Sanatoria edilizia 2024: soppalchi, verande, tramezzi nel condono, le novità
Il Decreto Salva Casa permette la regolarizzazione delle piccole irregolarità che riguardano l'80% degli immobili: vediamo cosa sanare con la sanatoria 2024
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Sanatoria edilizia 2024: in arrivo il decreto per sanare piccole irregolarità
- Piano salva-casa: quali difformità si possono sanare?
È in dirittura d’arrivo l’approvazione del Piano salva-casa, una sanatoria che mira a regolarizzare le piccole difformità edilizie che entrano in contrasto con le normative vigenti, come ad esempio la realizzazione di soppalchi, verande e tramezzi. A breve, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti renderà pubbliche le nuove normative, con l’obiettivo di risolvere le difformità o le irregolarità strutturali che interessano circa l’80% degli immobili italiani. Approfondiamo le novità della sanatoria 2024 e scopriamo quali difformità sarà possibile sanare.
Sanatoria edilizia 2024: in arrivo il decreto per sanare piccole irregolarità
Il decreto “Salva-Casa”, attualmente in fase di esame del Consiglio dei Ministri, si propone di risolvere le piccole irregolarità edilizie che non hanno un impatto sulla struttura dell’edificio, sia all’interno che all’esterno. Tuttavia, è importante sottolineare che questa misura non sarà un condono edilizio tradizionale, come quelli attuati in passato nel 1985, 1994 e 2003. Infatti, non consentirà la sanatoria di interventi con variazioni essenziali rispetto ai progetti originali o di abusi edilizi senza permessi.
Questo condono si configura piuttosto come una piccola sanatoria per quelle irregolarità che al momento della realizzazione potevano essere già sanate e che al momento rendono difficoltosa la vendita e la ristrutturazione di questi immobili. La misura che l’esecutivo intende adottare prende di mira soprattutto le case realizzate prima degli anni ’60, sprovviste della documentazione dello stato reale.
Il promotore di questa misura, Matteo Salvini, ha chiarito che si tratta di una misura ad hoc, che non si può definire un vero e proprio condono. L’obiettivo è consentire a coloro che hanno realizzato “una cameretta o un bagno in più” di regolarizzare la propria situazione, soprattutto nel caso desiderassero vendere la loro abitazione. Un vantaggio non solo per i proprietari, ma anche per le casse dello Stato che, con questa sanatoria, potrebbe incassare fino a 10 miliardi, visto che la regolarizzazione prevede il pagamento di un’ammenda.
Piano salva-casa: quali difformità si possono sanare?
Il Piano Salva-Casa mira dunque a regolarizzare le piccole difformità edilizie che erano sanabili al momento della realizzazione, ma che attualmente non possono essere risolte in base alle normative vigenti. Rientra in questa casistica la realizzazione di soppalchi, verande, tramezzi, l’installazione di tende esterne e l’ampliamento delle finestre.
Inoltre, il provvedimento mira a semplificare i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee e ad aumentare del 2% le cosiddette “tolleranze costruttive”, ossia il margine di differenza rispetto a quanto previsto nel progetto edilizio.
Attualmente, le leggi vigenti, basate sul principio della doppia conformità, impediscono il rilascio del permesso a sanare se l’immobile non rispetta le normative sia del periodo in cui è stato realizzato che quelle attualmente in vigore. Eliminando questo principio, il governo permetterebbe di sanare le irregolarità limitando il rispetto delle norme ad uno solo dei due periodi temporali.
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