Sistemi di allarme: dove installarli per garantire massima sicurezza e come integrarli nell'architettura di un edificio
Vuoi installare un allarme per migliorare la sicurezza in casa? Con l'esperto, vediamo tutto quello che c'è da sapere per fare la scelta giusta.

Francesco Bosco
Ingegnere Edile – Architetto
- Sicurezza attiva o passiva? Come scegliere l’allarme giusto
- Dove posizionare l’antifurto casa in modo efficace?
- Come integrare l’impianto di allarme in casa
Quando si parla di sicurezza in casa, i sistemi di allarme sono tra gli strumenti più efficaci per proteggere la propria abitazione e la tranquillità di chi ci vive. Per ottenere il massimo da questi dispositivi, è fondamentale scegliere con attenzione dove installarli e come integrarli tra le mura domestiche. Scopriamo come rendere i sistemi di allarme parte integrante della casa, sia a livello funzionale che visivo.
Sicurezza attiva o passiva? Come scegliere l’allarme giusto

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Scegliere il sistema di sicurezza più adatto alla propria casa richiede un’attenta analisi delle proprie necessità. Prima di decidere quale sistema installare, è fondamentale effettuare una valutazione dei rischi specifici della propria abitazione.
Questa analisi deve considerare diversi fattori: il tipo di abitazione (villetta indipendente o appartamento), la posizione geografica (zona isolata o densamente popolata), le dimensioni dell’immobile, il numero di potenziali punti d’accesso, la presenza di spazi esterni come giardini o terrazze, e naturalmente il valore dei beni da proteggere.
I sistemi di sicurezza domestica si dividono essenzialmente in due categorie principali. Da un lato abbiamo i sistemi attivi, che reagiscono all’intrusione con allarmi sonori o dispositivi fumogeni, allertando sia i residenti che il vicinato della presenza di intrusi. Dall’altro troviamo i sistemi passivi, che fungono da barriera fisica preventiva: inferriate, porte blindate, cancelli rinforzati e cerniere antisfondamento che rendono difficoltoso l’accesso non autorizzato.
Una terza opzione, sempre più diffusa, è rappresentata dai sistemi di videosorveglianza. Questi dispositivi non solo fungono da eccellente deterrente, ma permettono anche il monitoraggio a distanza dell’abitazione tramite smartphone o computer. In caso di effrazione, inoltre, forniscono prove video utilizzabili per identificare i responsabili.
Per garantire una protezione ottimale, il consiglio è di non affidarsi a un’unica soluzione, ma di integrare diversi sistemi di sicurezza. Una combinazione ben studiata di dispositivi attivi, passivi e di videosorveglianza può offrire un livello di protezione significativamente superiore rispetto all’utilizzo di un singolo sistema.
Dove posizionare l’antifurto casa in modo efficace?

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Un sistema d’allarme efficace dipende non solo dalla qualità dei dispositivi, ma soprattutto dal loro corretto posizionamento all’interno dell’abitazione.
La centralina di allarme rappresenta il cuore del sistema e richiede particolare attenzione nella scelta della sua collocazione. Deve trovarsi in una zona facilmente accessibile per i proprietari ma sufficientemente nascosta agli occhi indiscreti. È fondamentale posizionarla lontano da fonti di calore come caloriferi o stufe per evitare malfunzionamenti e interferenze. La soluzione ideale è mimetizzarla all’interno di un contenitore in legno o metallo che la renda meno visibile.
Dal punto di vista strategico, la posizione centrale nell’abitazione risulta ottimale, permettendo alla centralina di captare segnali da tutti gli ambienti mantenendosi al contempo relativamente isolata e protetta. L’efficienza del sistema dipende in gran parte dalla qualità del collegamento radio tra i vari componenti.
Per quanto riguarda la sirena dell’allarme, esistono precise indicazioni da seguire. È importante installarla su una parete rivolta verso la strada, in posizione sopraelevata e inaccessibile, per garantire che il suono raggiunga il maggior numero possibile di persone in caso di intrusione. L’installazione di almeno due sirene sui lati opposti dell’abitazione offre una copertura più completa.
È consigliabile optare per dispositivi che combinino segnalatori sonori e luminosi: i primi avvisano acusticamente della presenza di intrusi, mentre i secondi, con i loro fasci di luce stroboscopica, attirano l’attenzione di vicini e forze dell’ordine. Per una maggiore sicurezza, è preferibile scegliere sirene dotate di sistemi anti-schiumogeni e anti-strappo.
La potenza sonora delle sirene deve essere calibrata in base al contesto abitativo: per una casa isolata si possono installare sirene più potenti, mentre in un condominio è necessario rispettare le norme di buon vicinato utilizzando dispositivi a potenza ridotta, in conformità con i regolamenti comunali vigenti.
La tastiera dell’allarme, che permette di gestire le impostazioni del sistema e monitorare i sensori, viene generalmente posizionata vicino all’ingresso principale o agli accessi più frequentati, per consentire un utilizzo comodo e immediato. I modelli cablati, sebbene meno flessibili, offrono maggiore affidabilità rispetto alle versioni wireless.
Nascondere adeguatamente la centralina è particolarmente importante in un’epoca in cui i malintenzionati dispongono di tecnologie sofisticate come il jammer, un dispositivo capace di emettere onde elettromagnetiche che possono disattivare sistemi di allarme fino a 200 metri di distanza. Le statistiche sui furti dimostrano che i ladri agiscono spesso disattivando gli impianti quando la centralina è facilmente accessibile.
Per contrastare questo rischio, è consigliabile orientarsi verso sistemi anti-jammer, che operano su lunghezze d’onda diverse da quelle della telefonia mobile. Inoltre, è raccomandabile installare le telecamere di videosorveglianza esterne ad almeno tre metri d’altezza dal suolo, mentre le sirene dovrebbero essere integrate nella centralina o posizionate in punti strategici e difficilmente raggiungibili.
Come integrare l’impianto di allarme in casa

