Quanti tipi di caldaia esistono e come scegliere la migliore
Caldaia a gas, elettrica, a condensazione o a pompa di calore: sono tanti i tipi di caldaia utilizzati per il riscaldamento, ecco differenze e caratteristiche
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
- Quanti tipi di caldaia esistono?
- Caldaie a gas
- Caldaie a condensazione
- Caldaie a pompa di calore
- Caldaie elettriche
- Caldaie a biomassa
- Caldaie a camera aperta e camera stagna
Stai pensando di installare la tua prima caldaia oppure sostituire un vecchio modello, ma la vasta scelta in commercio ti ha fatto sorgere mille domande? Non è facile capire le diverse caratteristiche dei dispositivi in circolazione e quale sia il tipo di caldaia più adatto alle proprie esigenze.
Per aiutarti a prendere una decisione, vediamo le funzionalità, le differenze, ma anche i punti di forza dei diversi tipi di caldaia, analizzandole una ad una.
Quanti tipi di caldaia esistono?
La caldaia è l’elettrodomestico più utilizzato nelle case degli italiani per far fronte al riscaldamento e all’acqua sanitaria. Sono principalmente quattro i parametri che differenziano una caldaia dall’altra:
- tipo di combustibile utilizzato;
- tecnologia di scambio;
- tiraggio, ovvero la capacità della caldaia di smaltire i fumi di combustione;
- potenza termica.
Detto questo, vediamo tutti i tipi di caldaia in commercio:
- caldaie a gas, che possono essere a metano (quelle più diffuse) o GPL;
- caldaie a condensazione;
- caldaie a pompa di calore;
- caldaie elettriche;
- caldaie a biomassa, alimentate da legna, cippato o pellet;
- caldaie a camera aperta e camera stagna.
Facciamo una panoramica delle tipologie principali, analizzando caratteristiche, pro e contro.
Caldaie a gas
Le caldaie a gas metano sono quelle maggiormente diffuse nelle nostre case per riscaldare i termosifoni o provvedere all’acqua sanitaria. Queste caldaie sono particolarmente economiche, prevedono un ingombro ridotto e non richiedono lo stoccaggio del combustibile, perché il metano arriva in forma liquida nei condotti del gas, per essere bruciato e produrre calore.
Nelle zone che, invece, non sono servite dalla rete nazionale, l’alternativa è rappresentata dalle caldaie a GPL, che richiedono uno spazio esterno dove collocare la cisterna di stoccaggio del combustibile liquido. Di conseguenza, anche le tubature devono essere di dimensioni adeguate. Rispetto agli altri gas, è considerato pulito e non inquinante.
Caldaie a condensazione
Se sei alla ricerca di una soluzione dalle prestazioni elevate e a basso impatto ambientale, avrai sicuramente sentito parlare della caldaia a condensazione. Rispetto alla tradizionale caldaia a gas, infatti, la caldaia a condensazione è in grado di recuperare il calore utilizzato per riscaldare l’acqua, sfruttando l’energia termica dei fumi. Questo calore non viene dunque disperso tramite i fumi, ma rientra in circolo sotto lo stato liquido.
Questo funzionamento permette alla caldaia a condensazione di raggiungere un rendimento del 110%, riducendo al contempo le emissioni di CO2. Come potrai immaginare, l’acquisto di questa tipologia di caldaia è più costoso, ma l’investimento può essere ammortizzando ricorrendo agli incentivi statali dell’Ecobonus.
Caldaie a pompa di calore
Anche la caldaia a pompa di calore è una soluzione ecosostenibile e dall’alta efficienza energetica. Questa tecnologia si basa infatti sull’utilizzo di una fonte rinnovabile, che può essere l’aria o l’acqua, per produrre energia termica.
Per compiere questa operazione si serve di uno scambiatore di calore, che permette di prendere l’aria fredda dall’esterno, che viene poi portato a un livello di temperatura più elevato e reso disponibile per il riscaldamento.
Rispetto alle caldaie tradizionali a gas, questa tipologia garantisce un risparmio energetico del 75% sulla bolletta elettrica.
Caldaie elettriche
Le caldaie elettriche sono un’ottima soluzione per tutte quelle abitazioni che vogliono fare a meno del combustibile. Caratterizzate da bassi costi di manutenzione ed elevato rendimento, sono in grado di riscaldare l’acqua tramite una resistenza elettrica, evitando così di rilasciare fumi di scarico. La caldaia elettrica è particolarmente conveniente se abbinata ad un impianto fotovoltaico dotato di sistema di accumulo.
Caldaie a biomassa
Le caldaia a biomassa sfruttano un combustibile del tutto naturale, che può essere il legno, il cippato oppure il pellet, oppure scarti alimentari o agricoli. Anche qui, il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria per la casa è fornita dalla combustione della biomassa.
Oltre a ridurre nettamente l’impatto ambientale, sono particolarmente apprezzate per i tempi rapidi di accensione, per la facilità di manutenzione e per la sicurezza. A differenza delle caldaie tradizionali, è necessario pulire la caldaia dalle ceneri ogni quattro settimane.
Caldaie a camera aperta e camera stagna
Simili in apparenza, le caldaie a camera aperta e camera stagna hanno un funzionamento molto diverso tra loro. Mentre nelle caldaie a camera aperta l’aria viene prelevata dall’esterno tramite un tiraggio forzato, in quelle a camera stagna viene prelevata dall’ambiente circostante.
Queste ultime caldaie costano molto di più rispetto a quelle tradizionali, però sono più compatte e possono essere posizionate senza problemi anche all’interno della casa. Quelle a camera aperta, invece, richiedono obbligatoriamente prese d’aria verso l’esterno.
Adesso che hai una panoramica più chiara delle varie opzioni a disposizione, ti consigliamo di rivolgerti a un tecnico specializzato in installazione caldaie per trovare il giusto compromesso tra comfort e prestazioni. Trova il professionista più vicino a te e richiedi un preventivo gratuito su PagineGialle Casa.