Pavimento Clap: conviene davvero? Tutti i pro e i contro, costi e consigli
Il pavimento clap realizzato in Stone Plastic Composite o SPC è sempre più diffuso: ecco le caratteristiche, quanto costa, i pro e contro da valutare per fare la scelta giusta

Maria Francesca Pinna
Content Manager
- Cos'è il pavimento clap?
- Quando scegliere il pavimento clap?
- Quali sono i pro del pavimento clap?
- Quali sono i contro di un pavimento clap?
- Quanto costa un pavimento clap o SPC?
Il pavimento clap è la nuova tendenza del momento e viene usato per indicare (e semplificare) il reale nome del prodotto chiamato Stone Plastic Composite o SPC. Parliamo di un materiale costituito da pietra e plastica, molto resistente e quindi perfetto per gli interni di un’abitazione. Quindi, i due nomi sono sinonimi, ma il primo è sicuramente più pop e suscita interesse rispetto al primo, che appare più ostico e difficile da ricordare.
Parliamo di una soluzione elegante e conveniente, sicuramente è un’ottima alternativa al parquet. Viene sempre più usato in fase di ristrutturazione perché è molto veloce e semplice da posare. Ma quali sono i pro e contro, quanto costa e come fare la scelta giusta? Facciamo chiarezza.
Cos’è il pavimento clap?
Il pavimento clap è costituito da diversi strati, ognuno con le sue caratteristiche e funzionalità:
- strato superficiale è il più spesso e resistente perché sottoposto al calpestio, è composto da poliuretano o PVC con un trattamento UV;
- strato decorativo e intermedio conferisce un preciso aspetto estetico, simulando materiali di ogni tipo, dal legno alla pietra fino all’effetto marmo;
- strato inferiore è quello in SPC che rappresenta il cuore del prodotto, poiché aumenta la capacità di resistere a umidità, fuoco e sbalzi di temperatura;
- sottostrato, opzionale ma consigliato, è quello che migliora il comfort del calpestio e l’isolamento termico e acustico. Il materiale di cui è costituito può essere spugna IXPE o EVA.
Viene realizzato in un materiale principale, chiamato SPC o Stone Plastic Composite, composto per il 75% da polveri minerali, praticamente un’evoluzione rispetto al classico vinile ma più performante, atossico e riciclabile.
Quando scegliere il pavimento clap?
Si tratta di un’ottima soluzione per chi cerca una superficie facile da montare ed economica: si può posare senza demolire quello già esistente. Inoltre, è un’ottima alternativa al parquet, al marmo o altri materiali più costosi, perché riproduce fedelmente l’effetto naturale desiderato. Può essere un’ottima soluzione se si ha bisogno di uno strato fine per la nuova pavimentazione, infatti occupa tra i 3 e i 7 mm di spessore, per tale motivo si rivela particolarmente adatto a ristrutturazioni low cost, veloci, per una seconda casa.
Quali sono i pro del pavimento clap?
I vantaggi della pavimentazione SPC sono tanti:
- è duratura e si mantiene a lungo nel tempo grazie alla sua struttura multistrato, perché resiste a graffi, urti, macchie e acqua. Tuttavia, ricorda che se lasci acqua o altri liquidi e sostanza a lungo, queste si possono infiltrare tra le giunture rovinando la superficie. Quindi, sì è l’ideale anche in case con animali domestici e bambini, ma anche quelle con famiglie numerose perché si adatta molto bene anche a spazi molto frequentati, ma bisogna comunque trattarlo con cura;
- l’estetica è davvero gradevole ed è personalizzabile secondo le proprie esigenze;
- offre un ottimo isolamento acustico;
- è compatibile con il riscaldamento a pavimento;
- è consigliata se durante una ristrutturazione sorge l’esigenza di avere un pavimento dallo spessore minimo;
- ha un minimo bisogno di manutenzione e ha una classe IC3.
Ma il principale vantaggio è la facilità di posa: si installa sopra altri pavimenti tramite un incastro a clic.
Quali sono i contro di un pavimento clap?
Accanto ai pro, occorre considerare anche i contro di questo materiale. Valutarne tutte le caratteristiche, svantaggi inclusi, permette di fare la scelta giusta. Tra questi troviamo innanzitutto il costo: il pavimento clap richiede un investimento maggiore rispetto ad altre soluzioni. Bisogna poi considerare che è più rigido del parquet e, infine, più sensibile alla luce e potrebbe schiarirsi col tempo se, per esempio, è posato davanti a una finestra illuminata dal sole per la maggior parte della giornata.
Naturalmente, non è nè un pavimento in legno, nè in marmo o altro materiale naturale: alla vista questa differenza è palese – soprattutto ad uno sguardo esperto – perciò se si cerca esattamente un pavimento in legno meglio evitare il clap. D’altra parte, materiali come il legno o la pietra, seppur dall’impatto estetico unico, sono molto più delicati e costosi. Insomma, valutare tutti i pro e i contro è cruciale per giungere alla decisione migliore per le proprie esigenze.
Quanto costa un pavimento clap o SPC?
Un pavimento clap ha un costo che si aggira tra 20 e e 150 € al mq. Un ventaglio di spesa così ampio è legato a tanti fattori. Bisogna tenere conto che è composto da strati, quindi la fattura di ogni elemento può influire sul costo finale. Si parte da 25 euro al mq per soluzioni base, per arrivare a prezzi nettamente più alti quando, per esempio, si scegli lo strato decorativo con finiture realistiche e di pregio. A questi costi si aggiunge la manodopera che, comunque, prevede una spesa minore perché parliamo di un sistema a incastro che si può posizionare sul pavimento esistente senza demolizioni o interventi più complessi.
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