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Impianto elettrico del bagno: linee guida per l'installazione

Per l’installazione dell’impianto elettrico del bagno ci sono norme precise atte a salvaguardare sicurezza e praticità. Ecco quali sono.

Ultimo aggiornamento 05-07-2024
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image Giorgio Santacroce

Giorgio Santacroce

Tecnico riparazioni elettroniche

Mi chiamo Giorgio Santacroce e sono un tecnico riparazioni elettroniche con una grande passione per la tecnologia. Fin da piccolo ho sempre avuto una forte predisposizione per l'informatica e l'elettronica. Nel corso degli anni ho acquisito una vasta esperienza nel settore, diventando un esperto nel...
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IMPIANTO ELETTRICO

Per l’impianto elettrico del bagno, come in realtà per tutte le abitazioni, ci sono degli standard minimi precisi che hanno lo scopo di garantire la sicurezza nell’uso, nonché il comfort e la praticità. Tali normative vanno tenute in considerazione non solo dal momento che si costruisce un impianto ex novo, ma anche in caso di modifiche apportate a uno presente.

Queste regole stabiliscono le prestazioni minime che devono esserci per un impianto elettrico di un bagno a norma, un numero minimo di punti presa, la distanza minima fra il rubinetto e la presa elettrica, l’altezza delle prese elettriche del bagno, i punti luce, le dimensioni dell’impianto e il livello di prestazione del sistema. Se l’impianto elettrico è in un bagno per disabili ci saranno ulteriori indicazioni di legge.

Un bagno medio standard richiede normalmente almeno due punti presa. Uno sarà posizionato vicino al lavandino, dove normalmente si posiziona lo specchio e si ha quindi bisogno di una buona visione. L’altro sarà un punto presa, facilmente una shuko, per lavatrice e/o asciugatrice. La legge stabilisce con precisione anche una precisa altezza della presa lavatrice del bagno e la distanza dalla doccia.

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La disposizione di sicurezza indica anche l’ubicazione del comando del punto luce principale, che deve essere nei pressi dell’ingresso della stanza. I locali bagno con vasca o doccia sono considerati maggiormente a rischio e quindi richiedono l’applicazione di ulteriori precauzioni. Ma cerchiamo di capire meglio.

Impianto elettrico di un bagno: sezioni di pericolo

I locali bagno sono considerati particolarmente a rischio poiché si associa elettricità ed acqua, connubio, si sa, pericoloso. Proprio per questo sono richieste prescrizioni tecniche speciali (indicate da Cei 64-8 V3) e requisiti di sicurezza particolarmente rigidi. Più ci si avvicina a vasca o doccia, dove l’acqua schizza particolarmente e dove le persone appoggiano i piedi nella stessa, il livello di pericolosità è massimo.

Per dare disposizioni in modo chiaro si è convenuto dividere il bagno in quattro zone da 0 a 3 dalla più alla meno pericolosa.

  • La zona 0 è quella dentro alla doccia o vasca, considerata massimamente pericolosa.
  • La zona 1 è l’area di volume che si trova sopra (e sotto) alla vasca o alla doccia, sino a 2,25m di altezza, partendo a contare dal fondo e non dal pavimento. Se la vasca ha il soffione fisso a parete e il fondo è a pavimento, si contano invece 1,20m dal suo centro.
  • La zona 2 è costituita da tutta l’area intorno alla vasca/doccia, estendendosi 0,6m orizzontalmente e 2,25m verticalmente calcolando dal pavimento.
  • La zona 3 è l’area esterna alla zona 2 fino alla distanza orizzontale di 2,4m.

Regole di installazione

Le componenti dell’impianto elettrico per il bagno vanno installate tenendo conto della zona e sulla base di quella vanno scelti gli elementi corrispondenti, che hanno determinato grado di protezione (IP). Queste zone non si estendono esternamente al locale, quindi se la distanza di una presa elettrica dal lavandino è inferiore allo standard ma è fuori dalla stanza, dall’altra parte del muro, va bene.

Nelle zone 0 e 1 non possono esservi prese elettriche, salvo (nella 1) scaldabagni o luci con protezione SELV. Nella zona 2 si possono mettere scaldabagno SELV e dispositivi, anche di illuminazione, di classe 1-2. Nella zona 3 si possono mettere le normali prese elettriche per gli elettrodomestici.

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