Cosa vedere al Salone del Mobile 2025: noi ci siamo stati
Laboratorio di sperimentazione e contaminazione, luogo di incontro e di nuove opportunità per riflettere sul mondo del design e del progetto

Raffaella Festari
Content Marketing Specialist
La cultura chiama e Milano risponde. E in occasione della 63ª edizione, il Salone del Mobile (8-13 aprile 2025) mette in luce l’importanza del design come strumento per leggere e plasmare il mondo, cambiandolo in meglio. Per farlo, gli organizzatori si sono avvalsi di voci autorevoli del settore che forniscono punti di vista e visioni inediti. Al centro di questa visione quattro installazioni, al Salone e in città, protagoniste assolute dell’edizione venti-venticinque.
Paolo Sorrentino è l’autore de “La dolce attesa”, installazione allestita all’ingresso dei padiglioni 22-24 dedicata a un sentimento universale: l’attesa. Nelle parole del regista premio Oscar “l’attesa è angoscia. “La dolce attesa” è un viaggio. Che stordisce e ipnotizza”. Una terra di mezzo dove tutto è ancora possibile, dove tutto può – o potrebbe – essere più dolce. Il progetto è realizzato con il contributo di Margherita Palli, set designer con quarant’anni di carriera.
L’architetto francese Pierre-Yves Rochon presenta il visionario progetto di interni intitolato “Villa Héritage” (padiglioni 13-15), dedicato a un abitare senza tempo in un’idea d’interior ispirata alla tradizione ma reinterpretata attraverso una sensibilità contemporanea.
L’artista americano Robert Wilson firma “Mother”, con musica di Arvo Pärt, al Museo Pietà Rondanini – Castello Sforzesco in collaborazione con Comune di Milano | Cultura. Nell’anno di Euroluce, Wilson presenta un’“opera totale” dedicata al capolavoro di Michelangelo, riconosciuto, insieme all’Ultima Cena di Leonardo, come l’opera d’arte più iconica di Milano.
“Library of Light” dell’artista britannica Es Devlin è una potente esperienza performativa allestita nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera: un “faro di sapere”, con 3.000 volumi selezionati e donati da Feltrinelli per celebrare il valore della conoscenza.
Ingegno, visione, innovazione, eccellenza sostenibile ed emozione rappresentano i leitmotiv delle aziende e dei brand che espongono al Salone Internazionale del Mobile che, oggi, si conferma sempre più globale e inclusivo. Laboratorio di sperimentazione e contaminazione, luogo di incontro, di relazione e di nuove opportunità di business, è qui che vengono presentati prototipi e novità in fatto di arredo, spazi domestici e stili di vita. Vediamo qualche esempio da non perdere.

Paolo Sorrentino è l’autore de “La dolce attesa”
Paolo Sorrentino è l’autore de “La dolce attesa”, installazione allestita all’ingresso dei padiglioni 22-24 dedicata a un sentimento universale: l’attesa. Nelle parole del regista premio Oscar “l’attesa è angoscia. “La dolce attesa” è un viaggio. Che stordisce e ipnotizza”. Una terra di mezzo dove tutto è ancora possibile, dove tutto può – o potrebbe – essere più dolce. Il progetto è realizzato con il contributo di Margherita Palli, set designer con quarant’anni di carriera.


Villa Heritage dell’architetto francese Pierre-Yves Rochon
La Venezia di Luchino Visconti, le note di Gustav Mahler, un giardino d’inverno ispirato alle
maestose serre del XIX secolo. Villa Heritage dell’architetto francese Pierre-Yves Rochon è un’idea d’interior che ci interroga sul valore della bellezza e del tempo. Perché “eredità” non è un vincolo ma fonte di libertà.


Cavalli
La poltrona design di Cavalli


Cavalli
Spazio al relax firmato Cavalli


Calligaris
La luce protagonista


Calligaris
Idee innovative


Poltrone stravaganti
Un mare di fenicotteri rosa su cui rilassarsi


Design accattivanti
La comodità diventa design


L’illuminazione al centro
Come fuochi d'artificio


Un David diverso
Sculture da tenere in salotto


Hermes
Il letto a baldacchino dei sogni
