Perché scegliere un sensore PIR per la propria abitazione?
Come funziona il sensore PIR, il sensore passivo a infrarossi? Scoprilo nel seguente articolo e scegli se dotare la tua casa di questo sistema di sicurezza
Pietro Marra
Esperto in Sistemi di Videosorveglianza e Antintrusione
PIR (Passive InfraRed) è la sigla con cui si va ad identificare il sensore a infrarossi passivo, un sensore elettronico progettato per rilevare la presenza e il movimento entro una determinata area. Sempre più impiegato all’interno delle abitazioni, il sensore PIR è un ottimo dispositivo di sicurezza. Ma come funziona nel dettaglio, e quando è utile installarlo?
Come il nome suggerisce, il rilevatore PIR è in grado di percepire la radiazione infrarossa, quella componente dello specchio elettromagnetico che, rispetto alla luce visibile, ha una frequenza d’onda più bassa (si posiziona immediatamente sotto il rosso, che tra i colori visibili dall’uomo è quello con la frequenza d’onda inferiore).
L’occhio umano non è in grado di percepire gli infrarossi che uomini, animali e oggetti emettono (o meglio, ad emetterli è il loro calore); ma il sensore PIR sì, ed è per questo che si rivela particolarmente utile.
Come funziona il sensore PIR
Il sensore PIR si compone di un sensore piroelettrico che non genera luce né raggi per la lettura, ma “si limita” invece a rilevare i livelli di radiazione infrarossa. Si tratta infatti di un dispositivo in grado di rilevare il movimento e, dunque, una variazione nei livelli di radiazione. Per questo motivo è diviso in due: se una metà riceve più radiazioni dell’altra, vuol dire che il soggetto si sta muovendo.
Grazie all’integrazione con altre tecnologie (tipicamente le microonde), allo scopo di evitare falsi allarmi, il sensore PIR è capace di distinguere se a muoversi è un uomo oppure un animale. Ecco dunque che gli animali fino ai 30 kg di peso (gatti, cani, uccelli) e gli oggetti spinti dal vento sono immuni; allo stesso modo, i modelli di ultima generazione posti all’esterno sono in grado di funzionare correttamente anche in caso di condizioni meteorologiche avverse, come la nebbia e la neve.
Il sensore PIR, lavorando su una doppia frequenza (433 e 866 Mhz), si collega alla centralina in modalità wireless oppure tramite filo; nel momento in cui rileva una variazione di radiazione infrarossa, maggiore rispetto ad un valore predefinito, fa scattare l’allarme. Agendo, per l’appunto, come un dispositivo di sicurezza.
Sensore PIR: dove installarlo e quali sono i suoi punti di forza
Il sensore PIR deve essere installato lontano da fonti di calore e da tutti quegli oggetti che producono variazioni di temperatura come i radiatori, i ventilatori o i condizionatori (oltre che dagli oggetti in perenne movimento, come gli orologi a pendolo). La sua collocazione ideale, soprattutto se si scelgono modelli con ampi campi di vista, è a soffitto.
I suoi punti di forza? I rilevatori PIR sono piccoli e discreti, in genere poco costosi e poco dispendiosi dal punto di vista energetico, e richiedono poca manutenzione. Inoltre, assicurano un rilevamento preciso anche nell’oscurità (grazie alla riduzione dei falsi allarmi sono immuni persino ai fasci di luce provenienti dalle auto in corsa) e – offrendo diverse possibilità di montaggio – possono essere orientati verso l’area desiderata. Così, è possibile costruire un impianto di sicurezza su misura delle proprie esigenze. Per scoprire tutti i dettagli, richiedi un preventivo su PG Casa!