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Classificazione degli estintori: scelta in base all'incendio

L'estintore è il modo più classico e immediato per spegnere le fiamme di un incendio. Ecco come sono classificati e quali sono le differenze tra uno e l'altro.

Ultimo aggiornamento 15-07-2024
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Pietro Marra

Esperto in Sistemi di Videosorveglianza e Antintrusione

Tecnico informatico con oltre 20 anni di esperienza, specializzato in impianti informatici e sistemi di videosorveglianza e antintrusione. Ha dedicato la sua carriera a garantire la sicurezza e l'efficienza dei sistemi informatici per una vasta gamma di clienti.
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Conoscere le tipologie di estintori può essere decisivo: saper identificare il tipo più adatto da collocare in un determinato ambiente, in correlazione con la natura del potenziale combustibile, è fondamentale per la salvaguardia delle persone e degli ambienti. Ma come è fatto un estintore?

La composizione di un estintore

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Tutti i tipi di estintori sono composti dalle stesse parti principali:

  1. Serbatoio: contiene l’estinguente e/o il propellente necessari a spegnere l’incendio.
  2. Valvola: consente di regolare il flusso dell’estinguente.
  3. Manichetta: tubo flessibile per indirizzare il flusso dell’estinguente.

Per rispettare la normativa estintori vigente, tutti devono essere dotati di una dichiarazione di conformità del produttore, del libretto di uso e manutenzione, delle schede tecniche e di sicurezza.

Classificazione degli estintori

In base al peso

Una prima classificazione suddivide gli estintori in base al peso dell’agente estinguente contenuto nel serbatoio:

  • Estintori portatili: massa fino a 20 kg, pensati per essere portati ed utilizzati a mano da un solo operatore durante un principio d’incendio.
  • Estintori carrellati: massa superiore a 20 kg, trasportati su ruote e utilizzati da due operatori per incendi più grandi.

In base all’agente estinguente

Un’ulteriore classificazione è basata sull’agente estinguente presente nel serbatoio e sulla capacità di spegnimento in relazione alla classificazione delle classi di fuoco, sancita dal Comitato Europeo di Normazione (CEN).

Estintore ad acqua: contiene acqua per il 90%, con additivi che agiscono per raffreddamento e spegnimento. Non adatto per apparecchiature elettriche.

Estintore a polvere: contiene polvere antincendio, suddivisibile in polvere ABC (solfato e fosfato d’ammonio) e polvere BC (bicarbonato di sodio).

Estintore ad idrocarburi alogenati: contiene idrocarburi alogenati, sostituiti dagli idroclorofluorocarburi (HCFC) e dagli idrofluorocarburi (HFC) per ridurre l’impatto ambientale.

Estintore idrico a schiuma: utilizzato per fuochi di classe A e B, spegne per soffocamento con uno strato di schiuma-film.

Estintore ad anidride carbonica: contiene CO2 compressa, ideale per apparecchiature elettriche e liquidi infiammabili, spegne per raffreddamento e soffocamento.

Le classi di fuoco

Le classi di fuoco individuate dal Comitato Europeo di Normazione sono:

  • Classe A: materiali solidi come legno, plastica e gomma.
  • Classe B: liquidi infiammabili come benzina, gasolio, alcol.
  • Classe C: gas infiammabili come idrogeno, metano, gas propano.
  • Classe D: metalli infiammabili come potassio, magnesio, sodio.
  • Classe E: apparecchiature elettriche sotto tensione.
  • Classe F: mezzi di cottura come olio da cucina e grassi vegetali o animali.

Come scegliere l’estintore

Per scegliere l’estintore più adatto, bisogna combinare le classificazioni viste:

  • Estintori a polvere: consigliati per incendi domestici e apparecchiature elettriche.
  • Estintori ad acqua: utilizzabili solo su legno, carta o stoffe.
  • Estintori a schiuma: perfetti per liquidi infiammabili, non adatti per apparecchiature elettriche.
  • Estintori ad anidride carbonica: adatti per meccanismi delicati, apparecchiature elettriche, liquidi o gas infiammabili.
  • Estintori a estinguente liquido: indicati per incendi di sostanze grasse o oli alimentari.

Oltre a conoscere le basi della prevenzione incendi, per essere sicuri dell’estintore da posizionare in un ambiente è consigliabile contattare un esperto in sicurezza.

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