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Casa in affitto: a chi spetta la manutenzione della caldaia

La manutenzione della caldaia è obbligatoria per Legge, ma chi deve gestirla e pagarla nel caso in cui la casa sia in affitto? Facciamo chiarezza

Ultimo aggiornamento 02-07-2024
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Dal 2013 mi occupo di Pest Control, dando seguito all’attività di mio papà e prima ancora di mio nonno, cercando di fidelizzare e rafforzare i rapporti con i clienti storici e portando l’esperienza decennale nel mondo del Pest Management anche ai nuovi clienti, non trascurando innovazioni e po...
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Per Legge, la manutenzione della caldaia è obbligatoria e deve essere caratterizzata anche dalla cosiddetta “verifica dei fumi” che corrisponde al monitoraggio dell’efficienza energetica. Entrambi gli interventi devono essere pianificati, anche e soprattutto se un immobile è in affitto. E a tal proposito: chi deve gestire e pagare la manutenzione della caldaia, il proprietario o l’inquilino? Facciamo chiarezza.

Manutenzione della caldaia: vantaggi

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L’intervento di manutenzione della caldaia è composto da diversi accorgimenti: dalla pulizia del bruciatore, alla sicurezza e controllo dei fumi. Controllare periodicamente il corretto funzionamento ha diversi vantaggi: si ha una caldaia sempre efficiente, si riduce l’inquinamento. Le caldaie avranno, così, ottime prestazioni e avere un importante risparmio in bolletta, perchè si taglia sui consumi. Inoltre, i controlli costanti consentono di prevenire incidenti domestici.

Manutenzione caldaia: tutte le operazioni

Con il controllo dei fumi ci si assicura che la caldaia sia efficiente a livello energetico e che abbia un impatto sull’ambiente entro i limiti prestabiliti, che non sia tossica e non inquini. La frequenza dei controlli dipende dal tipo di apparecchio. Le caldaie a gas o gpl con una potenzia fino a 35 kW devono essere controllate ogni 2 anni, quelle con una potenza da 35 kW a 116 kW devono essere gestite annualmente. La manutenzione di caldaie alimentate a gasolio o altro liquido deve essere eseguita ogni due anni. Inoltre, il controllo dei fumi si deve eseguire alla prima accensione e nel caso si sostituisca il generatore di calore.

Oltre all’analisi dei fumi, la manutenzione prevede anche la pulizia della caldaia, che deve essere effettuata ogni anno. Durante l’intervento si provvede a igienizzare bruciatore, camera di combustione, cappa ed eventuale elettroventilatore. In questo modo si è sicuri che l’apparecchio funzioni correttamente per tutta la stagione.

Come gestire al meglio la situazione? Innanzitutto, nel momento in cui l’inquilino firma il contratto di locazione si deve assicurare di tutte le apparecchiature e dispositivi presenti nell’abitazione. Se c’è la caldaia deve verificare le certificazioni e i libretti, ma soprattutto le note dell’impresa installatrice, che normalmente segnala quando è necessario eseguire la prossima manutenzione. Per essere precisi, occorre anche verificare quanto indicato dalle normative UNI e CEI relativamente alla caldaia. Se non si trova la documentazione bisogna comunicarlo sia al proprietario che al manutentore dell’impianto, che dovrà recuperare la copia di certificazioni e libretti.

Manutenzione caldaia in una casa in affitto: chi deve pagare

La manutenzione della caldaia, ma anche piccole riparazioni sono a carico del conduttore, ovvero dell’inquilino e non de proprietario. Inoltre, sempre il conduttore deve pagare le spese di accensione in ogni stagione e messa a riposo al termine dell’inverno.

Se l’inquilino non rispetta l’obbligo di gestire e pagare gli interventi di manutenzione, rischia di ricevere delle sanzioni così come previsto dalla Legge. In caso di danni sarà l’inquilino a dover pagare – in modo parziale o totale – la riparazione del danno o la sostituzione della caldaia. Se la caldaia malfunzionante a causa della negligenza dell’inquilino provoca un incendio si rischiano pene ancora più severe.

Il proprietario della casa, dal canto suo, deve assicurarsi che il conduttore stia provvedendo alla corretta gestione della caldaia. Naturalmente, se la caldaia è già presente nell’immobile, questa deve essere a Norma di Legge e dotata di tutti i certificati e libretti di manutenzione già eseguiti. Insomma, per evitare sanzioni e conseguenze ancora peggiori è fondamentale rivolgersi solo a ditte specializzate e accreditate.

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