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Ristrutturare il bagno rimanendo in casa è possibile, ecco come fare

Vuoi ristrutturare il bagno continuando a vivere in casa? Scopriamo alcune strategie pratiche per ottimizzare i tempi e minimizzare i disagi

Ultimo aggiornamento 22-04-2025
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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ristrutturazione bagno

La ristrutturazione del bagno rappresenta uno dei progetti più desiderati dai proprietari di casa, ma anche uno dei più temuti per il disagio che comporta. Molti rinunciano all’idea di rinnovare questo ambiente essenziale proprio per evitare di dover temporaneamente abbandonare la propria abitazione. Tuttavia, con una pianificazione accurata e alcuni accorgimenti strategici, è possibile affrontare questo intervento continuando a vivere tra le proprie mura domestiche.

Ristrutturare il bagno rimanendo in casa: cosa fare in fase progettuale

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Per contenere le tempistiche di lavorazione, è importante programmare l’intero progetto nei minimi dettagli. Non bisogna lasciarsi ingannare dalla ridotta metratura: proprio le limitate dimensioni rendono fondamentale una pianificazione dettagliata che faccia collimare le scelte estetiche con i requisiti tecnici e funzionali. Stabilire un cronoprogramma dettagliato consente di minimizzare i tempi morti tra una lavorazione e l’altra, in modo da coordinare le diverse maestranze coinvolte e ridurre  il periodo di disagio per chi continua a vivere nell’abitazione.

L’acquisto anticipato dei materiali costituisce un ulteriore elemento strategico nella pianificazione dei lavori. Disporre di tutti i prodotti necessari prima di iniziare la ristrutturazione, o almeno delle relative schede tecniche, permette di evitare interruzioni dovute all’attesa di forniture e di risolvere preventivamente eventuali problemi di incompatibilità tra i diversi elementi.

Ovviamente, nel contratto pattuito con la ditta esecutrice, devono essere specificati non solo l’elenco dei lavori da effettuare e i relativi costi, ma anche i tempi di esecuzione previsti e le eventuali penali in caso di ritardi imputabili alla ditta. Questo aspetto risulta particolarmente importante quando si decide di ristrutturare l’unico bagno della casa continuando ad abitarci, poiché ogni giorno aggiuntivo di lavori rispetto al previsto si traduce in un prolungamento del disagio o addirittura in spese supplementari nel caso si renda necessario trovare una sistemazione alternativa temporanea.

Anche la scelta del periodo più adatto per l’intervento non deve essere sottovalutata. È preferibile evitare periodi con molti giorni festivi che potrebbero frammentare i lavori e allungare i tempi complessivi. Inoltre, è consigliabile considerare le condizioni climatiche, che possono influire sui tempi di asciugatura dei materiali cementizi e quindi sulla durata complessiva dell’intervento.

Ristrutturare il bagno vivendo in casa: come ridurre le tempistiche

Vivere in casa durante la ristrutturazione del bagno richiederà una notevole dose di adattabilità e una precisa organizzazione delle tue attività quotidiane. La convivenza con polvere, rumori e operai può essere gestita in modo da minimizzare i disagi attraverso alcuni accorgimenti pratici.

La gestione concordata degli orari di lavoro rappresenta una soluzione efficace per garantirti l’accesso al bagno nei momenti cruciali della giornata. Pianifica con la ditta esecutrice un calendario che tenga conto delle tue esigenze familiari, concordando ad esempio l’inizio delle attività dopo l’orario in cui normalmente ti prepari per uscire al mattino. Questo ti permetterà di utilizzare il bagno nelle ore in cui ti risulta indispensabile, riservando le ore centrali della giornata alle lavorazioni più invasive.

Durante le fasi più critiche della ristrutturazione, come la rimozione dei sanitari e il rifacimento degli impianti, dovrai predisporre delle soluzioni alternative. Una possibilità è quella di chiedere ai tuoi vicini di casa la disponibilità a utilizzare il loro bagno in caso di necessità. In alternativa, potresti organizzarti per trascorrere le ore diurne fuori casa, magari presso familiari o amici, riducendo al minimo la tua permanenza nell’abitazione durante le ore di lavoro. Alcune strutture pubbliche nelle vicinanze, come palestre o piscine, possono rappresentare una valida alternativa per le tue necessità di igiene personale.

Infine, la scelta di soluzioni che richiedono tempi di installazione più brevi, come la trasformazione di una vasca in doccia anziché la demolizione completa e il rifacimento del bagno, può ridurre notevolmente la durata complessiva dell’intervento.

È importante considerare che le tempistiche per una ristrutturazione completa del bagno variano generalmente tra i tre e i dieci giorni, a seconda delle dimensioni dell’ambiente e del tipo di intervento previsto. Le fasi più critiche si concentrano nella prima settimana, quando avvengono le demolizioni e il rifacimento degli impianti, attività che comportano i maggiori disagi in termini di rumore, polvere e inaccessibilità del locale.

