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Come interpretare lo schema di un impianto elettrico

Saper leggere lo schema di un impianto elettrico è importante e presuppone la conoscenza dei simboli di base dei vari componenti

Ultimo aggiornamento 29-03-2024
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Giorgio Santacroce

Tecnico riparazioni elettroniche

Mi chiamo Giorgio Santacroce e sono un tecnico riparazioni elettroniche con una grande passione per la tecnologia. Fin da piccolo ho sempre avuto una forte predisposizione per l'informatica e l'elettronica. Nel corso degli anni ho acquisito una vasta esperienza nel settore, diventando un esperto nel...

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Gli schemi degli impianti elettrici sono tipicamente rappresentati in nero, con i documenti relativi alle specifiche tecniche degli elettrodomestici inclusi a corredo. Le diverse parti di un circuito elettrico vengono indicate attraverso simboli convenzionali, mentre i collegamenti tra queste sono rappresentati da linee rette.

Pertanto, è fondamentale avere una buona conoscenza dei termini tecnici e dei simboli utilizzati, molti dei quali traggono origine dai nomi dei loro scopritori, come ad esempio la misura della corrente attribuita ad Alessandro Volta, l’unità di misura dell’intensità di corrente elettrica chiamata Ampere, o la resistenza elettrica denominata Ohm. Va notato come, nel tempo, si sia sviluppata la pratica di usare simboli diversificati per indicare lo stesso componente all’interno di un impianto elettrico.

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Leggere schema elettrico: regole scritte e convenzioni grafiche

Oltre ai simboli ci sono le regole, sia scritte che tramandate per tacita convenzione: quelle scritte sono poche e riguardano essenzialmente le convenzioni grafiche per i collegamenti tra i vari componenti. Più precisamente sono tre.

  • I collegamenti tra i terminali dei componenti vengono rappresentati a mezzo di linee. Una linea rappresenta in pratica l’unione elettrica tra due punti, non necessariamente realizzata tramite un filo, ma anche attraverso il telaio o per saldatura diretta.
  • Tutti i valori di tensione eventualmente indicati in uno schema si intendono riferiti alla massa (telaio) dell’apparecchio.
  • Gli incroci tra due linee non necessariamente rappresentano il contatto tra due fili. In quest’ultimo caso si marca con un punto ben evidente l’intersezione tra le due linee.

Schema elettrico: simboli e percorsi

Ogni tipologia di apparecchio elettrico, anche degli impianti elettrici di ultima generazione, ha i suoi “percorsi”, ossia delle reti di componenti che svolgono tutti insieme la stessa funzione. E’ importante aggiungere che i simboli elettrici impiegati negli schemi di un impianto possono essere di due tipi:

  • simboli per schemi “unifilari
  • simboli per schemi “funzionali

In uno schema elettrico unifilare viene rappresentato graficamente il percorso che compie il cavo elettrico per collegare i diversi componenti del circuito. Questi simboli elettrici comprendono quelli per i comandi, conduttori, messa a terra, le prese di energia, per la televisione, per il telefono e altro ancora. 

Negli schemi elettrici funzionali, invece, vengono raffigurati quei simboli che servono a indicare il funzionamento delle apparecchiature e che, a differenza dei primi, non sono stati unificati. Tra di essi vi sono quelli del deviatore, commutatore, invertitore, differenziale, fusibile e pulsante. 

Oltre ai simboli è importante conoscere il colore dei fili elettrici per evitare spiacevoli incidenti: i colori blu, rosso e nero sono fili attraversati dalla corrente alimentatrice, quelli di colore verde servono per scaricare a terra e infine i bianchi sono considerati neutri. 

Per controllare la tensione elettrica bisogna tenere presente che è indicata dalla lettera V, mentre le linee sono denominate L1, L2 e N. Nello schema dell’impianto elettrico del vostro appartamento leggerete uno dei seguenti casi:

  • se leggete L1 e N, allora è un circuito a 110V
  • se compaiono sia L1 che L2 è un circuito a 240V
  • se ci sono L1, L2 e N significa che è un circuito a 110-240V

Come funziona lo schema dell’impianto elettrico di casa

Ogni abitazione deve rispettare uno schema dell’impianto elettrico della casa a norma, con un progetto del sistema realizzato secondo le indicazioni delle normative di legge e certificato da un tecnico abilitato. Ciò garantisce che tutti i collegamenti e le interconnessioni siano effettuate in modo certo, offrendo la massima sicurezza nella prevenzione dei rischi contro incendi e scoppi. 

Un impianto elettrico domestico presenta uno schema più o meno semplice, a seconda delle dimensioni della casa e del tipo di sistemi da alimentare. All’interno dello schema elettrico vengono mostrati tutti i diversi componenti dell’impianto, come il quadro elettrico, le diverse cassette di derivazione, le messe a terra, le prese elettriche, i punti luce e le linee principali e quelli minori. 

Nel disegno le linee elettriche sono sempre separate da quelle delle TV e del telefono, mentre la disposizione dei differenti comandi e delle scatole di derivazione è scelta in base alla configurazione dell’immobile e alla posizione dei mobili. Dopodiché sono previste regole precise per il bagno e la cucina, laddove è maggiore la richiesta di energia elettrica a causa della presenza dei grandi elettrodomestici.

Per concludere, saper leggere correttamente lo schema di un impianto elettrico è utile per assicurarsi di essere sempre in regola e permettere al circuito elettrico di casa vostra di durare più a lungo. Se avete ancora qualche dubbio è meglio rivolgersi ad un elettricista esperto di fiducia.

Domande frequenti:

  • Chi deve fare lo schema dell'impianto elettrico?

    Lo schema dell’impianto elettrico deve essere fatto da un tecnico autorizzato o una ditta specializzata, con il rilascio di un documento di certificazione per attestarne la conformità alle norme.

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