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Quando si tratta di installare un sistema di allarme per la propria abitazione, esistono essenzialmente due possibili scenari da considerare, ciascuno con specifiche caratteristiche e implicazioni.
Nel primo caso, sarai tu stesso ad occuparti dell’installazione in completa autonomia, seguendo le istruzioni fornite dal produttore e avvalendoti degli eventuali tutorial disponibili online. Nel secondo scenario, l’installazione viene affidata a un professionista abilitato o direttamente all’azienda fornitrice del sistema. Questa soluzione è tipicamente adottata per impianti complessi, più comuni in contesti industriali come capannoni, fabbriche o centri commerciali, ma talvolta necessaria anche per installazioni domestiche particolarmente sofisticate.
La scelta tra queste due opzioni non dipende esclusivamente dal contesto abitativo. Il fattore economico gioca un ruolo determinante, poiché rivolgersi a un installatore specializzato comporta costi aggiuntivi significativi rispetto alla soluzione fai-da-te. Tuttavia, altri elementi da considerare includono la necessità di interventi murari per il posizionamento ottimale di telecamere e sensori, l’eventuale integrazione con sistemi domotici preesistenti, e naturalmente le competenze tecniche personali di chi si appresta all’installazione.
È importante sottolineare che un’installazione errata rischia non solo di compromettere l’efficacia dell’intero sistema di sicurezza, ma anche di danneggiare l’estetica degli ambienti domestici o delle facciate esterne.
I sistemi cablati richiedono generalmente un’installazione più complessa che necessita dell’intervento di un professionista, con conseguente aumento dei costi. Al contrario, i sistemi wireless offrono maggiore semplicità d’installazione e costi contenuti, risultando ideali per chi preferisce la soluzione autonoma.
La sicurezza della tua abitazione non dipende solo dal grado tecnologico del sistema scelto, ma anche dalla sua corretta installazione e configurazione. Per garantire l’efficacia dell’impianto ed evitare falsi allarmi, valuta attentamente diversi fattori: la configurazione degli spazi (numero di piani, presenza di taverna), gli ambienti da proteggere (soggiorno, camere da letto), la posizione delle aperture (finestre, porte, lucernari), la copertura WiFi (o alternative come GSM o connessione internet), la protezione delle aree esterne, le modalità di rilevamento delle intrusioni e l’angolazione dei componenti ottici e di rilevamento.
Domande frequenti:
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Qual è l'antifurto più sicuro per casa?
L’antifurto filare è considerato uno dei sistemi più sicuri, poiché non dipende da onde radio né da batterie. Viene utilizzato soprattutto nelle nuove costruzioni o nelle abitazioni sottoposte a ristrutturazione, dove si realizzano predisposizioni specifiche per l’impianto di allarme.
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I sistemi di allarme senza fili sono sicuri?
Sì, i sistemi di allarme senza fili sono sicuri, spesso più moderni e avanzati rispetto a quelli filari. Inoltre, consentono di apportare modifiche al sistema di sicurezza in modo semplice e senza interventi strutturali.
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Dove installare l'allarme casa?
La centralina di allarme va installata in un punto della casa facilmente raggiungibile ma ben nascosto, così da impedire ai malintenzionati di individuarla e manometterla.