Fusibile elettrico: cos’è, classificazione e dimensionamento
Sapere che cos’è un fusibile elettrico e quale scegliere se decidiamo di riparare un telecomando o altri dispositivi elettrici è fondamentale
Giorgio Santacroce
Tecnico riparazioni elettroniche
L’esistenza del “fusibile” è nota soprattutto agli addetti ai lavori. Tuttavia, molti vengono a conoscenza di questo dispositivo in occasione dei guasti elettrici. Tanti però non sanno nemmeno come sia fatto. Ne esistono di diversi tipi e di varie dimensioni.
Quando si effettuano delle riparazioni domestiche, anche quelle che sembrano più banali, il rischio di danneggiare l’intero apparecchio è dietro l’angolo. La causa, molto spesso, è legata proprio al danneggiamento di un fusibile o alla scorretta sostituzione. Il rischio di sbagliare tipologia è molto elevato. Per evitarlo, è necessario conoscere almeno due elementi:
- classificazione fusibili
- dimensionamento fusibili
Che cos’è un fusibile elettrico?
È un dispositivo capace di proteggere un circuito dalle sovracorrenti. In questo modo è possibile risparmiare i danni provocati dai cortocircuiti. Il fusibile è composto da una cartuccia, in cui passa un filo molto sottile e al suo interno circola la corrente nominale. Nel momento in cui si verifica una situazione di sovracorrente, entra in gioco il filo che fonde aprendo il circuito. Le applicazioni del fusibile sono tantissime. Molte più di quelle che possiamo immaginare. Tuttavia, ne esistono di diversi tipi e questo fa sì che esso vada scelto con cura, in base all’utilizzo che dobbiamo farne. Per facilitare la classificazione dei fusibili, è possibile fare riferimento a una sigla. Essa è composta da due lettere. La prima è minuscola e la seconda è minuscola. Quest’ultima indica la categoria di utilizzo.
Classificazione fusibili
Prima di sostituire un fusibile, bisogna sapere che la corrente nominale dei fusibili non è la stessa per tutti, anzi. Essa varia da pochi megaampere fino a migliaia. Quindi, la classificazione dei fusibili avviene in base a diversi modelli. Ecco quali:
- Super-rapidi. Sono dedicati a particolari apparecchi, particolarmente delicati. E’ il caso di quei circuiti in cui un picco di corrente può compromettere una o più parti arrecando danni anche seri
- Rapidi. Il nome dice tutto perché hanno un’azione praticamente immediata, ne momento in cui avviene il sovraccarico
- Semirapidi. Come suggerisce il nome, sono una via di mezzo tra i fusibili rapidi e quelli ritardati
- Ritardati. Anche in questo caso, il nome è emblematico. Essi, infatti, si attivano con un piccolo ritardo.
Dimensionamento fusibili
Come abbiamo visto, i fusibili sono fondamentale per il funzionamento degli apparecchi elettrici. Sono un vero e proprio baluardo contro i cortocircuiti. Affinché un fusibile lavori al meglio è necessario che si trovi a una temperatura di 25 gradi. In caso di temperature più alte e di un sovraccarico di corrente, esso può andare incontro a un calo delle prestazioni. Per questo motivo, è necessario conoscere le varie tipologie esistenti e documentarsi prima di progettare un circuito o semplicemente effettuare delle riparazioni. Anche la più piccola imprudenza, potrebbe far fondere il fusibile mettendo a repentaglio l’apparecchio a cui teniamo tanto o sul quale abbiamo investito i nostri risparmi. Allora prima di prendere iniziative, è meglio contare fino a dieci.