Antenna condominiale: chi paga per le spese di riparazione
Chi deve pagare le spese di riparazione dell’antenna condominiale centralizzata? Ecco quali sono le spese di manutenzione e come avviene la ripartizione.
Francesca Cimellaro
Avvocato
L’antenna per la ricezione dei canali radiotelevisivi, insieme ai cavi per portare il segnale in tutte le abitazioni sono parte integrante dell’impianto TV. Questo non è menzionato nell’articolo 117 c.c., ma è comunque considerato un bene di proprietà comune, a meno che non ci sia una disposizione diversa contrattuale o la sua installazione sia successiva alla costruzione dell’edificio. In questo caso si può far sì che la proprietà sia ristretta solo ad un gruppo di condomini e non a tutti. Ovviamente i proprietari di cantine e box, che non hanno la possibilità materiale di usufruirne sono esclusi dalla proprietà dell’impianto e non devono assolutamente pagare per spese di riparazione e manutenzione.
Si può rinunciare all’uso dell’antenna tv centralizzata?
Chi non guarda la televisione o ha una propria parabola e vuole rinunciare all’uso dell’antenna tv può farlo.
Qualora, infatti, il distacco non comporti peggioramento nella ricezione del segnale da parte degli altri condomini, il condomino può rinunciare all’uso restando obbligato al pagamento delle spese di conservazione di quel bene.
La regola del codice civile riporta che per tutti i servizi condominiali non divisibili, quali scale, ascensore, antenna, cortile, ecc, venga attribuita la ripartizione delle spese tra tutti i condomini, che anche potenzialmente possono usufruire del servizio in questione. Nessuno, quindi, può rinunciare al diritto sulle parti in comune e non potrà sottrarsi all’obbligo di contribuire alle spese di conservazione.
Condomino senza televisione
In questo caso, i condomini che non possiedono una televisione, non è detto che in futuro non la comprino. Per questo motivo, è corretto partecipare alla spesa di manutenzione e riparazione dell’antenna centralizzata, in caso questa non funzioni o abbia bisogno di assistenza. I condomini parteciperanno ugualmente alle spese di conservazione, ma non a quelle d’uso.
Infatti, chi non possiede la tv, di conseguenza non pagherà la corrente elettrica e il canone Rai: anche se l’antenna è predisposta a livello condominiale, il condomino non sarà tenuto a pagare l’imposta sulla detenzione della televisione.
Condomino con antenna propria o parabola satellitare
Per quanto riguarda il condomino con una propria antenna o una parabola satellitare, invece, il discorso potrebbe essere diverso. Infatti, così come ci si stacca dall’impianto di riscaldamento centralizzato, ci si potrebbe staccare anche dall’antenna tv centralizzata.
Il codice civile stabilisce che per tutte le innovazioni che siano particolarmente costose, se si tratta di impianti di uso separato, i condomini che non intendono utilizzare l’impianto sono esonerati da qualsiasi contributo nella spese. Le parabole individuali non interferiscono in nessun modo con l’antenna centrale, per cui possono coesistere entrambe senza nessun problema.
Chi paga le spese relative all’antenna? Il proprietario o l’inquilino?
Salvo diversa disposizione contrattuale, le spese relative alla sostituzione dell’antenna tv è posta a carico del proprietario. Per quanto riguarda, invece la sola riparazione, le spese saranno a carico dell’inquilino. Più dettagliatamente, quindi, la sostituzione dei cavi, delle prese e di altri accessori per l’impianto della ricezione, l’installazione e la sostituzione dell’impianto centralizzato della tv spettano al proprietario, mentre la semplice riparazione all’inquilino. Dato che le “regole” per ogni condominio potrebbero essere diverse, è sempre meglio chiedere consiglio al proprio amministratore oppure chiedere un preventivo ad un elettricista.