Pergolato in legno su misura: materiali, costi e permessi
Come fare un pergolato? Quali materiali usare, con quali costi e permessi?
Gino Crucitti
Artigiano del legno
Con l’arrivo della bella stagione diventa molto piacevole sfruttare gli spazi esterni: un pergolato in legno può essere la soluzione adatta ad ampliare la casa e offrire un ambiente accogliente all’aria aperta. Non è semplice costruire un pergolato con il fai-da-te non solo perché la struttura deve essere solida e resistente ma perché bisogna districarsi tra i permessi, quindi meglio rivolgersi ad un professionista chiedendo un preventivo sulla costruzione del pergolato in legno. In ogni caso, proviamo a rispondere ad alcune domande sull’argomento: quali sono i tipi di legno da utilizzare per realizzarlo? Quali sono i costi e quali permessi bisogna chiedere?
Che cos’è un pergolato in legno?
Il pergolato è una struttura esterna coperta, aperta su almeno tre lati. È formato da montanti verticali e orizzontali che ne formano la struttura e ha una copertura che permette l’ombreggiatura dello spazio sottostante. Nel caso in cui la copertura sia fissa, ovvero è costruita in modo che non possa essere smontata facilmente, è assoggettata alla normativa che regola le tettoie. Per pergolati possono essere utilizzate essenze e tipologie diverse di legno diverse.
Le essenze per costruire un pergolato in legno
Le essenze principali per costruire un pergolato in legno sono: l’abete, il pino, il castagno e il WPC (legno composito). Il più utilizzato è il pino. È un legno adatto agli ambienti esterni perché facilmente trattabile e perché si trovano in commercio pezzature anche di grossa dimensione. L’abete è il più economico, ma è utilizzato solo per le pergole di dimensioni ridotte perché in commercio si trova con uno spessore limitato.
Tipologie: pergolato in legno lamellare e in legno massello
Le due tipologie più utilizzate sono il pergolato in legno lamellare e in legno massello. A differenza di ciò che accade per l’arredo degli interni, in questo caso il lamellare è preferibile al massello perché:
- È più resistente ai carichi e permette di creare pergolati di maggiori dimensioni;
- Ha un aspetto estetico migliore grazie all’assenza di fessurazioni presenti nel massello;
- Offre una gamma più ampia di sezioni e lunghezze;
- Può ottenere la certificazione di classe di resistenza, utile per i calcoli strutturali.
Costi per la costruzione di un pergolato in legno
La spesa per la realizzazione di un pergolato in legno può essere notevolmente diversa. Molto dipende dal risultato che si vuole ottenere e dall’uso che se ne farà. Per esempio, un pergolato il legno per terrazzi avrà finalità e costi diversi da uno che ricopre gran parte del giardino. Sul mercato si può trovare una vasta gamma di soluzioni, misure e dimensioni con una altrettanto vasta gamma di costi. Si consiglia di analizzare bene la propria situazione prima di scegliere: dove andrà posizionato? Quali sono le condizioni climatiche? C’è molto vento? Quale effetto estetico si vuole ottenere? Un esperto potrà guidarvi nella scelta migliore per le vostre esigenze.
Pergolato in legno: di quali permessi necessito?
Come per il pergolato in ferro battuto, se il pergolato ha una copertura removibile e ha aperture su tre lati non richiede titoli abitativi edilizi. Se, invece, la copertura è fissa, ovvero non facilmente removibile, i permessi vengono assoggettati a quelli della normativa per le tettoie (così come elencato nello schema di decreto Infrastrutture-Semplificazione e Pa con il «glossario dell’edilizia libera» in attuazione del Dlgs 222/2016). Anche nel caso delle tettoie ci sono parecchi distinguo da fare: dimensioni, struttura, materiali, finalità dell’opera. Inoltre nell’area interessata potrebbero esserci vincoli urbanistici e/o paesaggistici. Meglio quindi chiedere al Comune su cui verrà realizzato il pergolato e, nel caso sia necessaria una pratica, affidarla a un professionista per non incorrere in sanzioni o addirittura nell’obbligo di abbattimento.