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Vantaggi e svantaggi del riscaldamento a biomassa

Quali sono i pro e i contro del riscaldamento a biomassa? Ecco tutto quello che c'è da sapere se stai pensando di installarne uno

Ultimo aggiornamento 09-05-2024
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Domenico Ielo

Ingegnere Civile

Domenico Ielo si è laureato con lode in Ingegneria Civile presso l'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Ha ottenuto il Dottorato in Ingegneria Geotecnica ed un Master di II livello In Ingegneria Ambientale Esperto in Difesa del Territorio. Ha maturato la propria esperienza profe...
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riscaldamento a biomassa

Le caldaie a biomassa rappresentano una scelta ecosostenibile per il riscaldamento della casa: l’energia da biomasse, infatti, è una fonte pulita e rinnovabile, che permette di ridurre l’utilizzo di combustibili fossili inquinanti e dannosi per l’ambiente. Il riscaldamento a biomassa tuttavia, presenta sia dei vantaggi che degli svantaggi e prima di scegliere di passare a questa forma di energia, bisogna valutare attentamente se essa è in grado di soddisfare le proprie esigenze. Con PG Casa scopri quali sono i pro e i contro dell’energia a biomassa, e come scegliere se installare questo sistema di riscaldamento per la propria casa.

Vantaggi del riscaldamento a biomassa

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I principali vantaggi dell’energia da biomassa riguardano gli aspetti relativi alla salvaguardia ambientale; questo tipo di energia, infatti, viene ricavata da fonti rinnovabili, ossia da quei materiali il cui tempo di sfruttamento è pari a quello necessario per la loro rigenerazione: le caldaie a biomassa vengono alimentate principalmente da sostanze organiche e materiali di scarto; l’energia viene prodotta a partire da rifiuti di origine organica o scarti di lavorazione dell’industria agro alimentare, piante o residui delle attività agricole e forestali, oppure reflui dell’allevamento di bestiame.

La biomassa così ottenuta, viene bruciata all’interno di una camera di combustione in un’apposita centrale, generando calore, che a sua volta viene utilizzato sia per il riscaldamento che per la produzione di energia elettrica. Questa combustione di materiali organici, inoltre, non comporta la produzione di monossido di carbonio, che risulta dannoso sia per l’ambiente che per l’uomo; al contrario, essa favorisce l’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera in maniera analoga a quella che si verifica in natura attraverso un normale processo di fotosintesi: di conseguenza, si tratta di una fonte di energia pulita ed ecologica.

Contemporaneamente, l’utilizzo di materiali organici permette di riciclare rifiuti e materiali di scarto, contribuendo a ridurre i problemi derivanti dal loro stoccaggio e dalla distruzione tramite gli inceneritori. In questo modo quindi, è possibile contrastare fenomeni quali il riscaldamento globale e l’aumento dei cosiddetti gas serra.

Oltre al fattore ecologico, scegliere di utilizzare l’energia a biomassa per il riscaldamento domestico, presenta vantaggi anche dal punto di vista economico, garantendo un notevole risparmio sui costi in bolletta: in molti paesi europei, infatti, la produzione di energia green, dà diritto a vantaggiosi incentivi e detrazioni fiscali per l’installazione degli impianti e la riqualificazione energetica degli immobili.

Svantaggi del riscaldamento a biomassa

Nonostante i numerosi benefeci derivanti da questa fonte di energia rinnovabile, essa presenta anche alcuni svantaggi e in alcune circostanze può risultare sconveniente installare un sistema di riscaldamento domestico a biomassa. Innanzitutto, sebbene l’energia da biomassa sia considerata pulita ed ecosostenibile, va sottolineato che per essere adatte alla combustione, la materia organica e le sostanze di scarto devono essere sottoposte ad appositi trattamenti: la biomassa, infatti, deve essere riconvertita tramite diversi processi termici, chimici o biochimici, per ridurre l’umidità residua dei materiali.

Inoltre, vanno considerati i costi relativi al trasporto e alla raccolta delle risorse, i quali possono risultare piuttosto elevati: ad un’attenta analisi, risulta evidente come la produzione di energia elettrica a partire dalla biomassa, risulti mediamente più costosa rispetto a quella derivante dai combustibili fossili; uno dei principali motivi che ha determinato la diffusione di questi ultimi, d’altronde, è proprio da ricercare nella loro economicità, sebbene a scapito della salvaguardia ambientale.

Per capire quando conviene installare un impianto di riscaldamento a biomassa nella propria casa, ci sono inoltre alcuni importanti fattori di cui tenere conto: per prima cosa bisogna valutare i costi di installazione, i quali possono essere piuttosto ingenti; in più, bisogna verificare le caratteristiche termiche della casa. Se l’immobile non dispone di un’adeguata efficienza termica, disperdendo facilmente il calore, un impianto a biomassa può risultare inefficace oltre che un investimento inutile.

Quanto costa installare un impianto di riscaldamento a biomassa

Esistono diverse tipologie di impianti di riscaldamento a biomassa, che si differenziano in base al loro funzionamento e al tipo di combustibile impiegato. I tre modelli principali sono: impianti generatori di calore, in cui la biomassa produce direttamente energia termica, come nel caso di stufe e camini; impianti termoconvettori, in cui il calore prodotto dalla combustione serve a riscaldare un fluido che aziona gli impianti, come nel caso delle caldaie; e infine impianti con sistema radiante, utilizzati principalmente per i cosiddetti pavimenti radianti.

Per quanto riguarda il primo tipo di impianti, stufe e camini possono essere acquistati ed installati autonomamente, mentre per gli impianti dotati di caldaia bisogna rivolgersi necessariamente a ditte specializzate nel servizio. I costi di installazione delle caldaie si aggirano intorno ai 10.000 € – 20.000 €, mentre per le stufe a pellet o a biomassa si spendono in genere tra i 2000 € – 5000 €.

Domande frequenti:

  • Cosa si intende per riscaldamento a biomassa?

    L’energia prodotta dagli impianti di riscaldamento a biomassa proviene dalla combustione di sostanze organiche: ad esempio legna, pellet, cippato o altri materiali di scarto delle industrie alimentari o agricole.

  • Quali sono le migliori caldaie a biomassa?

    Le caldaie a biomassa più efficienti includono quelle alimentate a legna, a pellet, a cippato oppure a policombustibile. La scelta si basa sulle esigenze soggettive e sul fabbisogno termico di un’immobile.

  • Quanto costa un impianto a biomassa?

    Il costo di un impianto varia a seconda del modello e del combustile. In media, per gli impianti generatori di calore il costo è 3000 € - 5000 €, mentre si arriva a 10.000 € - 20.000 € per gli impianti termoconvettori.

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