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Bonus Prima Casa: cosa succede se l'immobile non viene ultimato

La Corte di Cassazione ha stabilito un importante caso che porta alla perdita del Bonus Prima Casa: ecco tutti i dettagli

27-06-2022
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Tra le tante agevolazioni per il settore edilizio disponibili nella Legge di Bilancio, spicca il Bonus Prima Casa 2022. Consiste nel taglio di una serie di tasse che si pagano quando si acquista un’abitazione entro il 31 dicembre 2022, la riduzione è rivolta a tutti gli under 36 che acquistano la loro prima casa, cioè nel comune in cui hanno o andranno ad avere la residenza. Grazie al Bonus Prima Casa si effettua un taglio sulle imposte ipotecarie, di registro e catastali.

Sono già tante le richieste pervenute all’Agenzia delle Entrate, molte delle quali sono state accettate. Ci sono dei casi più difficoltosi da trattare. Uno di questi è stato oggetto di una recente sentenza della Corte di Cassazione, secondo cui il bonus si perde in una determinata circostanza. Conoscere il caso permette a eventuali interessati e beneficiari di prevenire problematiche relative alla fruizione dell’agevolazione.

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Bonus Prima Casa 2022: quando si perde

Secondo la sentenza della Corte di Cassazione, il beneficio decade nel caso in cui la casa non venga ultimata e quindi il beneficiario non si sia potuto trasferire nella sua abitazione di residenza entro i termini concordati.

Un dettaglio molto importante è, infatti, quello di dover fissare la residenza nel Comune in cui è situata l’abitazione, che deve essere la principale. Se l’utente non l’ha già stabilità dovrà farlo entro 18 mesi dalla stipula del contratto in modo da evitare che il beneficio decada. Quindi, inizialmente si può avere la residenza lontana ma occorre comunque farla entro il periodo di tempo concordato.

Per saperne di più: Guida al Bonus Prima Casa 2022

Cosa dice la Corte di Cassazione

La Corte conferma l’importanza di trasferirsi presso il Comune dove è situata la casa del beneficiario, per mantenere il bonus. Riconosce, però, che il trasloco può rendersi impossibile per cause di forza maggiore. Tra gli imprevisti ammessi non rientra il ritardo nell’ultimazione degli interventi edilizi. Quindi se la casa non è terminata e agibile entro la data di scadenza prefissata si perde il beneficio. Il beneficiario potrà comunque trasferire la residenza nel Comune dove è situata la casa anche se l’abitazione è diversa da quella acquistata e solo in questo caso manterrà l’agevolazione.  La sentenza è stata disposta dalla Corte di Cassazione il 1° giugno 2022 con ordinanza n. 17867.

Chi desidera risparmiare sull’acquisto della prima casa ed è alla ricerca di un immobile, può affidarsi ad un esperto in compravendite. Su Pagine Gialle Casa è possibile entrare subito in contatto con i professionisti della propria zona e chiedere diversi preventivi. Si riceveranno comodamente online  e si valuteranno le proposte senza impegno.

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