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Salva Casa: la guida completa con la modulistica da usare nel 2025

Sono disponibili i nuovi moduli unici Salva Casa, pensati per semplificare e rendere più immediata la gestione delle pratiche edilizie: scaricali nella nostra guida

04-04-2025
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image Alessia Mancini

Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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lavori edili generali

Finalmente, dopo un’attesa di 8 mesi dall’approvazione delle norme sulla sanatoria semplificata, sono stati definiti i nuovi moduli unici Salva Casa, pensati per semplificare e rendere più immediata la gestione delle pratiche di accertamento di conformità e sanatoria edilizia. Questo importante passo avanti è stato possibile grazie all’accordo raggiunto in Conferenza Unificata sul documento che introduce significative integrazioni e modifiche ai moduli più utilizzati nel settore edilizio: Cila, Scia, Scia alternativa al Permesso di Costruire e Permesso di Costruire stesso. Approfondiamo i principali aggiornamenti della modulistica unificata.

I nuovi moduli unici Salva Casa: tutte le novità

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I moduli unici edilizi hanno subito importanti aggiornamenti in seguito alle disposizioni del “Salva Casa”, con l’obiettivo di semplificare le procedure e chiarire diversi aspetti normativi. Vediamo nel dettaglio le principali novità.

Aggiornamenti alla SCIA

Il modello SCIA presenta significative revisioni nel quadro “Qualificazione dell’Intervento“, dove è stata migliorata la distinzione tra le diverse tipologie edilizie. Sono state introdotte specifiche indicazioni per il mutamento di destinazione d’uso e per le varianti in corso d’opera. Il modulo offre ora approfondimenti più dettagliati riguardo lo stato legittimo dell’immobile, le tolleranze edilizie e la procedura di sanatoria, completati da nuove indicazioni sulla conformità igienico-sanitaria.

Modifiche al Permesso di Costruire

Nel Permesso di Costruire è stato perfezionato il quadro “Qualificazione dell’Intervento” per specificare con maggiore chiarezza se il progetto implica un cambio di destinazione d’uso. È stata inoltre inserita una nuova sezione dedicata alla sanatoria, che illustra dettagliatamente le differenze tra interventi in totale o parziale difformità. La relazione tecnica include ora specifici quadri relativi allo stato legittimo, alle tolleranze edilizie e alla conformità igienico-sanitaria, con precisi riferimenti alla normativa sulle altezze minime dei locali e alla compatibilità paesaggistica.

Innovazioni nella SCIA Alternativa al Permesso di Costruire

Questo modello contiene ora maggiori precisazioni sul mutamento di destinazione d’uso e sulle tolleranze edilizie, con sezioni specificamente dedicate ai titoli edilizi in sanatoria e alla documentazione probante la regolarità edilizia. Nella relazione tecnica sono stati aggiunti quadri dedicati allo stato legittimo e alle dichiarazioni di tolleranza edilizia, mentre il quadro riepilogativo della documentazione include ora riferimenti alle sanzioni e alla regolarità dell’immobile.

Novità nella CILA

Il modello CILA aggiornato introduce una sezione interamente dedicata alle dichiarazioni di tolleranza con le percentuali riviste dal decreto Salva Casa. Inoltre, viene ora fatto esplicito riferimento all'”Autorizzazione sismica” per interventi da realizzarsi in zone classificate a media o alta sismicità.

Doppia conformità semplificata e varianti ante 1977

La nuova doppia conformità semplificata fa il suo ingresso ufficiale nella SCIA. Per quanto riguarda le varianti ante 1977, sarà possibile regolarizzare gli interventi realizzati come variante in corso d’opera che costituiscono parziali difformità dal titolo rilasciato prima dell’entrata in vigore della legge 10/1977.

