Bagno per disabili: mettere fine alle barriere architettoniche
Come per tutti i lavori volti a eliminare le barriere architettoniche, anche la realizzazione di un bagno per disabili richiede dei requisiti precisi: vediamo qual è la normativa da rispettare
Giuseppe Sorrenti
Architetto
- Realizzare un bagno per disabili: tutto quello che c’è da sapere
- Bagno per disabili: misure e normativa
- Bagno per disabili: quali elementi deve contenere
- Sanitari per disabili: posizionamento e modelli
- Sanitari per disabili: opzione piatto doccia
La presenza di barriere architettoniche in un luogo pubblico o in casa nostra è un tema che, nonostante il passare degli anni, non ha smesso di essere attuale. Oggi è di fondamentale importanza poter usufruire di spazi ampi e accessibili anche per chi ha una mobilità ridotta.
Questo è particolarmente vero quando si tratta di attrezzare un bagno per disabili. Il bagno è infatti uno dei luoghi con più ostacoli, che possono compromettere la mobilità delle persone con disabilità.
Vediamo dunque come progettare un bagno per disabili in piena regola in pochi semplici passi.
Realizzare un bagno per disabili: tutto quello che c’è da sapere
Realizzare un bagno a misura di disabilità può essere semplice… se sai come fare. Un bagno destinato a persone disabili deve possedere caratteristiche specifiche.
Oltre alle misure del bagno che devono essere considerate con precisione, è importante accertarsi della presenza di rialzi e appositi sostegni.
Vediamo di seguito come deve essere progettato il tutto per ottenere un ambiente accessibile e a regola d’arte.
Bagno per disabili: misure e normativa
La normativa vigente stabilisce che il bagno per disabili debba avere una dimensione minima di 180×180 centimetri, ma è consigliabile prevedere spazi maggiori per soddisfare le esigenze di chi ha capacità motorie ridotte.
Il principale problema relativo alle dimensioni del bagno per disabili riguarda le manovre della carrozzina e l’utilizzo degli apparecchi e degli ausili. Affinché il bagno sia accessibile e sicuro, è necessario garantire l’accostamento laterale alla tazza del WC, al bidet, alla vasca e alla doccia, nonché l’accostamento frontale al lavabo.
Inoltre, il bagno dovrebbe essere ben illuminato in ogni zona per garantire maggiore sicurezza e facilitare l’utilizzo dei sanitari e degli ausili. È importante che lo spazio di manovra necessario per avvicinarsi e utilizzare i sanitari sia di almeno 100 cm per il WC, misurati a partire dall’asse del singolo sanitario. Per la vasca con una profondità minima di 80 cm, occorrono 140 cm di spazio di manovra, mentre per il lavabo sono necessari almeno 80 cm, misurati dal bordo frontale.
Bagno per disabili: quali elementi deve contenere
Oltre ai necessari bidet, lavabi, vasche e wc per disabili, ci sono elementi pensati per eliminare le barriere architettoniche, come:
- Corrimani: posizionati sia verticalmente che orizzontalmente, sono fondamentali per rimuovere ogni tipo di barriera. Anche la porta deve avere un corrimano montato ad un’altezza non superiore a 85 cm.
- Segnaletica: particolarmente utile nei servizi igienici pubblici.
- Specchio: meglio se reclinabile o montato ad un’altezza compresa tra 90 e 170 cm.
Vediamo ora le misure che dovrebbe avere un bagno accessibile ben progettato:
I bagni di vecchia conformazione risalenti agli anni ’50 e ’60 erano stretti e lunghi, un problema non indifferente considerando che la carrozzina occupa spazio in lunghezza e larghezza.
Optare per un bagno a pianta quadrata (misura ideale di circa 200 x 200 cm) anziché rettangolare potrebbe essere una soluzione ottimale, in quanto il quadrato garantisce spazio sia in ampiezza che in lunghezza.
