Termosifoni per caldaia a condensazione: guida all'acquisto
Per usufruire di una caldaia a condensazione efficiente è importante scegliere attentamente ogni componente. Ecco alcuni consigli per l'acquisto dei termosifoni più idonei
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
E quindi rieccoci qui, in dirittura d’arrivo per la stagione invernale – con le sue festività e il suo inconfondibile gelo. Cappotti, soprabiti, sciarpe e scarponi sono stati già preparati da tempo per far fronte ai grandi freddi oltre la soglia di casa, ma abbiamo preparato anche quel che c’è all’interno?
Poche cose sono peggiori di una caldaia malfunzionante in inverno, e i più previdenti o lungimiranti tra noi ne avranno ordinata una nuova, a condensazione, per contenere i costi e ampliare i guadagni in termini di calore – ma siamo sicuri che i nostri termosifoni siano adatti alla caldaia?
Quali termosifoni per una caldaia a condensazione?
La scelta dei termosifoni influisce fortemente sulla resa della caldaia.
Se abbiamo deciso di cambiare caldaia e ne abbiamo scelta una a condensazione, bene o male dovremmo già sapere in cosa differisce da quelle a pellet o dai modelli convenzionali: lo scambiatore che riutilizza la condensa per generare calore, i materiali anti-corrosione, la superficie di scambio termico che fa defluire la condensa al neutralizzatore o alle acque reflue, e l’elettroventilatore.
Questi quattro elementi sono ciò che rendono i modelli a condensazione così efficienti sotto il profilo energetico e termico – ammesso di avere i termosifoni giusti per questa caldaia.
Perché una caldaia a condensazione possa operare al meglio, infatti, si deve tener conto di tre fattori:
- la temperatura esterna (minore la temperatura esterna, minore la soglia di avvio della caldaia)
- Il grado di isolamento termico della casa (minore l’isolamento, maggiore la temperatura dell’acqua)
- i radiatori dell’impianto (maggiore la capacità di cedere calore, minore la temperatura richiesta)
Questa proprietà dei radiatori è detta inerzia ed è questa la caratteristica che più ci interessa.
Vediamo quindi i tre tipi di termosifoni disponibili sul mercato, e se siano adatti o meno:
- Termosifoni in ghisa: comuni, solidi ed economici, i loro punti di forza sono i costi ridotti e l’ elevata inerzia termica “inerzia elevata” significa che impiegano molto tempo sia per raccogliere calore che per il trasmetterlo, e il processo impiegato da queste caldaie tende ad essere rapido (e produrre calore ‘inutilmente’, quindi).
- Termosifoni in alluminio: dai costi ancora più contenuti e dotati di bassa inerzia termica consentono di usufruire meglio dei vantaggi della caldaia a condensazione ma tendono a essere piuttosto rumorosi (a causa delle strutture sottili) e soggetti a corrosione qualora il pH dell’acqua sia troppo basico.
- Termosifoni in acciaio: disponibili in una varietà di forme e dimensioni, resistenti e meno inerti di quelli in ghisa ma decisamente più costosi, sono la scelta ideale per chi vuole il massimo dell’efficienza e non intende badare a spese.
Conclusioni
Ora che ci siamo informati sulle varie tipologie di termosifoni per caldaia, sappiamo che abbiamo solo due vere opzioni a nostra disposizione: dei termosifoni in alluminio, molto economici ma rumorosi e suscettibili alla corrosione dell’acqua se non regolarmente controllata, oppure dei termosifoni in acciaio, molto più resistenti ma anche molto più costosi.
Per usufruire di un sistema efficiente è consigliabile richiedere un preventivo a professionisti qualificati.
Quale che sia la scelta, sarà comunque migliore di un set di termosifoni in ghisa che sprecherebbe quasi del tutto i vantaggi apportati dalla caldaia a condensazione.