Qual è il costo di ricarica degli estintori?

La ricarica degli estintori è un’ operazione indispensabile per chi ha l’obbligo di tenere degli estintori all’interno della propria attività commerciale o industriale. Questo intervento bisogna necessariamente effettuarlo quando l’estintore si è scaricato del tutto. Malgrado si tratti di un’operazione piuttosto semplice, si consiglia a coloro i quali sono alle prime armi di affidarsi a delle società esperte che si occupano della revisione degli estintori, in quanto maneggiare degli apparecchi sotto pressione è un’attività piuttosto pericolosa. Adesso in questa guida ci occuperemo di descrivere le fasi più importanti del processo di ricarica e di conoscere quali sono i prezzi per la ricarica degli estintori praticati sul mercato.

Le fasi necessarie per ricaricare gli estintori

Gli estintori sono fondamentali nei luoghi pubblici, nei condomini e per la protezione sui luoghi di lavoro. Prima di effettuare i lavori di ricarica degli estintori, bisogna accertarsi delle condizioni generali di ciascun apparecchio. In genere per ricaricare un estintore, è importante averne uno a disposizione scarico, in modo da tenere sotto controllo il livello di carica che può essere visualizzato sul manometro che si trova nelle vicinanze della leva con cui si attiva l’estintore stesso.

Di solito viene un piccolo rettangolo all’interno del quale si può prendere visione della quantità di pressione che si trova nell’estintore. Se il livello di protezione risulta basso, allora bisogna intervenire per ricaricarlo. Qualora l’estintore non dovesse essere del tutto scarico, e malgrado ciò necessita di una ricarica, per precauzione è consigliabile scaricarlo del tutto, azionando la leva erogatrice.

Dopo aver scaricato l’estintore bisogna smontarlo. Poi, occorre svitare il tappo ed esportare il contenuto all’interno di un sacchetto. Nel passaggio successivo munendosi di una pistola ad aria compressa, bisognerà avviare un test azionando dell’aria compressa all’interno dell’estintore. In questa fase bisogna accertarsi che durante l’immissione dell’aria compressa l’estintore non abbia delle perdite e che sia in grado di reggere perfettamente la pressione che fuoriesce dal compressore. Una volta ultimata questa operazione, bisogna scaricare nuovamente l’estintore per far uscire l’aria presente al suo interno.

Poi, si procede con la fase di ricarica. Dopo aver inserito la polvere bianca attraverso un imbuto all’interno dell’estintore e, avvitato il tappo di quest’ultimo, si procede alla definitiva ricarica immettendo l’aria compressa come è avvenuto nella fase precedente. Dopo aver inserito la pistola dell’aria compressa all’interno del beccuccio dell’estintore, bisogna premere due pulsanti contemporaneamente.

Nel momento in cui si raggiunge la pressione desiderata, si rilasciano le due levette di comando. Una volta ultimato tale intervento, occorre introdurre la sicura dell’estintore (di solito si tratta di un tappetino di colore arancio). Adesso l’estintore è tornato perfettamente funzionante e pronto per essere usato nei casi di necessità.

Quanto costa ricaricare un estintore?

L’operazione di ricarica degli estintori ha dei prezzi che variano a seconda della natura della polvere contenuta al loro interno e dal loro peso. Se si tratta di un estintore a polvere di appena 1 Kg, il prezzo base è a partire da 5€, fino a 50€ se si tratta di un apparecchio che contiene 50 kg di polvere. Se l’estintore contiene anidride carbonica, i prezzi vanno da 7,30€ per una ricarica da 2 kg, fino a 86€ per una da 30 Kg.