Altezze e superfici minime

Nei nuovi moduli sono stati inseriti i riferimenti per le altezze e le superfici allargate introdotte dal Salva Casa. È ora possibile procedere alla regolarizzazione per locali con altezze inferiori a 2,70 metri ma uguali o superiori a 2,40 metri. Riguardo alle superfici, è consentita la regolarizzazione di ambienti con superficie minima di almeno 20 metri quadrati ma inferiore a 28 metri quadrati (per una persona) e di almeno 28 metri quadrati ma inferiore a 38 metri quadrati (per due persone).

Nuovo stato legittimo

I moduli forniscono un chiarimento parziale sul nuovo stato legittimo ai sensi dell’art. 9-bis del DPR 380/2001. Nel quadro sulla regolarità urbanistica viene specificato che può essere indicato il titolo rilasciato o assentito che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio riguardante l’intero immobile o l’intera unità immobiliare, a condizione che nell’istanza o segnalazione siano stati indicati gli estremi del titolo originario e di quelli successivi relativi all’intero immobile o all’intera unità immobiliare.

Sanatoria con certificato di agibilità

Un’importante novità riguarda la possibilità di utilizzare i riferimenti per la cosiddetta “agibilità sanante“. In caso di verifiche su un immobile per il quale non sia stato intimato un ordine di demolizione e sia stato rilasciato il certificato di agibilità/abitabilità, diventa ora possibile sanare le parziali difformità.

Clicca qui per scaricare la modulistica Salva Casa

Moduli unici Salva Casa: procedure più semplici e veloci  

Secondo quanto affermato dal Ministro Zangrillo, la nuova modulistica standardizzata fornirà finalmente chiarezza sia ai cittadini che agli operatori del settore, eliminando le incertezze su come presentare correttamente una domanda, quali dichiarazioni siano necessarie e quale documentazione debba essere allegata.

Il Ministro Zangrillo ha evidenziato come la standardizzazione dei moduli rappresenti un elemento cruciale per raggiungere l’obiettivo stabilito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede la semplificazione di 600 procedure entro il 2026. Ad oggi, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha già conseguito la semplificazione di 230 procedure, mantenendosi in linea con i target prefissati, mentre sono in fase di sviluppo ulteriori misure per completare l’obiettivo nei tempi previsti.

L’impegno del Ministero è rivolto a garantire servizi efficienti per utenti, cittadini e imprese, con tempi di risposta rapidi, elemento considerato fondamentale per favorire la crescita e lo sviluppo del Paese. Per supportare questa transizione verso procedure più snelle, verranno messi a disposizione, grazie ai fondi PNRR del progetto “Digitalizzazione delle procedure” (SUAP e SUE), i necessari “tracciati dati” che consentiranno la gestione telematica delle pratiche, facilitando così Regioni e Comuni nell’implementazione delle novità sui rispettivi sistemi informativi.

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Domande frequenti:

  • Cosa prevede il decreto Salva casa?

    Con il Decreto Salva Casa 2024, i monolocali di 20 metri quadrati diventano abitabili se occupati da una sola persona, rispetto ai 28 metri richiesti in precedenza. Se invece gli abitanti sono due, la superficie minima scende da 38 a 28 metri quadrati. Si riduce anche l’altezza interna minima consentita, che passa da 2,70 a 2,40 metri.

  • Cosa si può sanare con il salva casa?

    Il decreto stabilisce che il costo per regolarizzare le irregolarità edilizie sarà proporzionato all’aumento di valore dell’immobile derivante dagli interventi realizzati senza autorizzazione. Il Piano Salva Casa consente la sanatoria di difformità edilizie minori, sia interne che esterne, purché non incidano sulla struttura dell’edificio.

  • Quanto costa sanare con il decreto salva casa?

    In sintesi, il costo per regolarizzare le irregolarità varierà da 1.000 a 31.000 euro. Non saranno invece sanabili gli abusi edilizi totali, ossia quelli realizzati in assenza completa di qualsiasi titolo abilitativo.

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