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Microinterruttori: cosa sono e quando sceglierli

In questo articolo vedremo insieme cos'è un microinterruttore, le diverse tipologie, quanto costa e a chi rivolgersi per l'installazione

Ultimo aggiornamento 15-05-2024
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Giorgio Santacroce

Tecnico riparazioni elettroniche

Mi chiamo Giorgio Santacroce e sono un tecnico riparazioni elettroniche con una grande passione per la tecnologia. Fin da piccolo ho sempre avuto una forte predisposizione per l'informatica e l'elettronica. Nel corso degli anni ho acquisito una vasta esperienza nel settore, diventando un esperto nel...
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IMPIANTO ELETTRICO

I microinterruttori sono degli interruttori miniaturizzati, elementi utilizzati per alimentare o disalimentare gli apparecchi elettrici, oppure per commutare la corrente. Questi elementi si possono trovare all’interno di numerosi dispositivi, tra cui impianti a gas, mouse, sistemi di apertura della porta dell’auto, parti mobili delle barche e serrature delle porte e delle finestre. 

La lunga durata e l’elevata resistenza di questi componenti li rende ideali per gli utilizzi gravosi, ad esempio nel settore automobilistico oppure nelle applicazioni industriali. Inoltre possono essere posizionati in qualsiasi punto senza particolari restrizioni, sia con un fissaggio tradizionale sia tramite saldatura. Vediamo cos’è un microinterruttore, a corsa serve, quali sono le principali tipologie e a chi rivolgersi per l’installazione.

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Cos’è il microswitch o microinterruttore

Il microinterruttore o microswitch è un interruttore che viene utilizzato in elettronica, un componente con il quale è possibile interrompere o deviare correnti elettriche di piccola intensità. Questo elemento viene chiamato anche microswitch, perché la distanza di contatto dell’interruttore è piuttosto piccola. 

Si tratta, infatti, di un tipo di interruttore con un meccanismo di contatto, il quale è coperto da un guscio e ha una barra di comando al di fuori dell’interruttore stesso. Per azionare un microinterruttore occorre appena una minima forza, poiché il funzionamento del microswitch è legato a un sistema di azionamento piuttosto sensibile.

Il microinterruttore è una soluzione che è stata progettata per controllare il movimento di una parte meccanica, infatti viene usato in apparecchi, apparecchiature elettroniche, macchine automatiche e auto elettriche. Il mercato offre varie tipologie di microinterruttori, con soluzioni in grado di adattarsi facilmente alle diverse apparecchiature e alle differenti esigenze operative. 

Microinterruttore: funzionamento e caratteristiche

Il funzionamento di un interruttore switch miniaturizzato prevede l’apertura e la chiusura di un circuito elettrico, per fornire l’alimentazione all’apparecchiatura oppure disalimentare il dispositivo. Questi comandi possono essere azionati manualmente oppure in modo automatico, anche utilizzando altre parti meccaniche.

Le loro caratteristiche sono determinate dagli altri componenti presenti nel sistema, tra cui terminali e attuatori, con una configurazione a seconda della quale vengono riconosciuti diversi modelli di microswitch. In genere il microinterruttore ha un funzionamento molto rapido grazie al sistema a scatto, svolgendo un ruolo cruciale in vari dispositivi, impianti e apparecchiature.

Microinterruttore: le tipologie

In commercio si possono trovare diverse tipologie di microinterruttore, con modelli differenti ognuno dei quali è progettato appositamente per dei contesti applicativi specifici. Ogni dispositivo, infatti, è caratterizzato da un funzionamento del microswitch diverso, perciò è importane conoscere gli aspetti principali di ogni tipo di microinterruttore disponibile sul mercato. 

Microinterruttore stagno

Il microinterruttore stagno si trova all’interno dello scaldabagno a gas, un impianto diverso dallo scaldabagno elettrico istantaneo, oppure viene impiegato anche sulle barche. Si tratta di una specie di interruttore rapido attivato a pressione, ed è anche chiamato interruttore sensibile. Questo microinterruttore è costituito da un piccolo albero di collegamento, una staffa, un corpo microinterruttore e una forcella del cambio. 

Come funziona esattamente? La forza meccanica esterna esercita una forza sull’aumento dell’azione attraverso l’elemento di trasmissione, il quale può essere una presa elettrica Wi-Fi o tradizionale, un pulsante oppure una leva. Il microinterruttore ha una piccola distanza di contatto, una breve corsa, una bassa potenza e una rapida accensione.

Microinterruttore a slitta

L’interruttore a slitta viene usato per controllare il flusso di corrente in un circuito, tramite l’utilizzo di un cursore meccanico per commutare on e off la corrente elettrica. È adatto per il controllo del flusso di corrente in piccoli circuiti, infatti è facile vederlo adoperato come interruttore di alimentazione in piccoli dispositivi elettrici alimentati a batteria. 

Il microinterruttore a slitta ha un funzionamento simile a quello di un interruttore a pulsante convenzionale, tuttavia presenta alcune differenza sostanziali. In particolare, il modello a slitta ha una forma più evidente al tatto, in più consente all’utente di passare con maggiore facilità tra gli stati on e off.

Microinterruttore 12v

Il microinterruttore 12v è utile per controllare l’accensione o lo spegnimento di diversi tipi di circuiti. Può essere applicato su autovetture, motori, dispensatori d’acqua e su tante altre apparecchiature. Di questa tipologia di microinterruttori si possono trovare in commercio diversi modelli:

  • a leva,
  • a pulsante,
  • con luce LED,
  • in acciaio.

Microinterruttori: quanto costano e chi rivolgersi

Il costo dei microinterruttori dipende dalla marca e dal modello che scelto. I prezzi possono andare da 1 euro ai 20 euro, acquistando questi componenti online oppure in un negozio di apparecchiature elettriche. Se per l’installazione decidi di rivolgerti a un tecnico specializzato devi aggiungere anche il costo della manodopera, un importo che può cambiare da un professionista all’altro a seconda del costo orario.

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