Scaldabagno: quanto consuma e perché eliminarlo
Utilizzare uno scaldabagno elettrico significa abituarsi ad alti consumi di energia, anche per quelli più efficienti: quanto consuma e perché eliminarlo
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
Lo scaldabagno elettrico è un dispositivo che utilizza l’energia elettrica per riscaldare l’acqua sanitaria che verrà utilizzata in casa, dalla cucina al bagno. Il funzionamento è abbastanza semplice: una resistenza elettrica riscalda l’acqua nel boiler fino a temperature di 70° Celsius, che poi potrà essere utilizzata per diversi usi. A seconda di quale sia il modello scelto e della sua capienza, si avranno dei consumi energetici più o meno elevati. Proprio per la sua natura di apparecchio elettrico, lo scaldabagno utilizza grandi quantità di corrente non solo per la resistenza elettrica, ma anche per far funzionare gli altri componenti come il termostato, che permette di regolare la temperatura dell’acqua che si vuole raggiungere. Anche se la tecnologia odierna è sempre più efficiente da un punto di vista energetico, non potrà mai raggiungere il risparmio in bolletta offerto dall’efficienza di una caldaia a gas. Ecco quanto consuma uno scaldabagno elettrico e perché è meglio sostituirlo.
Scaldabagno elettrico: quanto consuma
Lo scaldabagno elettrico è uno degli apparecchi domestici dai consumi energetici più alti in una casa. Un boiler elettrico da 1000 W consuma energia elettrica e la trasforma in energia termica così da riscaldare l’acqua sanitaria. Questi dispositivi assorbono energia soprattutto nella prima ora di funzionamento, per poter portare l’acqua alla temperatura indicata dal termostato, per poi mantenerla costante.
Se si considera uno scaldabagno da 1000 W che viene acceso per 6 ore al giorno non consecutive, il consumo sarà di circa 1 kWh al giorno. Lasciando acceso per più tempo l’apparecchio, i consumi aumentano. Questo implica che il consumo energetico di ogni abitazione sarà differente a seconda della quantità di persone che lo utilizzano, delle dimensioni della casa e anche del numero di ore in cui viene lasciato in funzione. In commercio esistono scaldabagni di diverse capacità di accumulo di acqua, che vanno dai 30 litri adatti a una persona che vive da sola, fino agli 80 litri adatti fino a una famiglia di 3 persone. Considerando un boiler di potenza da 1000 W da 80 litri, una famiglia di 3 persone consuma in media ogni anno 1400 kWh di energia elettrica.
Perché eliminare uno scaldabagno elettrico
Lo scaldabagno elettrico richiede molta più energia di una caldaia a gas, perché effettua una doppia trasformazione: si produce prima l’energia elettrica nelle centrali, e poi dall’elettrica quella termica che scalda l’acqua nel boiler. Nel caso delle caldaie a gas, invece, si elimina un passaggio e si usa materia prima meno costosa: una fiammella che brucia il combustibile che arriva direttamente nella caldaia produce l’energia elettrica per alimentare la resistenza che scalda in modo istantaneo l’acqua sanitaria, che così arriverà nei rubinetti alla temperatura desiderata. Ciò implica che una caldaia a gas permette di avere sempre acqua calda, consumando energia solo quando è necessaria e riducendo di molto i costi in bolletta.
Per questo motivo, è sempre preferibile eliminare lo scaldabagno elettrico e scegliere una caldaia a gas, che pur avendo bisogno di manutenzione e richiedendo una specifica normativa di sicurezza, garantisce comunque risparmi significativi in bolletta e la possibilità di avere acqua sempre calda per il proprio bagno e i riscaldamenti di tutta la casa. Vuoi installare una caldaia nella tua abitazione? Affidati agli esperti della tua zona: chiedi subito più preventivi su Pagine Gialle Casa.