagno diventa obbligatorio quando si realizza il bagno di un'abitazione o di un locale pubblico, in conformità alle normative vigenti. È importante considerare che nel progetto di una casa, il locale del bagno non può affacciarsi direttamente su un'altra stanza, ma deve essere separato da un corridoio o un disimpegno. Questa disposizione è necessaria per garantire la privacy e la corretta funzionalità degli spazi abitativi.