Cosa sapere sull'inquinamento dei condizionatori
I condizionatori inquinano? Se sì, quanto? Soprattutto in questo momento è fondamentale l'attenzione verso l'ambiente, scopri qui le soluzioni sostenibili
Giorgio Santacroce
Tecnico riparazioni elettroniche
Nelle lunghe giornate estive, la nostra esigenza primaria è quella di sfuggire all’afa e al caldo. Per farlo ci affidiamo ai nostri cari e affidabili condizionatori; tuttavia, nel farlo, è nostro dovere porci due domande: stiamo facendo la cosa giusta per noi e per il nostro pianeta? Ma soprattutto, i condizionatori inquinano?
I nostri amati condizionatori sono altamente inquinanti, e aumentano il riscaldamento globale, a maggior ragione se usano gas refrigeranti che hanno un alto potenziale di riscaldamento globale, come gli idrofluorocarburi (HFC). Quindi più noi sentiamo caldo, più teniamo accesi i climatizzatori e più aumenta il riscaldamento terrestre. È un cane che si morde la coda! La causa di questo è la presenza convogliata della popolazione nelle zone urbanizzate che richiedono l’aria condizionata. Nelle città la temperatura d’estate può crescerei almeno 1 grado, creando delle zone di calore, a differenza delle periferie che risultano più fresche. Scopri in questo articolo tutto quello che non sapevi sui condizionatori d’aria e l’inquinamento.
I condizionatori inquinano? Cosa sapere
Il pianeta Terra sta diventando sempre più caldo perché le tecnologie per rinfrescarci sono sempre più diffuse, ma allo stesso tempo si stanno sviluppando dei sistemi sempre più efficienti, con l’utilizzo di tecnologie innovative e alimentati da fonti rinnovabili, che consentono un rilevante risparmio di emissioni e consentono di moderare l’impatto ambientale del mercato. La maggiore richiesta di condizionatori potrà avere conseguenze sulla produzione di anidride carbonica, ma anche sui consumi energetici.
A causa della richiesta mondiale di locali climatizzati, oltre a preoccuparci dell’energia utilizzata, bisogna tenere sotto controllo il pericoloso aumento dell’emissione di anidride carbonica. Purtroppo i condizionatori emettono CO2 e se si riuscisse a migliorare l’efficienza energetica, si potrebbero contenere le emissione di tonnellate di anidride carbonica.
I nuovi studi dichiarano che entro il 2050 si potrebbero evitare di emettere circa 98 miliardi di tonnellate di CO2 e allo stesso modo riuscire a contenere il riscaldamento globale. Ovviamente è un risultato che si potrà raggiungere solo se l’impegno sarà a livello globale, e ci dovrà essere la collaborazione di tutti. Per esempio gli alberghi che sono soliti utilizzare l’aria condizionata, dovrebbero installare impianti di climatizzazione moderni e sostenibili, esistono infatti alternative più ecologiche, come gli idrofluoroolefine (HFO) o i fluidi naturali, che hanno un impatto molto minore sull’effetto serra.
Un aiuto potrebbe venire anche dall’edilizia, costruendo edifici efficienti, con muri più spessi e finestre di qualità, installando condizionatori meno inquinanti.
Condizionatori: qualche soluzione sostenibile
Soluzioni che rendono il mercato dei climatizzatori più sostenibile, già esistono, per questo dobbiamo imparare a utilizzarle a livello mondiale. Una delle soluzioni potrebbe essere l’impianto di condizionamento che utilizza l’energia solare, che riesce a ridurre i costi dell’elettricità fino al 85%. L’importanza di utilizzare impianti moderni e sostenibili, porta sia ad avere una gestione dell’impianto più efficiente, sia di evitare l’emissione nell’aria di tonnellate di CO2 e, allo stesso tempo, permettono al riscaldamento globale di non aumentare.
Un esempio da seguire sono le città di Vienna e Copenaghen che utilizzano l’energia solare termodinamica, cioè l’energia generata dal calore del sole viene utilizzata per rinfrescare gli edifici attraverso pannelli fotovoltaici che alimentano dei condizionatori elettrici, oppure dei pannelli solari termici che alimentano dei condizionatori a assorbimento. Sono innovazioni tecnologiche recenti che permettono, rispetto all’aria condizionata, di utilizzare l’energia dal 30 al 90% in meno. In America invece nei centri commerciali, utilizzano degli accumulatori termici usati nel momento del sovraccarico della domanda, riducendo emissioni di C02 e rinfrescando a metà del costo.
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