Sanitari per disabili: posizionamento e modelli
Per quanto riguarda i sanitari, iniziando dal lavabo e dal WC per disabili, è fondamentale che siano ad un’altezza tale da facilitare ogni movimento.
Il posizionamento dei sanitari deve tenere conto della facilità di spostamento della carrozzina e del corretto sostegno della persona con disabilità. Ecco come dovrebbero essere installati:
- Il WC: non deve superare i 45-50 cm (compreso il sedile), e deve essere integrato con appositi sostegni e una doccetta per agevolare le operazioni di igiene personale.
- Il lavabo: si consiglia un modello “sospeso” con un contenitore a rotelle per conservare oggetti facilmente e una rubinetteria estraibile per raggiungere punti scomodi.
- Il bidet: spesso non è consigliato per persone con mobilità ridotta a causa dello spazio occupato e della maneggevolezza limitata. Si preferisce una doccia ergonomica, ma se si opta per il bidet, è necessario assicurarsi dello spazio necessario.
- La vasca con sportello: facilita l’accesso grazie a uno sportello e una seduta interna per agevolare i movimenti.
Sanitari per disabili: opzione piatto doccia
Oltre alla vasca da bagno con sportello, un’alternativa valida è il piatto doccia filo pavimento con sedile ribaltabile e doccino. Questa soluzione è particolarmente utile per chi ha una mobilità ridotta, poiché facilita l’accesso e l’utilizzo della doccia.
Realizzare un servizio igienico senza barriere è il primo passo per migliorare la vita di chi ci sta accanto e la nostra. Un’azione che va oltre il comune senso di razionalità e che crea un ambiente caldo e accogliente.
In sintesi, la progettazione di un bagno per disabili richiede attenzione e conoscenze specifiche per garantire l’accessibilità e la sicurezza delle persone con disabilità. Se stai cercando di creare un bagno adatto alle tue esigenze o a quelle di un familiare, è consigliabile contattare un esperto in progettazione bagni che possa offrire supporto nella scelta dei materiali, nell’organizzazione degli spazi e nella realizzazione dei lavori. Per trovare professionisti qualificati e affidabili, rivolgiti a PagineGialle Casa, dove potrai contattare numerosi specialisti in progettazione e ristrutturazione di bagni.
Domande frequenti:
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Che caratteristiche deve avere un bagno per disabili?
Un bagno per disabili deve avere alcune caratteristiche specifiche per essere accessibile e sicuro. Le dimensioni minime del bagno devono essere di 180x180 cm, con una porta di almeno 85 cm di larghezza e apertura verso l'esterno. Inoltre, la porta deve essere dotata di una maniglia ad un'altezza di 90 cm e un corrimano sul lato interno ad un'altezza di 80 cm. Tali caratteristiche permettono una facile accessibilità, manovrabilità e sicurezza all'interno del bagno per chi ha una disabilità.
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Quanto costa fare un bagno per disabili?
Il costo medio per la ristrutturazione di un bagno per renderlo accessibile a una persona con disabilità si aggira intorno ai 3.000€. Tuttavia, il prezzo può variare a seconda delle specifiche esigenze dell'utente e dei lavori necessari per adattare il bagno alle normative in vigore. Potrebbero essere necessari interventi di demolizione, rifacimento delle tubature, installazione di appoggi, pavimentazione e finiture, il che può influire sul costo totale.
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Come organizzare un bagno per disabili?
Per organizzare un bagno per disabili, sono essenziali la presenza di una porta con corrimano ad un'altezza di 80 cm da terra, una segnaletica visibile dall'esterno, un appoggio ribaltabile accanto al WC, un lavabo installato ad un'altezza massima di 80 cm dal pavimento, dotato di sifone da incasso, tubo di scarico flessibile e rubinetteria con leva. Inoltre, è importante garantire un ambiente spazioso, ben illuminato e senza barriere architettoniche, con una doccia accessibile e un pavimento antiscivolo.