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Il salvavita è rotto e non funziona bene? Ecco come capirlo

Il salvavita scatta o non funziona bene: per capire se è rotto bisogna seguire particolari regole, ecco come fare e a chi rivolgersi

Ultimo aggiornamento 11-07-2024
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Pietro Marra

Esperto in Sistemi di Videosorveglianza e Antintrusione

Tecnico informatico con oltre 20 anni di esperienza, specializzato in impianti informatici e sistemi di videosorveglianza e antintrusione. Ha dedicato la sua carriera a garantire la sicurezza e l'efficienza dei sistemi informatici per una vasta gamma di clienti.
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Ti è mai capitato che la corrente saltasse inaspettatamente in casa tua? E questo avviene puntualmente nei momenti meno opportuni: quando si sta cucinando, quando si aspettano ospiti o quando si è di fretta. Colpa, o meglio merito, del salvavita, che scatta quando si crea un sovraccarico di corrente tale da superare i 3kW standard supportati dagli impianti domestici o in caso di cortocircuito.

Tuttavia, se il salvavita si attiva un po’ troppo spesso, potrebbe essere il segnale che qualcosa non va. Ecco come capire se il salvavita funziona e perché scatta senza motivo.

A cosa serve un salvavita e come funziona?

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Il salvavita è il dispositivo di sicurezza presente sul quadro elettrico che interrompe l’erogazione di energia elettrica dal contatore all’abitazione. Conosciuto anche come interruttore differenziale, ha l’importante scopo di creare la messa a terra, ossia di dirigere il flusso elettrico verso terra, scaricandolo, per evitare guasti all’immobile.

Due importanti componenti fanno parte del salvavita:

  • il relè differenziale, che evita la dispersione elettrica, controllando la corrente elettrica in entrata e in uscita nell’impianto. Se la corrente in entrata non corrisponde a quanto esce superando un certo valore e c’è dispersione il dispositivo “scatta” e interrompe il circuito;
  • l’interruttore magnetotermico, che interviene in caso di cortocircuito o quando c’è un sovraccarico esterno, come nel caso in cui accendiamo più elettrodomestici. In questo caso, il salvavita “interviene” tramite il magnetotermico evitando guai all’impianto elettrico.

Il funzionamento è molto più facile di quanto si crede: all’interno dell’interruttore differenziale magnetotermico vi sono dei fili che servono a rendere costante il flusso magnetico. In caso di alterazione, la molla azionata da questi fili fa scattare l’interruttore, ecco perché di dice che il salvavita sia “scattato”.

Come capire se il salvavita è rotto?

salvavita

NRien / Shutterstock.com

Verificare il corretto funzionamento del salvavita è piuttosto semplice. Ogni salvavita, infatti, è dotato di un tasto di test, indicato con la lettera T sul quadro elettrico. Per verificare se il salvavita è danneggiato, basta premere questo pulsante: se la corrente salta allora il salvavita funziona correttamente, ma se non salta allora è necessario contattare un elettricista per risolvere il problema.

Quest’ultimo caso ti espone ad elevati rischi nel caso in cui un elettrodomestico in casa dovesse avere un malfunzionamento o più semplicemente se si dovesse verificare una dispersione. Il test del salvavita andrebbe effettuato almeno una volta ogni due mesi, per accertarsi dell’efficienza e della sicurezza dell’impianto elettrico.

Salvavita che scatta senza motivo: capire e risolvere il problema

Nel caso in cui il salvavita scatti frequentemente, quali possono essere le cause? Un salvavita che fa scattare spesso la corrente è principalmente dovuto ai seguenti motivi, alcuni dei quali possono anche preannunciare situazioni di rischio:

  • sbalzi di tensione, che possono verificarsi a seguito di forti variazioni di tensione, comuni nel caso di maltempo;
  • accumulo di umidità e condensa intorno alle prese o agli elettrodomestici, soprattutto nel caso di prese collegate all’esterno;
  • contatto dovuto all’usura dell’isolamente del filo elettrico, che potrebbe mettere in contatto due fasi;
  • un elettrodomestico non isolato che fa azionare il salvavita;
  • un interruttore differenziale non adeguato all’impianto. Infatti.
  • malfunzionamento del salvavita, che potrebbe essere difettoso, guasto o rotto, cause che lo porterebbero a scattare senza un reale motivo.

Nel caso in cui la corrente torni poco dopo, può darsi che ci fosse dovuto a un problema non troppo grave, magari un sovraccarico: a questo proposito è consigliabile non accendere più elettrodomestici “energivori” contemporaneamente. Se invece il salvavita scatta ripetutamente, potrebbe trattarsi di un guasto, e non resta che sostituire il vecchio salvavita affidandosi a un professionista.

Il costo per la sostituzione del salvavita può variare molto in base al tipo di intervento e al costo orario di lavoro del professionista che andrà a operare. Per questo motivo è sempre opportuno contattare diversi elettricisti in modo da poter richiedere più preventivi, e scegliere quindi quello che si reputa conveniente sulla base del rapporto qualità/prezzo. Puoi contattare i professionisti più vicini a te direttamente su PagineGialle Casa, in pochi passaggi e senza costo di intermediazione.

Domande frequenti:

  • Come capire se il salvavita è guasto?

    Verificare il corretto funzionamento del salvavita è piuttosto semplice. Ogni salvavita, infatti, è dotato di un tasto di test, indicato con la lettera T sul quadro elettrico. Per verificare se il salvavita è danneggiato, basta premere questo pulsante: se la corrente salta allora il salvavita funziona correttamente, ma se non salta allora è necessario contattare un elettricista per risolvere il problema.

  • Cosa fa scattare il salvavita?

    Il salvavita può scattare a causa di sbalzi di tensione, accumulo di umidità e condensa, un elettrodomestico non isolato, sovraccarichi alla rete elettrica oppure malfunzionamento del salvavita stesso.

  • Chi chiamare se il salvavita non funziona?

    Se il salvavita scatta ripetutamente, potrebbe trattarsi di un guasto, e non resta che sostituire il vecchio salvavita affidandosi a un professionista qualificato, che sappia dove mettere le mani.

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