L'irrorazione delle piante con anticrittogamici
L’irrorazione delle piante con gli anticrittogamici serve a prevenire o curare gli attacchi dei parassiti che possono rovinare le foglie o le radici di un albero o pianta.
Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
L’irrorazione delle piante con anticrittogamici permette di combattere diverse forme di parassiti, funghi e crittogame. Questi prodotti se utilizzati in forma di prevenzione sono in grado di proteggere le piante da malattie fungine, parassiti, e altre malattie che portano la pianta ad appassire.
L’impiego degli anticrittogamici non prevede un prodotto unico per tutte le piante, esistono infatti diverse composizioni e applicazioni. Ad esempio, in frutticoltura e nella viticoltura sono molto utilizzati gli anticrittogamici di copertura, come i Sali di rame o lo zinco. Per eventuali dubbi o consigli sui prodotti giusti da utilizzare nel tuo terreno, puoi contattare un giardiniere professionista: saprà senz’altro indicarti come procedere nel modo migliore, oppure potrà trattare le piante direttamente al tuo posto.
Vediamo ora quali sono le varie tipologie di crittogamici e come utilizzarli.
Sali di rame: per combattere le malattie fungine
Quando si pensa all’irrorazione delle piante con anticrittogamici è necessario comprendere quali siano quelli da impiegare per alcune piante specifiche e soprattutto per prevenire malattie ben definite. I Sali di rame sono degli anticrittogamici di protezione che si possono utilizzare per combattere o prevenire la maggior parte delle malattie fungine, come: mal bianco e muffa grigia della vite.
Uno dei prodotti a base di Sali di rame maggiormente utilizzati specie in campo viticolo e negli agrumeti è la poltiglia bordolese, questa viene venduta già pronta da essere disciolta in acqua, ed è composta da solfato di rame e metallo di rame. Questa poltiglia si discioglie nell’acqua e poi si utilizza sulla pianta prescelta.
Zolfo per prevenire le malattie delle culture arboree
Quando si parla di culture arboree il trattamento prevede l’irrorazione delle piante con anticrittogamici a base di zolfo. Questo composto è efficace sia per combattere la presenza del mal bianco, sia per prevenire e curare le piante arboree.
Il trattamento delle piante con lo zolfo prevede l’impiego di questo componente con l’aggiunta di altri prodotti di sintesi al fine di realizzare formulazioni anticrittogamiche e al contempo insetticide.
Questi composti si utilizzano per fornire una copertura alle parti vegetali della pianta. Lo zolfo viene utilizzato sia attraverso trattamenti in polvere sia con soluzioni da disciogliere nell’acqua con le quali si andrà a innaffiare la pianta.
Anticrittogamici citotropici e sistemici
Infine, troviamo tra i vari anticrittogamici per il trattamento delle piante con prodotti antiparassitari troviamo quelli citotropici e sistemici.
L’irrorazione delle piante con anticrittogamici citropici viene fatta per permettere al prodotto di penetrare nei tessuti della pianta. Ad esempio, questi si utilizzano per difendere i vitigni dalla peronospora, dal marciume nero o dall’escoriosi.
Un altro impiego, a seconda del prodotto anticrittogamico che si acquista, prevede la prevenzione contro la ticchiolatura e l’impiego di questi sulle pomacee.
Infine, troviamo i prodotti sistemici questi possono essere utilizzati sulla vite contro il micelio e altre infezioni fungine. L’irrorazione delle piante con anticrittogamici sistemici è ideale anche per le malattie degli alberi da frutta come il melo e il pero, e contro la moniliosi che può intaccare la salute del pesco.