Acquisto casa da privati: rischi di compravendita senza agenzia
Nel momento in cui si decide di acquistare un immobile sono tanti i fattori da prendere in considerazione. Che si tratti di prima casa o di un investimento, la compravendita immobiliare è sempre un passo delicato da compiere.
Pasquale Gangemi
Consulente ed Agente Immobiliare - Mediatore creditizio
Di solito per l’acquisto di una casa ci si rivolge a professionisti esperti del settore, come gli agenti immobiliari, in grado di seguire e consigliare il cliente in ogni fase della compravendita. Tuttavia, non sono rari i casi in cui, anche per poter risparmiare, si sceglie di fare da sé, dedicandosi all’acquisto della casa da privati, senza dunque ricorrere ad alcun intermediario.
Vediamo, dunque, quali sono i vantaggi e i rischi di acquistare case in vendita da privati e come agire al meglio per non incappare in brutte sorprese e tutelare i propri interessi.
Quali sono i vantaggi di acquistare case in vendita da privati?
Chi sceglie di cercare la casa dei propri sogni tra gli annunci immobiliari privati lo fa in primis per risparmiare denaro: le commissioni richieste dalle agenzie immobiliari, calcolate solitamente in percentuale rispetto al prezzo d’acquisto della casa, possono infatti raggiungere cifre anche abbastanza elevate. Con la diffusione di internet e la nascita di numerosi siti dedicati alla compravendita immobiliare, e non solo, l’incontro tra domanda e offerta è diventato anche molto più semplice e ciò non può che invogliare entrambe le parti a ricorrere a strumenti più “snelli” che sostituiscano la figura dell’intermediario.
Tempi ridotti, contatti diretti, trattativa da seguire in prima persona, ma è davvero così facile e vantaggioso un acquisto casa da privati?
Quali sono invece gli svantaggi degli annunci immobiliari privati?
Fare da sé in un settore complesso come quello immobiliare può non essere una passeggiata. Quando un privato vende casa, infatti, l’assenza di un intermediario che curi le incombenze burocratiche può rappresentare un problema non da poco per le parti in causa. In primo luogo, tra gli svantaggi dell’acquisto casa da privati vi è proprio quello di dover espletare da soli tutte le pratiche previste, come la preparazione e la compilazione di numerosi documenti e le file negli uffici preposti per la consegna. Ciò comporta, come è immaginabile, tempi più lunghi oltre che margini di errore più elevati, non usufruendo delle competenze e della preparazione di un agente immobiliare che ben conosce il proprio lavoro.
In seconda battuta, non sono da sottovalutare i rischi connessi al fatto di non poter conoscere la storia dell’immobile e dei suoi proprietari, così come eventuali aspetti negativi nascosti dal venditore. Un agente immobiliare serio e professionale verifica preventivamente tutto l’incartamento relativo al singolo immobile e procede alla sua vendita solo dopo essersi accertato che sia tutto in regola.
Come avviene la trattativa tra le parti?
Se abbiamo proprio deciso di procedere con l’acquisto casa da privati, dobbiamo conoscere bene quali sono i documenti necessari per portare a termine la compravendita in maniera corretta. Innanzitutto, però, è bene verificare che chi vende sia effettivamente il proprietario dell’immobile e che lo stesso sia in regola sotto tutti i punti di vista, quindi che non vi siano abusi edilizi, ipoteche, pignoramenti e quant’altro.
Per essere certi di ciò, il compratore deve richiedere al venditore i documenti di provenienza, come atto di acquisto o denuncia di successione, e la documentazione edilizia relativa alla licenza di costruzione e al certificato di abitabilità. Qualora manchino uno o più di questi documenti, sarebbe il caso di non concludere l’acquisto onde evitare di ritrovarsi in situazioni spiacevoli.
Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie, si potrà quindi decidere di passare alla proposta d’acquisto, solitamente accompagnata da un assegno che serve a bloccare l’immobile. L’offerta vincola solo l’acquirente e se il venditore non accetta entro i termini, l’assegno dovrà essere restituito. Il venditore può esprimere anche una controproposta e, in questo caso, sarà l’acquirente a doverla eventualmente accettare.
Nel momento in cui si raggiunge l’accordo tra le parti, si passa infine al compromesso: in questa fase il venditore sarà tenuto a fornire la documentazione richiesta, in assenza della quale non solo dovrà restituire l’importo ricevuto ma pagare anche eventuali danni.
Quali sono i documenti necessari per l’acquisto di case in vendita da privati?
Per quanto riguarda più nello specifico i documenti richiesti per effettuare una compravendita immobiliare tra privati, alcuni sono comuni per entrambe le parti, altri no.
Innanzitutto, sia l’acquirente che il venditore devono consegnare al Notaio:
- una carta di identità in corso di validità e il codice fiscale;
- un certificato che attesti lo stato civile o il regime patrimoniale;
- se extracomunitari, il permesso di soggiorno.
Il venditore, invece, deve presentare:
- l’atto di provenienza dell’immobile e la relativa documentazione catastale, che il Notaio dovrà verificare e aggiornare fino alla data del rogito;
- il certificato di agibilità dell’immobile, rilasciato dal Comune, che attesta la sussistenza ed il rispetto delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico dell’edificio;
- la visura ipotecaria, che certifica che la casa non è gravata da ipoteche o pignoramenti;
- l’attestazione di prestazione energetica APE.
Il compratore, dal canto suo, è tenuto a consegnare:
- la copia del compromesso;
- fotocopie degli assegni e/o dei bonifici bancari con cui è stato effettuato il pagamento degli acconti e del saldo del prezzo;
- se richiesto un mutuo, dovrà indicare la banca, la filiale e la persona di riferimento da contattare.