Pompe di calore geotermiche: come funzionano e Superbonus
Stai considerando energie alternative per risparmiare sui consumi? Vediamo come funzionano le pompe di calore geotermiche e come risparmiare col Superbonus
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
- Cos’è e come funziona la pompa di calore geotermica
- Pompe di calore geotermiche: tipologie e differenze
- Pompe di calore: anche la geotermia nel Superbonus
Il passaggio a fonti di energia pulita e rinnovabile ha portato allo sviluppo di soluzioni sempre più efficienti e avanzate, soprattutto nel campo dei consumi domestici. Sebbene l’energia solare sia ancora la soluzione preferita in Italia, sta iniziando a farsi strada un’interessante alternativa, ancora più efficiente dal punto di vista dei consumi: l’energia geotermica.
Sfruttando l’energia prodotta dal suolo è possibile provvedere al riscaldamento, al raffrescamento degli ambienti e al riscaldamento dell’acqua sanitaria di un’abitazione indipendente o di un condominio, con un impatto ambientale prossimo allo zero. Iniziamo quindi col definire cosa sono le pompe di calore geotermiche, come funzionano e quanto è possibile risparmiare tramite il Superbonus.
Cos’è e come funziona la pompa di calore geotermica
La pompa di calore è un dispositivo che può essere utilizzato sia per il raffrescamento che per il riscaldamento e che dunque risulta molto utile per garantire una temperatura ottimale in qualsiasi stagione. Il suo funzionamento è piuttosto semplice: prende l’energia da una fonte ambientale (aria, sottosuolo o acqua) e la trasforma in calore attraverso lo scambiatore di calore.
Come suggerisce il nome, le pompe di calore geotermiche estraggono energia direttamente dal suolo. Il vantaggio di prendere energia dal sottosuolo è che questo non è interessato dalle variazioni termiche come l’aria, se non nei primi metri. La temperatura resta costante all’aumentare della profondità, con valori più bassi in estate e più alti in inverno rispetto all’esterno.
L’energia termica viene portata in casa attraverso due circuiti:
- un circuito nel sottosuolo, realizzato all’esterno dell’edificio, che trasporta il calore fino alla pompa di calore;
- il circuito interno all’edificio, che si occupa della distribuzione dell’acqua nei sistemi di diffusione come radianti a parete, pavimento o soffitto o nei ventilconvettori.
Ne consegue che, per installare una pompa di calore geotermica, è necessario avere a disposizione un terreno e attuare degli scavi, ma il risultato è un impianto estremamente conveniente sia dal punto di vista ambientale che energetico, in quanto riduce drasticamente i costi in bolletta sul lungo periodo.
Pompe di calore geotermiche: tipologie e differenze
A seconda della fonte di energia utilizzata, le pompe di calore geotermiche possono essere suddivise in due tipologie:
- le pompe di calore geotermiche acqua-acqua, che sfruttano il calore dell’acqua di falda come fonte di energia primaria. Sono anche dette pompe a sistema aperto;
- le pompe di calore geotermiche terra-acqua, che sfruttano il calore del sottosuolo per produrre energia primaria. Vengono anche chiamate pompe a sistema chiuso, perché non avviene alcun prelievo come per l’acqua, ma solo lo scambio termico per conduzione. Questo sistema richiede sonde geotermiche in grado di penetrare fino a 100-200 metri di profondità.
Per capire quale dei due sistemi sia più adatto alla propria abitazione, è determinante conoscere alla perfezione la tipologia di sottosuolo e la sua idrogeologia.
Pompe di calore: anche la geotermia nel Superbonus
Nonostante la tecnologia geotermica sia molto più vantaggiosa rispetto ad altre fonti energetiche, al momento non ha avuto il successo sperato in Italia. Gran parte della responsabilità è da attribuire alla lentezza dell’iter burocratico, ma anche alla complessità di progettazione e ai costi elevati.
La buona notizia è che quest’ultimo scoglio può essere aggirato ricorrendo al Superbonus, che fino al 31 dicembre 2024 permette una detrazione del 70% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico. Si tratta di un aiuto sostanziale se pensiamo che, per una casa unifamiliare di circa 150 metri, bisogna mettere in conto circa 20-25.000 euro per progettare e realizzare l’impianto geotermico. Inoltre, il passaggio alla pompa di calore geotermica, garantisce quasi sempre il salto di almeno due classi energetiche richiesto dal Superbonus.
Il tetto di spesa previsto dal Superbonus per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione esistente con uno più energeticamente efficiente è di 20.000 euro per unità immobiliare nei condomini fino a otto appartamenti, 15.000 euro per unità immobiliare nei condomini più grandi.
In entrambi i casi, è piuttosto difficile stimare con esattezza il costo di un impianto con pompa di calore geotermica. Nel fare una previsione di spesa bisogna calcolare la potenza del generatore, il livello di isolamento della casa, il sistema di distribuzione del calore, il numero di appartamenti da servire e molto altro.
Se vuoi ricevere un preventivo dettagliato, realizzato su misura delle tue esigenze e delle caratteristiche della tua casa, puoi rivolgerti ai professionisti di Pagine Gialla Casa, specializzati in progettazione e installazione di impianti geotermici. Invia gratuitamente la tua richiesta e scegli il preventivo migliore.
Domande frequenti:
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Cosa sono le pompe di calore geotermiche?
Sono pompe di calore che estraggono l'energia necessaria al loro funzionamento direttamente dal suolo.
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Quanto costa l'impianto geotermico?
Il costo dipende da tanti fattori. La pompa di calore geotermica con sonde verticali costa mediamente 20 mila euro euro; si risparmiano 2.000 euro circa se si opta per le sonde orizzontali. Per capire meglio quanto costa è possibile chiedere fino a 5 preventivi senza impegno su Pagine Gialle Casa.
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Si può usare il Superbonus 110% per l'acquisto di pompe di calore geotermiche?
Sì, l'installazione dell'impianto rientra tra gli interventi ammessi al Bonus 110.