Quali sono le dimensioni minime per ogni stanza della casa?
Sapevi che le normative edilizie fissano una metratura minima per ogni stanza della casa? Insieme all'esperto, scopriamo le dimensioni minime da rispettare

Andrea Bussi
Ingegnere Civile
Progettare o ristrutturare una casa richiede attenzione a numerosi dettagli, tra cui le dimensioni degli spazi abitativi. Non si tratta solo di una questione di comfort e funzionalità, ma anche di rispetto delle normative vigenti. In Italia, il Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975 stabilisce con precisione le dimensioni minime che ogni ambiente domestico deve rispettare per essere considerato a norma e abitabile.
Che si tratti di una camera da letto, un soggiorno, una cucina o un bagno, ogni stanza ha specifici parametri dimensionali da rispettare, pensati per assicurare spazio sufficiente alle attività quotidiane e un adeguato ricambio d’aria.
Conoscere questi parametri è fondamentale non solo per chi progetta nuove abitazioni, ma anche per chi acquista, ristruttura o semplicemente desidera verificare la conformità del proprio spazio abitativo alle regole vigenti.
Dimensioni minime casa: le norme del D.M. 1975

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Le dimensioni minime degli ambienti domestici sono regolamentate dal Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975, che stabilisce parametri precisi per garantire abitazioni salubri e funzionali. Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti minimi per ciascuna stanza della casa.
Cucina
La cucina, cuore operativo della casa, richiede una superficie minima di 9 metri quadrati quando costituisce un ambiente separato. Questo spazio deve permettere l’installazione di tutti gli elettrodomestici e mobili necessari per la preparazione dei pasti, garantendo al contempo libertà di movimento.
La normativa prescrive la presenza di una finestra apribile, fondamentale per eliminare odori e vapori di cottura. È inoltre obbligatorio un sistema di aspirazione per fumi e vapori nei punti di produzione.
Soggiorno
Il soggiorno, ambiente dedicato alla vita sociale della famiglia, deve avere una superficie minima di 14 metri quadrati, in modo da poter arredare lo spazio con divani, poltrone, tavolini e altri elementi tipici di una zona living funzionale.
Come per la cucina, anche il soggiorno deve essere dotato di finestra apribile per garantire illuminazione naturale e ventilazione adeguate. La normativa sottolinea l’importanza di questi elementi per mantenere un ambiente salubre e confortevole.
Angolo cottura

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Nel caso si opti per un angolo cottura integrato nel soggiorno, questo deve occupare almeno 3 metri quadrati e comunicare ampiamente con il resto dell’ambiente. L’apertura di collegamento deve misurare minimo 1,40 metri quadrati.
La normativa è particolarmente attenta alle condizioni di salubrità: l’angolo cottura deve essere dotato di un impianto di aspirazione forzata sui fornelli, per evitare che fumi e odori si diffondano nell’ambiente circostante.
Bagno
Il bagno rappresenta un ambiente particolare con regole specifiche. La superficie minima richiesta è di 3,50 metri quadrati, con una larghezza minima di 1,70 metri. Ogni alloggio deve avere almeno un bagno completo di tutti i sanitari: vaso, bidet, lavabo e vasca da bagno o doccia.
La stanza da bagno deve essere dotata di apertura verso l’esterno o, in alternativa, di un impianto di aspirazione meccanica. Un aspetto importante riguarda l’accesso: è vietato l’accesso diretto dalla cucina, a meno che non si tratti di servizi igienici destinati a persone con disabilità. Negli altri casi è necessario prevedere un disimpegno o antibagno.
Per quanto riguarda eventuali bagni secondari, la superficie minima è ridotta ai 2 metri quadrati.
Camera da letto

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La normativa stabilisce che una camera da letto singola deve avere una superficie minima di 9 metri quadrati, mentre per una camera matrimoniale o doppia sono necessari almeno 14 metri quadrati. Ogni camera da letto deve essere dotata di finestra apribile per garantire un adeguato ricambio d’aria e illuminazione naturale.
La metratura minima è pensata per assicurare spazio sufficiente per un letto, un armadio e una zona di movimento, elementi essenziali per il comfort abitativo. È importante considerare che queste sono misure minime e, quando possibile, è consigliabile prevedere spazi più ampi.
Corridoi, disimpegni e ripostigli
Per corridoi, disimpegni e ripostigli, il Regolamento edilizio di Roma (esempio di normativa locale) fissa un’altezza minima interna di 2,40 metri.
I ripostigli con finestra apribile non possono superare i 4 metri quadrati di superficie; oltre tale misura vengono considerati come vani abitabili e devono rispettare i requisiti di questi ultimi.
Monolocali
Nel caso dei monolocali, dove un unico ambiente svolge più funzioni, la superficie minima richiesta è di 28 metri quadrati per una persona, comprensivi di bagno e cucina. Per due persone, la superficie minima sale a 38 metri quadrati.
L’altezza minima rimane fissata a 2,70 metri, con l’eccezione dei comuni montani situati oltre i 1.000 metri sul livello del mare, dove può essere ridotta a 2,55 metri in considerazione delle condizioni climatiche locali e delle tipologie edilizie tradizionali.
Queste normative rappresentano il minimo richiesto per garantire abitazioni salubri e confortevoli, ma è sempre consigliabile, quando possibile, prevedere spazi più ampi per migliorare la qualità abitativa e il benessere di chi vi abita.
Domande frequenti:
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Quali sono le misure minime per una cameretta?
Secondo le normative attuali, la superficie minima richiesta per una camera singola è di 9 m², anche se generalmente si preferisce una metratura intorno ai 12 m². La larghezza ideale per il locale va dai 2,5 ai 2,8 metri, mentre la profondità consigliata è tra i 4,5 e i 5 metri.
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Qual è la larghezza minima di un corridoio in un'abitazione privata?
Dopo questa breve introduzione, vediamo quali dimensioni possono assicurare una buona fruibilità degli spazi. La larghezza minima per un corridoio in un'abitazione privata è generalmente di 100 cm.
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Quali sono le dimensioni minime di una cucina non abitabile?
Una cucina non abitabile è uno spazio di dimensioni inferiori ai 4 metri quadrati, in cui non è possibile inserire un tavolo, ma è presente solo il piano di lavoro con fornelli e lavello. I pasti, quindi, saranno consumati in un'altra stanza, come la sala da pranzo o il soggiorno.