Quanto costa un impianto di allarme? Prezzi e normative da conoscere
Vuoi installare un impianto di allarme e rendere più sicura la tua casa? Prima di acquistare i dispositivi, devi conoscere prezzi e normative da seguire
Pietro Marra
Esperto in Sistemi di Videosorveglianza e Antintrusione
- Quanto costa un buon impianto di allarme per una casa?
- Sensori volumetrici e perimetrali: differenze e caratteristiche
- Cosa dicono le normative sull’antifurto della casa?
- Quanto dura un impianto di allarme?
- Quanto costa un antifurto perimetrale?
Su internet se ne leggono tante sui costi effettivi di un impianto d’allarme per la propria casa. La verità è che questi sistemi sono molto personalizzabili e, per funzionare a dovere, devono adattarsi agli spazi abitativi con grande efficienza e flessibilità.
Abbiamo redatto una guida sul costo degli impianti d’allarme, sia volumetrici che perimetrali, al fine di fare luce su tutti i componenti che possono far lievitare un preventivo.
Quanto costa un buon impianto di allarme per una casa?
L’impianto di allarme ha un costo che può oscillare di svariate centinaia di euro in base all’estensione, alle caratteristiche e alle specifiche necessarie. A modificare il prezzo del preventivo di un sistema d’allarme ci sono infatti svariati fattori, tra cui:
- L’estensione della superficie da proteggere;
- Gli accessori e i sensori su porte e finestre: in base al numero totale di finestre, dunque, il costo dell’impianto può variare anche di molto;
- Impianto cablato o wireless;
- Installazione di un impianto da interno, da esterno o entrambi? Seleziona la tipologia desiderata in base al tipo di perimetro che devi proteggere.
- Tipologia dei sensori: possiamo scegliere tra sensori volumetrici infrarossi o microonde, oppure a doppia tecnologia;
- Sensori antincendio;
- Installazione di telecamere CCTV o IP;
- Sensori sismici;
- Sistemi di registrazione video;
- Combinatore telefonico a linea fissa o GSM;
- Sensori di movimento;
- Sensori anti-rottura;
- Impianti nebbiogeni;
- Sistemi avvisatori: sirena d’allarme, comunicazione telefonica, registrazione video ed eventuale invio a un server cloud;
- Opzioni smart (es: controllo serrature, luci e temperature a distanza);
- Controlli di sicurezza aggiuntivi;
- Manodopera d’installazione;
- Costi di manutenzione annuale.
Quando si decide di installare un impianto d’allarme, sia essa volumetrico o perimetrale, è caldamente consigliato evitare le soluzioni a risparmio, optando invece per un impianto completo che possa garantire tutte le opzioni di sicurezza necessarie a regalarci sonni tranquilli e, in generale, più serenità quando non siamo a casa.
Nonostante l’avvento del Wi-Fi, la soluzione dell’antifurto per la casa con fili risulta essere ancora particolarmente richiesta e apprezzata. L’installazione presenta costi variabili dovuti anche all’installazione, la quale richiede interventi murari che possono diventare molto complicati.
Nello specifico, occorre praticare dei buchi nel muro per far passare la cablatura e, in caso, effettuare anche l’allacciamento alla linea telefonica. Pur essendo una soluzione meno costosa rispetto all’antifurto senza fili o wireless, quello filare risulta anche più facile da manomettere: basta infatti tagliare i fili giusti per neutralizzare completamente il suo funzionamento.
Sensori volumetrici e perimetrali: differenze e caratteristiche
Ogni spazio abitativo o commerciale ha precise necessità di protezione e standard di sicurezza minimi a cui rispondere per rimanere uno spazio tranquillo. Ciò significa che per avere senso, l’installazione di un impianto di allarme dovrebbe prevedere elementi di sicurezza che rendono la tua vita più sicura, ma soprattutto ti fanno stare davvero tranquillo.
