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Agevolazione sui condizionatori: cos'è il Conto termico 2.0

Il Conto Termico 2.0 è l'agevolazione che permette di risparmiare il 65% della spesa sostenuta per nuovi impianti efficienti: ecco come funziona

Ultimo aggiornamento 15-04-2024
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Alessandro Speziali

Dottore in Economia

Nel 2014 mi diplomo al Liceo Scientifico Leone XIII di Milano, e mi Iscrivo alla facoltà di Economia e Gestione Aziendale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove conseguo la laurea triennale nel Luglio 2017. Successivamente mi iscrivo al corso di laurea magistrale di economi...
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Il Conto Termico 2.0 è il fondo gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) nato per incentivare la produzione di energia termina e l’efficientamento energetico di immobili privati, pubblici e aziende. Si tratta di un bonus economico che copre gran parte delle spese sostenute per rendere efficiente un edificio, nel complesso si vuole aumentare il rendimento energetico italiano. Ogni anno lo Stato stanzia 900 milioni, tra questi 400 milioni sono rivolti esclusivamente alla Pubblica Amministrazione. Vediamo cos’è il Conto Termico (CT), chi può usufruirne e quali sono gli interventi finanziabili.

Conto Termico 2.0: un aiuto per il pubblico e il privato

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Il Conto Termico incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. I beneficiari sono principalmente le Pubbliche Amministrazioni, ma anche imprese e privati, che possono accedere a fondi per 900 milioni di euro annui.

Il Conto Termico è un contributo statale e non può eccedere il 65% della spesa ammissibile sostenuta.

I soggetti privati intesi, ad esempio, come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa, possono accedere al Conto Termico per:

  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore;
  • installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale;
  • sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.

L’accesso ai meccanismi di incentivazione può essere richiesto direttamente dai soggetti beneficiari dell’incentivo o tramite una ESCo (Energy Service Company). Se si utilizza l’ausilio di una ESCo le Pubbliche Amministrazioni dovranno sottoscrivere un contratto di prestazione energetica mentre i soggetti privati dovranno sottoscrivere un contratto di servizio energia.

Come richiedere gli incentivi del Conto Termico 2.0

Preliminarmente il soggetto responsabile è tenuto a registrarsi sul portale dedicato del GSE nella sezione Area Clienti areaclienti.gse.it/.

Il soggetto responsabile, a seguito della conclusione dell’intervento, deve presentare la richiesta di concessione degli incentivi al GSE (Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A.), attraverso la sezione dedicata del sito www.gse.it.

La richiesta deve essere presentata, a pena di esclusione, entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento, che non può superare i 90 giorni dalla data di effettuazione dell’ultimo pagamento.

Il GSE provvede, tramite bonifico bancario a favore del soggetto responsabile, alla liquidazione su base annuale degli importi dell’incentivo calcolato. Per importi fino a 5.000€ è prevista l’erogazione dell’incentivo in un’unica rata, importi superiori vengono invece erogati in 2 o 5 rate annuali costanti a seconda del tipo di intervento.

Conto Termico 2.0: interventi finanziabili

L’accetto al finanziamento può essere richiesto solo per immobili ed edifici di nuova costruzione e per impianti calibrati su necessità energetica reale. Ma l’accesso o meno dipende anche dal tipo di intervento.

Solo le Pubbliche Amministrazioni possono accedere agli incentivi per edifici già esistenti e per i seguenti lavori:

  • Coibentazione o isolamento termico di coperture e pareti
  • Efficientamento dell’illuminazione interna dell’edificio
  • Domotica e teleriscaldamento
  • Sostituzione degli infissi
  • Trasformazione in “Edifici a energia quasi zero” (nZEB)
  • Sostituzione di qualsiasi impianto di climatizzazione esistente
  • Schermature solari

I privati accedono al bonus se hanno installato impianti di piccole dimensioni per produrre energia termica e per altri interventi di risparmio energetico, tra cui:

  • installazione pompe di calore, sia per climatizzazione che per produzione di acqua calda ad uso sanitario
  • sistemi ibridi di pompe di calore, caldaie, stufe a pellet, termocamini a biomassa
  • installazione di impianti solari e termodinamici

Ricordiamo che, accanto al Conto Termico, ci sono altre agevolazioni da tenere in considerazione quando si parla di efficientamento energetico domestico, come l’Ecobonus o il Superbonus 110%.

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