Potenza contatore: cos'è, cosa indica e quanto costa aumentarla
La potenza del contatore è un dato importante da conoscere, ma perché? Scopriamo di cosa si tratta, quando è necessario aumentarla e i costi previsti

Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Potenza contatore elettrico: cos'è e quando aumentarla
- Come scegliere la potenza del contatore luce
- Aumento potenza contatore: i costi da sostenere
La potenza del contatore è un elemento da conoscere per evitare malfunzionamenti elettrici in casa. Spesso sottovalutata, essa rappresenta la quantità massima di energia elettrica che un impianto può gestire contemporaneamente.
In questo approfondimento, scopriremo cos’è esattamente la potenza del contatore, cosa indica e come viene calcolata. Inoltre, approfondiremo le situazioni in cui potrebbe essere necessario aumentarla, analizzando i costi associati a questa operazione e fornendo consigli pratici per una gestione efficiente dell’energia elettrica.
Potenza contatore elettrico: cos’è e quando aumentarla

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La potenza disponibile rappresenta la quantità massima di energia che un’utenza può prelevare dalla rete elettrica. Misurata in chilowatt (kW), questa informazione è generalmente riportata nelle prime pagine della bolletta, all’interno delle sezioni dedicate ai dettagli contrattuali o alle caratteristiche della fornitura. Esiste comunque una certa flessibilità: il prelievo massimo consentito supera solitamente del 10% la potenza nominale stabilita dal contratto.
Per un’abitazione residenziale standard, la potenza del contatore è tipicamente di 3 kW. Tuttavia, non è raro che l’uso simultaneo di diversi apparecchi ad alto consumo – come scaldabagni elettrici, forni o lavatrici – possa sovraccaricare l’impianto, causando l’intervento del limitatore di potenza. In questi casi, il contatore interrompe temporaneamente l’erogazione di corrente, richiedendo un semplice ripristino manuale.
Se questi distacchi di corrente diventano frequenti, e dopo aver escluso eventuali dispersioni nell’impianto, potrebbe essere necessario considerare un aumento della potenza contrattuale a 4,5 kW o 6 kW. Questa situazione spesso indica che il consumo energetico effettivo supera la capacità prevista dal contratto di fornitura.
La potenza impegnata influisce significativamente sui costi in bolletta, sia fissi che variabili. Per questo motivo, è cruciale sceglierla in base alle reali necessità energetiche domestiche, considerando vari fattori come il numero e il tipo di elettrodomestici presenti in casa, la loro potenza assorbita e i consumi effettivi della famiglia.
Come scegliere la potenza del contatore luce
Se ti trovi spesso alle prese con interruzioni di corrente, è possibile che la potenza elettrica attualmente contrattualizzata non sia adeguata alle vostre esigenze energetiche. In questo caso, è necessario valutare un adeguamento della potenza impegnata.
Il primo passo è contattare il proprio fornitore di energia tramite i canali di comunicazione disponibili, come il servizio clienti telefonico o l’area personale online, per comunicare la nuova potenza desiderata, tenendo presente che le modifiche avvengono per incrementi di 0,5 kW. Ad esempio, da una potenza di 3 kW si può passare a 3,5 kW, 4 kW, e così via, con un range che va da un minimo di 1,5 kW a un massimo di 6 kW.
Ecco una guida per orientarsi nella scelta:
- 1,5 kW: questa potenza è generalmente insufficiente per la maggior parte delle abitazioni. Può essere adatta solo per case molto piccole o aree con contatore indipendente.
- 3 kW: rappresenta la potenza standard per la maggior parte delle famiglie italiane. Solitamente è sufficiente per l’uso simultaneo degli elettrodomestici comuni.
- 4,5 kW: ideale per famiglie numerose o case con molti elettrodomestici, inclusi quelli ad alto consumo come condizionatori o congelatori.
- 6 kW: è la potenza massima disponibile, adatta per abitazioni di grandi dimensioni con numerosi elettrodomestici.
La scelta della potenza ottimale dipende da diversi fattori, come il numero di elettrodomestici, la loro classe energetica, e le abitudini di consumo della famiglia.
Aumento potenza contatore: i costi da sostenere

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Incrementare la capacità energetica del proprio contatore è un’operazione che comporta alcune spese, variabili in base a diversi fattori. È importante sottolineare che si tratta di una procedura rapida: una volta inoltrata la domanda, in genere sono sufficienti 5 giorni feriali per beneficiare della potenza aggiuntiva e adeguare così la fornitura alle proprie esigenze energetiche.
Tra le opzioni più frequenti, l’incremento da 3 a 4,5 kW rappresenta la scelta prediletta da molti utenti per aggiornare il proprio impianto elettrico alle mutate necessità di consumo. Per quanto riguarda i costi, si stima una spesa media intorno agli 85 euro, comprensivi degli oneri burocratici.
Prendendo come esempio Enel, uno dei principali operatori del settore, l’aumento di potenza da 3 a 4,5 kW ha un costo approssimativo di 61 euro per kilowatt. Questa tariffa rimane invariata anche per incrementi di potenza inferiori, come nel passaggio da 1,5 a 3 kW.
Per aumenti più significativi, come il passaggio da 3 a 6 kW, il costo complessivo si aggira intorno ai 205,54 euro. A questa cifra va aggiunta una tassa amministrativa di circa 32 euro.
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Domande frequenti:
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Quanto incide la potenza del contatore sulla bolletta?
Ogni kW di potenza impegnata incide sulla bolletta per circa 25 euro all'anno (IVA inclusa). Di conseguenza, ridurre la potenza di 1 kW comporta un risparmio di tale importo, mentre aumentarla di 1 kW comporta un costo aggiuntivo equivalente.
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Quando conviene aumentare la potenza del contatore?
L'aumento della potenza del contatore è consigliato quando l'uso simultaneo di più elettrodomestici provoca interruzioni nell'erogazione di energia elettrica. Al contrario, una riduzione è opportuna se la potenza attuale del contatore risulta superiore alle tue reali necessità.
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Cosa posso tenere acceso con 3 kW?
Un contatore elettrico da 3 kW può essere adeguato per alimentare un condizionatore di dimensioni medie, ma solo se non sono in funzione contemporaneamente altri elettrodomestici di grandi dimensioni che richiedono una quantità significativa di energia.