I sensori svolgono in maniera eccezionale questo compito. Essi si dividono in:
- Sensori volumetrici: sensori che percepiscono i movimenti nell’aria e le variazioni di temperatura, sfruttando le tecnologie infrarossi e microonde. Gli allarmi volumetrici sono dunque maggiormente adatti per controllare gli interni di un’abitazione, come nel caso di un appartamento sprovvisto di sfoghi esterni. Quando l’intruso penetra in casa, l’allarme rileva il suo movimento e attiva la sirena o le chiamate automatizzate ai numeri di emergenza.
- Sensori perimetrali: i sensori “anti-intrusione” si installano sui vari punti d’accesso della casa, come porte o finestre, e rilevano eventuali tentativi di accesso o violazione. I sensori perimetrali sono invece la scelta migliore nelle case con grandi terrazzi e giardini, perché mettono in sicurezza l’accesso a partire dagli esterni. In questo modo anche chi si trova all’interno della casa è del tutto al sicuro, in quanto l’allarme funziona come una sorta di “barriera”.
Cosa dicono le normative sull’antifurto della casa?
Le normative 2021 per installare un impianto antifurto in casa si appoggiano alla legge CEI 79-3 . La disposizione regolamenta progettazione, realizzazione, collaudo e manutenzione dell’impianto e classifica tre livelli di prestazione dell’impianto. I livelli da rispettare vengono assegnati in base:
- Alla probabilità di intrusione
- Al livello di sicurezza che possono garantire i componenti dell’impianto
Queste prestazioni vengono sancite da un esperto che dovrà effettuare un sopralluogo ed effettuare un’eventuale analisi dei rischi sugli impianti.
Quanto dura un impianto di allarme?
In genere, un efficace sistema di allarme domestico ha una durata media compresa tra i 10 e i 15 anni, ma questa cifra può variare in base a diversi fattori. È sempre consigliabile consultare il produttore o un professionista per ottenere stime più accurate, considerando il modello specifico e le condizioni di utilizzo.
Alcuni componenti, come i sensori o le telecamere, potrebbero avere una vita utile più breve rispetto al resto del sistema, richiedendo quindi sostituzioni o aggiornamenti periodici. Inoltre, la durata complessiva di un sistema di allarme può essere influenzata dal livello di supporto fornito dal produttore. Nel caso in cui il supporto per un modello specifico venga interrotto o il produttore cessi l’attività, potrebbe diventare più difficile reperire parti di ricambio o ottenere assistenza tecnica.
Quanto costa un antifurto perimetrale?
Il costo di un antifurto perimetrale volumetrico parte dai 200 euro e arriva a superare, quando completo di optional, i 2.500 euro. Il valore del preventivo dipende soprattutto dal numero di finestre e dal livello di sicurezza che si desidera raggiungere.
Gli esperti del settore sapranno certamente fornirti tutte le indicazioni relative al tipo di impianto da installare in base alle tue specifiche esigenze, aiutandoti in una selezione che può rivelarsi costosa, ma assai vantaggiosa.
Al valore della strumentazione è importante aggiungere quello della manodopera di installazione, e informarsi adeguatamente sui costi di manutenzione. Più sensori e strumenti deciderai di installare al tuo impianto, più logicamente il prezzo andrà a salire.
Un allarme in buone condizioni è più efficiente, più sicuro e fa tutto quello per cui è stato acquistato.
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Domande frequenti:
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Quanto costa una sirena per allarme?
Le sirene civetta da usare dentro o fuori casa costano fino a 10 euro, mentre il prezzo di una sirena d’allarme esterna può andare dai 30 ai 250/300 euro.
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Quanto costa il DVR per le telecamere?
Un impianto di videoregistrazione per le telecamere di allarme ha un prezzo che può variare dai 55 ai 1000 euro in base alle caratteristiche principali del dispositivo.
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Quanto tempo rimangono le registrazioni delle videocamere?
La normativa italiana in tema di videosorveglianza prevede che le registrazioni non possano essere conservate per più di 24 ore, max 48 ore, eccezion fatta per immagini probatorie.