La soluzione del bagno prefabbricato temporaneo: comfort durante i lavori

Una soluzione innovativa e sempre più diffusa per affrontare la ristrutturazione dell’unico bagno di casa senza dover abbandonare l’abitazione è rappresentata dall’installazione di un bagno temporaneo.

I bagni prefabbricati sono sostanzialmente delle cellule complete, composte da pareti, pavimento e soffitto, già dotate di impianto elettrico, tubazioni orizzontali per gli scarichi e la ventilazione, e completamente rifinite con piastrelle e sanitari, che potrai scegliere preventivamente in base alle tue esigenze e preferenze. Si tratta di vere e proprie unità autonome che possono essere installate temporaneamente in un’area disponibile della tua abitazione, come un terrazzo, un cortile o anche un angolo di una stanza sufficientemente ampia.

Il vantaggio principale di questa soluzione risiede nell’immediata funzionalità: una volta installato, il bagno prefabbricato è subito pronto all’uso, senza necessità di ulteriori interventi di rifinitura o di collegamento degli impianti, eccetto gli allacci alle reti idrica, elettrica e fognaria esistenti.

Ristrutturazione bagno: le fasi di lavorazione

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La ristrutturazione del tuo bagno segue generalmente uno schema piuttosto standardizzato che è utile conoscere per prepararti mentalmente alle diverse fasi e ai relativi disagi. Il processo inizia con la demolizione e lo smaltimento degli elementi esistenti, fase particolarmente rumorosa e polverosa durante la quale verranno rimossi pavimenti, rivestimenti e sanitari. Questa rappresenta senza dubbio il momento più critico dell’intera ristrutturazione, sia per l’impatto acustico che per la produzione di polveri e detriti.

Successivamente si procede con il rifacimento degli impianti, che comprende la predisposizione degli attacchi idraulici ed elettrici secondo il nuovo layout progettato. Durante questa fase, sebbene meno rumorosa della precedente, il bagno rimarrà comunque inutilizzabile e richiederà particolare attenzione nella verifica della corretta esecuzione degli impianti prima di procedere con le fasi successive.

La posa dei rivestimenti rappresenta un momento importante nel quale il tuo bagno inizierà a prendere forma. L’installazione di pavimenti e rivestimenti murali richiede precisione e tempi tecnici di asciugatura che non possono essere compressi oltre un certo limite.

Si procede quindi con il montaggio dei sanitari, delle rubinetterie e degli accessori, fase durante la quale il bagno si avvicinerà al suo aspetto definitivo. È importante verificare il corretto funzionamento di tutti gli elementi installati prima di procedere con le finiture finali, che includono la pitturazione e l’installazione di elementi decorativi.

Ogni fase richiede tempi specifici che devono essere rispettati per garantire la qualità del risultato finale. Pretendere un’eccessiva velocità di esecuzione può compromettere la durata e la funzionalità dell’intervento, costringendoti a successivi interventi di manutenzione o correzione.

Ristrutturare il bagno continuando ad abitare nella tua casa è quindi possibile, ma richiederà una buona dose di pazienza, un’attenta pianificazione e la scelta di professionisti affidabili che comprendano le tue esigenze durante i lavori. La tua presenza costante può rappresentare un vantaggio in termini di supervisione dei lavori e disponibilità immediata per decisioni in corso d’opera.

A questo punto, hai tutti gli strumenti necessari per affrontare con serenità la ristrutturazione del bagno senza abbandonare la casa. Non rimane che passare all’azione: su PagineGialle Casa puoi richiedere fino a 5 preventivi dettagliati per confrontare costi, tempistiche e progetti!

Domande frequenti:

  • Quanto tempo ci vuole per ristrutturare completamente un bagno?

    In media, il tempo necessario per ristrutturare un bagno varia da un minimo di 5 giorni, nel caso di ambienti di piccole dimensioni (fino a 5 metri quadrati), fino a 10-15 giorni per bagni più ampi.

  • Come cambiare il bagno senza togliere le piastrelle?

    Per rinnovare il bagno senza rimuovere le piastrelle esistenti, le principali soluzioni sono la verniciatura, la posa di un secondo strato di piastrelle, il microtopping in resina o in microcemento. Grazie a tecniche mirate utilizzate da professionisti, è possibile trasformare l’ambiente con interventi rapidi ed efficaci.

  • Quali piastrelle posso mettere sopra le vecchie?

    Puoi posare piastrelle sottili in gres porcellanato, viniliche o in PVC adesivo. Sono leggere, resistenti e ideali per la sovrapposizione senza dover rimuovere le vecchie.

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