Come funziona la pompa di calore ibrida e quanto si risparmia
La pompa di calore ibrida è una soluzione sempre più diffusa: ecco come funziona e quali sono i vantaggi, ma anche quanto costa e come risparmiare con i bonus
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
- Pompa di calore ibrida: come funziona
- Quali sono i vantaggi della pompa di calore ibrida
- Pompa di calore ibrida: quanto costa e Bonus per rispamiare
La pompa di calore ibrida è una delle soluzioni più efficienti del momento per riscaldare casa. Il cosiddetto sistema ibrido costituito da pompa di calore e caldaia a condensazione è costituito da due generatori di calore che sfruttano in modo intelligente tipi diversi di alimentazione con l’obiettivo di ottimizzare i consumi. L’obiettivo è tenere la propria abitazione alla temperatura più confortevole, senza consumare troppo e, quindi, senza avere bollette troppo onerose.
Ma come funziona il sistema ibrido e perchè è uno dei più ricercati del momento? Scopriamo tutto in questa guida.
Pompa di calore ibrida: come funziona
La pompa di calore ibrida viene usata sia per riscaldare casa (e rinfrescarla in estate) sia per produrre acqua calda sanitaria. Lavora grazie alla combinazione di una pompa di calore che sfrutta fonti di energia rinnovabili (aria, acqua, suolo) ed energia elettrica e di una caldaia a condensazione alimentata con gas naturale o GPL.
La pompa di calore generalmente si attiva con i climi temperati, mentre se la temperatura esterna si irrigidisce, diventando da -4° a 6° si mette in moto la caldaia. Si tratta di un sistema di regolazione intelligente, che si attiva in base alle effettive necessità e opportunità climatiche. Il sistema può decidere di attivare entrambi gli apparecchi oppure solo la caldaia o la pompa di calore.
Ciò consente di trarre vantaggio da entrambi i sistemi che lavorano sia contemporaneamente sia alternati tra loro per scaldare una stanza o l’acqua garantendo un’ottima efficienza energetica, garantendo risparmio di gas e luce.
Riesce a consumare meno rispetto a un altro impianto di riscaldamento perché modifica il suo funzionamento e l’energia usata in base all’effettiva temperatura esterna. Per aumentare ancora di più efficienza e risparmi si può collegare la pompa di calore ibrida a un pannello fotovoltaico, che sfrutta l’energia solare al posto di quella delle centrali di combustibili fossili. Si tratta di una soluzione sostenibile che contribuisce all’abbassamento di CO2 nell’aria.
Quali sono i vantaggi della pompa di calore ibrida
Il vantaggio immediato e più importante è l’efficienza energetica: i consumi si riducono mediamente del 30% rispetto a un riscaldamento standard. Si riduce al minimo il ricorso al gas, una fonte fossile che ha un prezzo molto volatile, e fino a ieri era alle stelle, e che produce grosse quantità di CO2 impattando sull’ambiente in modo importante.
Anche la produzione di acqua calda avviene in modo più veloce rispetto ad altri sistemi, come lo scaldabagno e ha un’efficienza maggiore del 20%. Affidarsi a sistemi efficienti permette anche di aumentare il valore dell’immobile. In particolare, si dovrà dimostrare l’efficientamento energetico dell’immobile tramite l’APE, Attestazione di Prestazione Energetica.
Ma c’è un ulteriore vantaggio: si tratta di un impianto bivalente, cioè composto da diversi generatori, quindi nel caso uno non funzionasse si può utilizzare l’altro fino a quando non si aggiusta il primo. I sistemi di ultima generazione sono reversibili, cioè in estate si può invertire il ciclo di riscaldamento e trasformare la pompa di calore in un climatizzatore, rinfrescando così l’ambiente di casa.
Pompa di calore ibrida: quanto costa e Bonus per rispamiare
Il costo di una caldaia ibrida (altro nome di questo sistema) varia in base al modello, marca e caratteristiche tecniche: si parte da 10 mila euro per arrivare anche a 15 mila euro. A questo bisogna aggiungere eventuali lavori all’impianto e la manodopera.
L’installazione pesa tanto sul costo totale: può costare anche 1.700 euro perchè si stanno installando di fatto diversi generatori di energia. Inoltre, occorre considerare anche le spese per la manutenzione ordinaria, un’attività cruciale per garantire sempre il perfetto funzionamento del sistema. Queste spese si aggirano attorno a 80 euro ogni due anni. In ogni caso, i costi vengono ammortizzati nel lungo periodo grazie al risparmio in bolletta.
Si può risparmiare sull’acquisto e l’installazione sfruttando diversi Bonus: l’Ecobonus che va dal 50% al 65% in base alle caratteristiche dell’immobile e altri dettagli. In alcuni casi è possibile anche usufruire del Superbonus.
Bisogna sottolineare che i vantaggi che apporta un sistema di questo tipo cambiano in base alla zona geografica in cui si vive e alla tipologia di immobile. Per capire se è la migliore soluzione per le proprie esigenze e quanto costa è opportuno affidarsi direttamente a esperti del settore.
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