Impianto elettrico di livello 1, 2 o 3: quali sono le caratteristiche
Devi creare o rifare l'impianto elettrico? Prima di chiedere a un professionista, scopri quali sono i 3 livelli di impianto elettrico e cosa li differenzia
Giorgio Santacroce
Tecnico riparazioni elettroniche
- Impianti elettrici a norma: caratteristiche
- Impianti elettrici di livello 1
- Impianto elettrico di livello 2
- Impianto elettrico di livello 3
Quando si costruisce o si ristruttura da zero un appartamento è importante pensare ad ogni minimo dettaglio: non solo lo spostamento delle pareti o magari gli interventi di efficientamento energetico, ma è cruciale pensare agli impianti. Naturalmente qualsiasi lavoro di questo tipo deve essere effettuato solo da chi ha ampie competenze ed esperienza nel settore.
Infatti, affidarsi a persone non esperte significa mettere a repentaglio la sicurezza di chi abita nella casa, senza contare che si rischiano multe molto aspre se non si ha un impianto a norma.
In quest’ambito esistono diverse tipologie di impianto elettrico tra cui optare, in base ai propri bisogni e alle caratteristiche della casa.
Impianti elettrici a norma: caratteristiche
Per installare un impianto elettrico a norma occorre conoscere il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 37/2008 e le altre normative CEI e UNI e altre regole stabilite da enti nazionali.
Ed è proprio la normativa CEI 64-8 che stabilisce che debbano esistere tre livelli di impianti tra cui scegliere per alimentare un edificio. Queste raccomandazioni sono valide sia per i nuovi impianti, sia per quelli oggetto di rifacimento, come spesso accade durante ristrutturazioni e restauri.
Ogni impresa, dopo aver effettuato l’intervento, deve occuparsi di rilasciare una dichiarazione di conformità dell’impianto. Questo documento assicura che l’intervento e il risultato siano a norma di legge, ottimamente funzionanti e sicuri per chi abita nell’immobile. All’interno della dichiarazione è possibile trovare anche qual è il tipo di impianto, i materiali usati, le soluzioni, oltre al progetto completo che lo riguarda.
Vediamo, nel dettaglio, quali sono le caratteristiche dei vari impianti elettrici.
Impianti elettrici di livello 1
La normativa CEI 64-8/3 del 2012 al Cap. 37 fa riferimento alle norme per “Ambienti residenziali – Prestazioni dell’impianto”. Questa parte riguarda tutti gli aspetti relativi al funzionamento, all’efficienza e alla sicurezza degli impianti elettrici. Le prescrizioni sono rivolte agli impianti di immobili a uso residenziale situati dentro condomini, ma anche mono e plurifamiliari.
All’interno del Capitolo vengono descritte le caratteristiche che un impianto di tipo 1, ovvero un impianto base. Questa tipologia per essere a norma deve:
- avere una specifica quantità minima di punti presa e punti luce in base alla metratura e al tipo di immobile
- avere una specifica quantità minima di circuiti in base alla metratura
- avere 2 interruttori differenziali per garantire all’immobile una valida continuità di servizio
- preservare la casa dal rischio di incidenti causati dall’impianto
- garantire un’erogazione di energia senza sbalzi di tensione, ottimizzando il ciclo di vita.
Impianto elettrico di livello 2
Questo tipo di impianto è pensato per locali di maggiori dimensioni, che hanno necessità di avere un maggior quantitativo di energia in casa. Quindi, occorrerà aumentare i punti prese e i punti luce, ma anche gli interruttori differenziali.
Inoltre, è previsto un sistema che controlli gli scarichi e riduca gli sprechi di energia. L’obiettivo dell’impianto non è solo fornire energia ma lavorare per ottimizzare la distruzione e permettere alla casa di consumare meno. Per questo tipo di impianto è prevista anche l’installazione di videocitofoni, sistemi di allarme e altre soluzioni per aumentare la sicurezza dell’ambiente domestico.
Impianto elettrico di livello 3
Il terzo tipo di impianto elettrico è pensato, non solo per una casa di grandi dimensioni, ma con bisogni specifici. Per esempio, in questo tipo di abitazione devono essere installate soluzioni legate alla domotica. Quindi, è una casa che mira al risparmio energetico e, allo stesso tempo, all’uso di strumenti innovativi.
Secondo la normativa, le necessità di questo tipo di abitazione sono:
- installazione di un sistema elettrico anti-intrusione, che può essere un sistema di antifurto o di videosorveglianza
- gestione delle luci da remoto
- gestione della temperatura
- soluzioni per il controllo dei carichi
- altre soluzioni per controllare l’impianto da remoto
- sistema di diffusione sonora
- strumenti per rilevazioni antincendio
- antiallagamento
- rilevazione di gas
- aumento delle dotazioni
Questo tipo di impianto è la scelta di chi vuole creare una casa innovativa, dove la gestione e l’ottimizzazione dei consumi energetici è cruciale.
Per capire qual è il tipo migliore di impianto e relativo livello bisogna sempre affidarsi a professionisti, che dopo aver ascoltato le esigenze del cliente e aver studiato quelle dell’immobile possono progettare l’impianto e intervenire in modo adeguato.
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