Come fare la ricostruzione del legno
Tarli, usura, tempo che passa o danno accidentale? Se vuoi ricostruire il tuo mobile di legno rovinato, ecco cosa fare e a chi rivolgerti
Gino Crucitti
Artigiano del legno
Hai dei mobili di legno rovinati e vorresti ridargli nuova vita? Ecco come fare la ricostruzione del legno e tutto quello che dovresti sapere.
Costruzione del legno rovinato
Procedere alla ricostruzione del legno non è semplice, motivo per cui è necessario essere preparati. Può capitare infatti di avere dei mobili di legno che hanno delle parti danneggiate o addirittura mancanti, per diversi motivi. Può rompersi la gamba di un tavolo, i cassetti possono non scorrere più perché le guide si sono consumate oppure la porta di un armadio non si chiude più perché il legno si è “mosso”. Solitamente ciò che danneggia questo materiale è, oltre al trascorrere del tempo, anche l’azione dei tarli.
Chiaramente è sempre meglio prevenire che curare, ecco perché bisogna trattare le superfici in legno con dei prodotti che evitino la presenza di questi fastidiosi insetti e che presentino sostanze in grado di prevenirne l’insediamento. Inoltre i tarli si insediano in ambienti poco puliti, umidi e poco ventilati, motivi per cui è fondamentale garantire la circolazione dell’aria. Ma quando ormai il danno è fatto, l’unica soluzione per recuperare un mobile a noi caro è procedere con la ricostruzione del legno anche in quei casi in cui a causare il danno sia l’ambiente.
Riempire le fessure del legno: come fare
Quando la necessità è quella di ricostruire un pezzo di mobile in legno bisogna prestare attenzione a utilizzare lo stesso tipo di legno, in quanto prima è necessario copiare fedelmente la sagoma della parte in questione poi si ricostruiscono gli incastri e infine si incolla saldamente al telaio.
Un’altra casistica è quella di riempire le fessure del legno, uno degli interventi necessari quando una parte di mobile non è stata ancora totalmente intaccata dai tarli ma danneggiata da delle crepe. Infatti in questi casi solitamente gli insetti c’entrano poco, perché si tratta di fenditure che si formano sui pannelli di legno, sulle travi di legno massiccio o sul legno lamellare, a causa di sbalzi termici o eccessivo riscaldamento. L’intervento di riparazione consiste nel riempire le fessure con uno stucco o con delle resine.
Le casistiche sono due:
- Crepe sottili: se lo spessore delle crepe è di pochi millimetri, basta riempirle con dello stucco per legno, che funge da collante, o delle resine sigillanti di consistenza liquida.
- Crepe larghe: se lo spessore delle crepe è importante, la soluzione migliore consiste nell’inserire un listello sottile imbevuto di colla vinilica e spingerlo nella crepa fino a riempirla, per poi livellare e verniciare la superficie.
Quando affidarsi a un professionista
Se è vero che il fai da te può essere una soluzione economica, è anche vero che in commercio ci sono diversi prodotti tossici per l’uomo e scegliere quello più adatto diventa difficile. Lo stesso discorso vale se si interviene manualmente su crepe e danni importanti. Ci vuole manualità con lo stucco, precisione nell’intaglio e delicatezza nell’applicazione della pressione utile per il riempimento delle fessure.
Ecco perché se non si è esperti è meglio affidarsi alle mani di professionisti che utilizzano composti a base di permetrina, ascrivibili ai presidi medico-chirurgici, quindi non tossici oppure a falegnami che sanno maneggiare molto delicatamente anche i mobili di legno antichi.