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Caro-bollette in condominio: cosa fare con le morosità sul riscaldamento

A causa del caro energia, molti condomini si ritrovano ad avere ritardi e morosità sui pagamenti del riscaldamento centralizzato: ecco cosa fare in questi casi

Ultimo aggiornamento 05-04-2024
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Silvia Baldassarre

Avvocato Civilista

Silvia Baldassarre si è laureata a pieni voti in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano con tesi in materia di diritto internazionale. Ha maturato la propria esperienza professionale in diversi studi civilistici di Milano occupandosi dei vari aspetti della materia, dalla responsa...
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L’aumento dei costi energetici ha messo in crisi tantissime famiglie italiane, che non riescono più a far fronte al pagamento delle utenze.

Stando alle stime riportate dalle associazioni degli amministratori di condominio, la situazione è quella di una morosità diffusa, che rischia di arrivare al 40% e oltre.

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Come risolvere le morosità sul riscaldamento in condominio? Vediamo quali strade possono essere intraprese quando ci sono estremi ritardi nei pagamenti.

Che fare se il condomino non paga il riscaldamento centralizzato?

Quando il condomino non è in gradi di far fronte alle spese per il riscaldamento condominiale e le utenze comuni, la Legge prevede che i debiti ricadano su tutti i condomini, che devono provvedere al saldo del debito art. 63 C.C. disp. att. c.c.

A questo punto, possono aprirsi tre scenari:

  • la via giudiziale, per cercare di recuperare il debito direttamente dal moroso;
  • la dilazione di pagamento e la rinegoziazione dei contratti richiesta ai fornitori;
  • il ricorso a strategie di risparmio energetico.

Approfondiamo nel dettaglio queste tre opzioni.

Decreto ingiuntivo per recuperare le utenze non pagate

In questo scenario si può richiedere al giudice l’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti del condomino che è in ritardo nei pagamenti. Questo provvedimento, dalla validità immediata, impone al moroso di saldare il suo debito entro 10 giorni, pena l’esecuzione forzata tramite pignoramento dei beni.

Tuttavia, questa opzione potrebbe rivelarsi poco efficace, in quanto ciò significherebbe aumentare il debito del condomino senza risolvere il problema. Oltretutto, i tempi dei procedimenti legali sono lunghi, e comportano ulteriori spese per il condominio. In ogni caso, questa istanza può essere richiesta dai condomini all’amministratore di condominio.

Rinegoziazione del contratto e dilazioni di pagamento

Un’altra soluzione da mettere in pratica è quella di contattare il fornitore per richiedere la rinegoziazione del contratto al fine di ottenere tariffe più vantaggiose, magari a fronte della garanzia di un prolungamento del contratto.

Un accordo da cui beneficerebbero entrambi le parti, visto che una presa di posizione rigida come la chiusura del contratto implicherebbe la perdita di un cliente. Senza contare che, a quel punto, la stessa società dovrebbe rivalersi sul condomino moroso per recuperare il credito.

Nel frattempo, può essere utile anche richiedere il dilazionamento dei pagamenti tramite rateizzazione delle utenze.

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Risparmiare sul riscaldamento centralizzato

La strada più efficace da percorrere è senz’altro quella del risparmio energetico. A tal proposito, l’Enea ha diffuso un utile vademecum contenente tutte le indicazioni per contenere i consumi da riscaldamento invernale, riguardanti sistemi alimentati a gas naturale.

Dalla regolazione degli impianti, ai valori massimi della temperatura (quest’anno più bassi di 1°C), fino alle date d’avvio e spegnimento, che subiscono slittamenti. Molte città, infatti, approfittando delle medie stagionali ancora miti, hanno preferito posticipare l’accensione degli impianti.

Anche il tipo di impianto di riscaldamento in uso può fare molto in termini di risparmio. Puntare su una caldaia condominiale a condensazione può avere un doppio vantaggio, sia in termini di combustibile risparmiato, sia per quanto riguarda le agevolazioni fiscali.

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