Comprare una seconda casa per le vacanze: agevolazioni e tasse da conoscere
Hai intenzione di acquistare una seconda casa per trascorrere rilassanti vacanze o da affittare? Ecco tutto ciò che devi sapere su tasse e agevolazioni
Pasquale Gangemi
Consulente ed Agente Immobiliare - Mediatore creditizio
L’estate si avvicina e come ogni anno tanti italiani stanno valutando l’acquisto di una seconda casa per le vacanze. Spesso si investono i guadagni di una vita, altre volte può essere un dono da parte dei genitori, che pensano a uno spazio dove trascorrere splendidi giorni di relax insieme alla famiglia. Si tratta, in ogni caso, di un acquisto importante che prevede altre spese oltre a quella legata semplicemente alla proprietà. Infatti, come tutti gli immobili, anche la casa delle vacanze, quindi “seconda casa” è soggetta a una specifica tassazione. Occorre quindi considerare le imposte da versare sia al momento dell’acquisto che annualmente. Pur non esistendo agevolazioni specifiche, è comunque possibile affidarsi a soluzioni che consentono di risparmiare.
Acquistare casa delle vacanze: tasse da pagare all’acquisto
La seconda casa rappresenta un importante investimento e si può effettuare per diverse ragioni. D’altronde mai come durante la pandemia, le persone hanno bisogno di avere a disposizione uno spazio in cui “rifugiarsi” in caso di emergenza, dove staccare e rilassarsi, lontano dalla città. Ecco perché la casa delle vacanze, che sia al mare o in montagna, oggi è una risorsa a cui tante persone ambiscono. Dopo mesi di pandemia, confinati in un appartamento, quindi comprare una seconda casa è una scelta piuttosto comune.
Le tasse da pagare sono però diverse e maggiori rispetto a quella in cui si ha la residenza, per la quale esiste anche una cospicua agevolazione chiamata appunto bonus prima casa. Innanzitutto, si parte dalle tasse da pagare al momento dell’acquisto, ovvero:
- imposta di registro: è una tassa che si paga in base al rapporto tra prezzo di vendita e valore dell’immobile. Corrisponde al 9% del valore catastale (2% invece per la prima casa) ed ha un valore minimo di 1.000 €;
- imposta ipotecaria e imposta catastale: sono di 50 € ciascuna.
Se si acquista la seconda casa dal costruttore, la tassazione è diversa. Infatti, bisogna aggiungere l’IVA del 10% del valore dell’immobile, che diventa del 22% se l’immobile è di lusso. A ciò si aggiungono imposta di registro, imposta catastale e ipotecaria, di 200 € ciascuna per un totale di 800 €.
Acquisto seconda casa: tasse fisse da pagare
Oltre alle imposte da pagare al momento dell’acquisto, ci sono quelle periodiche, che si pagano annualmente:
- IMU: l’importo dipende da tanti fattori, legati soprattutto al Comune in cui è ubicato l’immobile. Per il 2024, sono state introdotte alcune esenzioni per le case situate in zone rurali o montane.
- TARI: è la tariffa sui rifiuti e anche questa è variabile, perché dipende dal Comune ma anche dalle dimensioni dell’abitazione
- TASI: è la Tassa sui Servizi Indivisibili, cioè quelli assicurati sempre dal Comune, come per esempio il rifacimento stradale o l’illuminazione e così via.
C’è poi l’IRPEF da considerare se si acquista un secondo immobile nello stesso comune in cui si ha l’abitazione principale, se non viene affittato. Dipende dalla rendita del bene. E qui ci si ricollega all’affitto: se l’immobile è destinato appunto ad essere affittato allora la tassazione cambia. Mentre l’IMU rimane a carico del proprietario, la TASI viene in parte pagata dal locatario, ma solo se quest’ultimo non ha la residenza presso quell’abitazione. Insomma, occorre documentarsi sulle differenze tra casa per villeggiatura e casa affittata: ci sono e sono importanti da conoscere. Infatti, è utile fare riferimento a un consulente esperto in materia.
Agevolazioni per la seconda casa
Purtroppo le agevolazioni per le seconde case non sono poi così cospicue, quanto quelle per la prima casa. Tuttavia, se si fa attenzione si riesce a risparmiare. Per esempio, se si cede in comodato d’uso a un parente di primo grado, si accede a IMU, TARI e TASI agevolate, ovvero ridotte del 50%.
Inoltre, nel caso in cui si voglia ristrutturare la seconda casa si accede a una detrazione del 50% sulle spese sostenute nel 2024 per un massimo di 96 mila euro. Mentre se le spese sono sostenute nel 2025 la detrazione è del 36% con un limite di spesa pari a 48 mila euro. Insomma, usufruendo delle agevolazioni per ristrutturazione e efficientamento energetico si può aumentare il valore dell’immobile e avere dei contributi per gli interventi.