Come realizzare un giardino zen da esterno?
Il suono dell’acqua, la disposizione ordinata del verde, le forme morbide: ogni elemento inserito in un giardino zen ha l’obiettivo di rilassare e favorire la meditazione.
Una casa moderna viene valorizzata dalla pulizia e dalla semplice armonia di un giardino zen. Minimale, questo è l’aggettivo che riassume perfettamente l’essenza del giardino orientale, uno spazio verde dove tutto appare in ordine senza però risultare freddo o asettico. Anzi per realizzare un parco di stile giapponese è fondamentale che la sistemazione dei diversi elementi sia molto accurata così da ottenere un luogo accogliente, privo di fronzoli o di decori inutili, e così da infondere pace e armonia quando vi si soggiorna.
Gli elementi per creare il giardino zen
Creare un giardino zen credibile e gradevole non è facile. Questo giardino dalle origini molte antiche dovrebbe essere un luogo dove la contemplazione del paesaggio regala serenità interiore, trasmette energia positiva e aiuta a ripristinare l’equilibrio tra corpo e mente. Per creare un giardino zen grande e vivibile bisogna imparare a utilizzare in maniera armoniosa tutti i suoi elementi naturali principali che sono:
- le pietre,
- l’acqua,
- le piante.
Impossibile improvvisare se si vuole creare un giardino zen capace di calibrare spazi vuoti e spazi pieni, e di allestire simbolicamente i panorami di isole, boschi e vallate del Giappone.
1.Vietati fronzoli e simmetrie
Diversamente dai soliti giardini che prediligono le simmetrie, il parco orientale di impronta giapponese si basa sull’equilibro di elementi naturali inseriti sempre in numero dispari. Contrasti e disparità sono caratteristiche fondamentali da considerare quando si vuole realizzare un giardino zen da esterno. Pietre e rocce di dimensioni differenti vanno sistemati sia lungo il perimetro del giardino sia in altri punti, così da replicare l’idea delle montagne che in base al loro posizionamento simboleggiano tanto la solitudine dell’uomo quanto i legami forti.
2.Il suono zen dell’acqua
Nel giardino zen da esterno l’acqua non può mancare. Ma deve essere un flusso d’acqua che scorre delicatamente, contrapponendo il suo concetto di dinamicità a quello di staticità che viene rappresentato dalle rocce. L’acqua scorre e si incunea in ruscelli che attraversano il grande giardino zen fino a terminare in una vasca o piccolo laghetto dove si possano immergere le mani. Il contatto e il suono stesso dell’acqua favoriscono il rilassamento. Anche le fontane sono elementi tipici del giardino zen, la più suggestiva è la Shishi-odoshi, la tradizionale fontana con canna di bambù basculante.
3.Ghiaia, muschio e ponti: dettagli di stile jap
Il giardino zen richiede forme semplici, quindi bisogna evitare di decorarlo in maniera elaborata e vistosa. Il prato curato va mosso con forme sinuose coperte di fine ghiaia da rastrellare, che vanno accompagnate da chiazze di muschio da posizionare anche in prossimità di fontane e laghetti. In un giardino zen grande i vialetti possono solcare il ruscello o il laghetto con ponti di legno che sono un elemento tipico del giardino zen da esterni.
4.Non solo Bonsai
Quali piante mettere in un giardino zen da esterno? No, non solo bonsai e grandi canneti. Più il giardino zen è grande e maggiori sono le possibilità di inserire elementi verdi vari come ginepri, bambù e aceri, mentre i cespugli in fiore, simbolo della fugacità dell’esistenza, possono essere posti solo ai bordi dei vialetti che attraversano il giardino zen orientale.
5.Una luce al giardino interiore
Infine, mai dimenticare che l’illuminazione notturna del giardino giapponese deve essere necessariamente affidata alle lanterne di legno, secondo il tipico design del giardino zen. Con la loro luce soffusa e delicata illuminano la via nella notte al nostro “giardino interiore”.