Estintore ad acqua: come funzionano e quando sono consigliati

L’estintore ad acqua frazionata o nebulizzata è stato probabilmente il primo mezzo portatile di spegnimento creato per contrastare i principi d’incendio. Abbandonato negli anni a favore di altri tipi di estinguenti quali polveri ed halon, è stato recentemente rispolverato a seguito della maggiore attenzione alle problematiche legate alla tutela dell’ambiente.

L’estintore ad acqua fa parte di quella categoria di estintori più ecologici, che utilizzano acqua miscelata a sostanze filmanti ed additivi particolari, che agiscono sia per raffreddamento che per spegnimento.

Caratteristiche

L’estintore ad acqua è costituito da un serbatoio contenente acqua per il 90% circa, mentre il resto del volume è composto da filmanti ed additivi.

È dotato di un sistema di pressurizzazione permanente, mentre il sistema di erogazione è costituito da una lancia sormontata da una doccetta, che permette la fuoriuscita dell’acqua con getto frazionato o nebulizzato, in modo da produrre un maggiore scambio termico ed un maggiore assorbimento di calore.

L’efficacia estinguente dell’acqua è infatti dovuta alla sua enorme capacità di assorbire il calore. Se il volume è sufficiente, l’acqua semplicemente sottrae calore più in fretta di quanto il fuoco riesca a rigenerarlo, e così il fuoco si estingue.

Classificazione incendi ed estintori ad acqua

Il Comitato Europeo di Normazione ha diviso la tipologia di incendi in 5 classi:

• Classe di Fuoco A, fuochi da materiali solidi quali legno, carta, carbone, tessuti e materiali che lasciano braci;
• Classe di Fuoco B, fuochi da liquidi quali benzine, oli, vernici, lacche, liquidi infiammabili, etere;
• Classe di Fuoco C, fuochi originati da gas come idrogeno, butano, propano;
• Classe di Fuoco D, fuochi da metalli quali sodio, potassio, alluminio, litio;
• Classe di Fuoco F, fuochi da oli e grassi in apparecchi per cottura.

Gli estintori ad acqua pressurizzata sono l’ideale nel caso di fuoco di classe A, ovvero incendi originati da carta, legname, plastica, rifiuti solidi o tessuti.

L’evoluzione tecnologica degli ugelli collocati in cima alla lancia di erogazione ha reso questo tipo di estintore efficace anche su fuochi di classe B ed F.

Inoltre, in alcuni Paesi europei questi estintori hanno superato anche la prova dielettrica, mentre in Italia ne è ancora vietato l’uso su apparecchiature elettriche e pertanto è obbligatoria l’applicazione sulla relativa etichetta del simbolo di pericolo.

Estintori ad acqua: prezzi e dimensioni

Sul mercato esistono numerose tipologie di estintori ad acqua, in grado di soddisfare le più disparate esigenze.
Esistono mini estintori portatili da 500 ml, acquistabili con una spesa intorno ai dieci euro, ideali da tenere in auto o in camper per viaggiare in tutta sicurezza, oppure da utilizzare in casa per spegnere i piccoli focolai che possono originarsi lasciando smartphone in carica tutta la notte.

Se cercate un estintore più grande ma ugualmente pratico e maneggevole, con un investimento tra i 20 ed i 50 euro potete acquistare un estintore idrico da 1 litro, utile soprattutto per chi deve recarsi in quei paesi esteri in cui è obbligatorio averlo a bordo della vettura.

Perfetto per la sicurezza dell’ufficio e della casa è invece l’estintore ad acqua da 6 litri, che offre un ottimo rapporto qualità/prezzo. Dotato di un supporto per il montaggio a parete, può essere acquistato ad un prezzo compreso tra i 50 euro (se vi fidate dei siti di e-commerce) e i 200 euro (prezzo le aziende specializzate del settore).

Per non mettere a repentaglio la vostra e la sicurezza altrui, è sempre meglio contattare un esperto di sicurezza, così da essere sicuri di utilizzare questo estintore in maniera corretta nel caso in cui, speriamo di no, ce ne fosse bisogno!