Altezza lavabo disabili e misure dei sanitari: cosa dice la normativa
Quando si progetta un bagno per disabili occorre fare attenzione alle regole imposte dalla normativa: ecco quali sono e come creare uno spazio bello e confortevole con l’aiuto dell’esperto
Pasquale Piroso
Architetto
- Perchè scegliere sanitari sospesi in un bagno per disabili
- Qual è l’altezza del lavabo per disabili
- Caratteristiche di un lavabo per disabili
- Progettare il bagno per disabili: consigli pratici
L’altezza del lavabo per disabili deve rispettare regole precise che ne consentano l’uso agevole e senza ostacoli. Viene usato nella stanza da bagno per disabili, un ambiente progettato per chi ha problemi di mobilità, ma è presente anche in cucina o nella zona lavanderia.
Quando si progetta un bagno per disabili è cruciale tenere conto anche dell’altezza del lavabo per disabili, che deve rispettare regole precise. Infatti, l’uso di questo strumento deve essere agevole per chi ha una disabilità fisica o per chi ha problemi di mobilità. Ma quali sono le misure del lavabo e dei sanitari per disabili? Vediamo cosa dice la normativa e le best practice da seguire.
Perchè scegliere sanitari sospesi in un bagno per disabili
I sanitari sospesi sono un’ottima scelta in qualsiasi tipo di bagno, di piccole o grandi dimensioni. La loro caratteristica principale è che non vengono ancorati al pavimento ma sono fissati al muro. Ciò permette anche a chi è in sedia a rotelle di avvicinarsi senza ostacoli.
Ma questa soluzione si può usare anche per wc e bidet, riuscendo così a creare un ambiente, non solo pratico e funzionale, ma anche bello esteticamente.
Qual è l’altezza del lavabo per disabili
L’altezza del lavabo per disabili è di 80 cm con sifone fissato nella parete. L’eventuale specchio sopra il lavabo deve essere poi posizionato a un’altezza di 90 cm e leggermente inclinato.
Questa informazione e tutte le misure a cui attenersi in un bagno per disabili sono inserite in una precisa normativa inserita nella Legge 13/89 che contiene “disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”. A ciò si aggiunge la Circolare ministeriale n. 1669 del 22/06/1989, il dm n. 236/89 e il dpr 503/96 che contiene le norme per eliminare le barriere architettoniche dagli edifici.
Oltre all’altezza del lavabo troviamo anche altri riferimenti:
- lo spazio necessario per avvicinare la sedia a rotelle vicino a bidet e wc deve avere una distanza minima di 100 cm
- la distanza del wc e del bidet dalla parete affianco deve essere di 40 cm minimo
- l’altezza del wc è di 50 cm
- la parte anteriore di wc e bidet deve essere distante 80 cm dalla parete
Caratteristiche di un lavabo per disabili
Il lavabo per disabili, oltre ad essere sospeso, deve anche essere ergonomico con un bordo anteriore dalla forma concava che rende più semplice lavare le mani e fare altre operazioni. In base alle esigenze del singolo, si deve poi pensare alla rubinetteria. Si può usare un rubinetto con sensore, che fa scorrere l’acqua quando rileva la presenza della mano vicina oppure un rubinetto con la manovra a leva. Il lavabo ha poi una forma ampia e pensata per rendere più agevoli i movimenti.
Progettare il bagno per disabili: consigli pratici
La cura dello stile, dei colori è cruciale in un bagno per disabili, tanto quanto il rispetto della normativa. Avere un ambiente comodo ma anche bello a livello estetico può migliorare il comfort domestico.
Per rendere questa stanza più comoda, i sanitari sospesi e salvaspazio sono un’ottima soluzione soprattutto se la stanza è di piccole dimensioni. Anche se non c’è una normativa specifica sulle dimensioni della stanza, il progetto non dovrebbe prevedere misure minori di 180×180 cm.
Per aumentare la comodità è possibile aggiungere alcuni elementi nelle diverse zone del bagno. Per iniziare, la zona doccia del bagno per disabili deve avere un piatto doccia a filo pavimento per facilitare l’ingresso e l’uscita. Inoltre, è consigliato inserire un sedile con un’altezza dal pavimento di 50 cm e dei maniglioni ad un’altezza di 80 cm. La parete della doccia si può personalizzare in diversi modi, rendendola diversa dal resto del bagno. Maioliche, piastrelle e mosaico sono ottime soluzioni per il rivestimento della doccia. Inoltre, per facilitare l’accesso si deve prevedere un’apertura esterna a 180° con un’anta da 85 cm. Non dimenticare, infine, il doccino estraibile. La progettazione di un bagno di questo tipo deve prevedere anche diversi ausili distribuiti nelle pareti del bagno. Questi devono essere scelti in base alle effettive necessità di chi userà il bagno. Un piccolo angolo può essere dedicato alla skin care: esistono sul mercato diversi mobili bassi e molto semplici da utilizzare, ma la scelta migliore è quella di progettare un mobile su misura, che permetta un facile accesso a creme, prodotti, ma anche asciugamani e tutto il necessario. Bisogna prevedere anche un campanello, che la persona può suonare in un momento di emergenza. Solitamente è situato vicino al wc o alla doccia. Un sistema di domotica può essere l’ideale per questa stanza perchè rende automatiche molte attività: per esempio, permette di accendere o spegnere la luce, gestire le avvolgibili, mettere musica e così via.
Come si può notare, la progettazione di un bagno per disabili richiede la conoscenza della normativa, ma anche la ricerca di soluzioni comode ed esteticamente d’impatto, che possano rendere l’ambiente bello e confortevole. Per raggiungere questi risultati è cruciale affidarsi a un esperto architetto che possa offrire la propria consulenza e il supporto necessario per creare l’ambiente di cui si ha bisogno.
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