Il tagliaerba non parte: ecco le possibili cause
Con l'arrivo della bella stagione può capitare che il tagliaerba faccia i capricci. Ecco una guida per scoprire le possibili cause della mancata accensione e come rimediare
Giorgio Santacroce
Tecnico riparazioni elettroniche
Benché la bella stagione non sia ancora iniziata, molti approfittano per iniziare a pulire il giardino dalle erbacce accumulate durante l’inverno. Per chi possiede un rasaerba elettrico, spesso è sufficiente l’utilizzo di un compressore per rimuovere foglie e erbacce superflue. Chi ha un tagliaerba potrebbe doversi confrontare con alcune difficoltà, soprattutto se è trascorso molto tempo dall’ultimo utilizzo. In questi casi, potrebbe essere necessario eseguire una revisione per determinare la causa del malfunzionamento.
Sono diversi i fattori e gli intoppi che potrebbero essere insorti durante il periodo di non utilizzo. Per poter contare su un giardino impeccabile, è importante poter contare sugli strumenti necessari, dalla progettazione dell’illuminazione esterna al taglio dell’erba. È cruciale eseguire una manutenzione regolare dopo ogni utilizzo, per prevenire problemi più seri e preservare l’efficienza del tagliaerba per mantenere il giardino curato. Infatti se in un primo momento il vostro tagliaerba non parte, non c’è bisogno di disperarsi immediatamente: ecco quali potrebbero essere le cause.
Carburante
Anche se vi sembrerà superficiale, se avete lasciato poco carburante dentro il serbatoio e non l’avete riempito per tutto l’inverno, sicuramente la prima cosa da fare è il pieno. La benzina rimasta nel serbatoio e nella vaschetta del carburatore potrebbe infatti, col tempo, aver creato dei possibili depositi che intasano il filtro del serbatoio e i getti del carburatore che compromettono l’aspirazione e la combustione. È bene quindi provvedere alla sua pulizia, rimescolando anche sommariamente il serbatoio, agitandolo.
Candela
Dopo esservi accertati che il carburatore sia a posto, controllate il contatto della candela. Questo infatti deve essere ancorato saldamente e non ossidato: nel caso lo fosse, aiutatevi con una spazzola a far riemergere il metallo sottostante. Rimuovete poi la candela e accertatevi che non sia sporca di carburante; in quel caso, il motore sarebbe ingolfato. Inoltre, provate a tirare bene l’accensione per almeno un paio di volte. Se avete altri dubbi, per sicurezza date qualche martellatina alla cima dell’ugello in modo tale da avvicinarlo di 1 millimetro al centro della candela.
Olio e Aria
Estraendo l’apposito misuratore dell’olio, accertatevi che ce ne sia abbastanza, una volta che il motore è fermo. Se così non fosse infatti, è necessario innanzitutto pulire l’asticella e reinserirla per capire bene il corretto livello raggiunto. Anche se ci sono delle tacche di riferimento, se l’olio che vedete è denso e scuro, è meglio cambiarlo. Basta inclinare il tosaerba e raccogliere l’olio vecchio che verrà poi reintegrato a quello nuovo.
Per quanto riguarda invece l’aria, bisogna innanzitutto estrarre il suo filtro per ripulirlo dalle impurità nelle quale si può essere imbattuto durante il tempo. Dopo averlo spruzzato con un compressore, bisogna controllare che il cavo dell’acceleratore arrivi in fondo così da permettere alla levetta di aprire di nuovo il canale dove passi l’aria. Sono i fili usurati o le manopole arrugginite che spesso provocano solo un movimento parziale.
Consigli
In generale quindi, se il problema specifico non si riesce a trovare, è bene provare a ripulire tutte le parti in movimento grazie a dei prodotti adatti e mirati per i diversi componenti. Se poi il tagliaerba non si accende che solo per pochi secondi, si può provare a capire se il problema sia solo il canale della benzina: basterà staccare la parte che va al carburatore e soffiare fino a far borbottare il carburante nel serbatoio. In questo caso si sarà provveduto a ripulire, seppur parzialmente, il tubo della benzina. Come sempre, in caso di guasti consigliamo di rivolgervi a professionisti qualificati che sapranno intervenire in modo corretto e tempestivo.