Bonus casa: cosa succede dopo il 2024? Le proposte del Governo
Per gran parte dei Bonus casa è prevista la scadenza per la fine del 2024, ma cosa succederà dopo? Vediamo le proposte del Governo in merito alla proroga
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Bonus casa in scadenza: solo due incentivi confermati nel 2025
- Bonus casa 2024: in Parlamento le prime proposte di proroga
Il 2024 segna una svolta cruciale per le agevolazioni fiscali legate al settore immobiliare. Con la scadenza alle porte di molti Bonus casa, sono in molti a nutrire dubbi sul futuro delle politiche abitative nel paese. In questo contesto, il governo italiano sta valutando diverse proposte per ridefinire il panorama delle agevolazioni legate all’edilizia residenziale, al fine di promuovere l’efficienza energetica, la sicurezza antisismica e l’accessibilità a tutti i cittadini. In questo articolo, esamineremo da vicino le proposte presentate dal Governo per il post-2024 e le prospettive di risparmio per chiunque voglia ristrutturare la propria casa.
Bonus casa in scadenza: solo due incentivi confermati nel 2025
Alla fine del 2024, molti benefici fiscali, come il Sismabonus, l’Ecobonus, il Bonus mobili, il Bonus verde e il Bonus ristrutturazioni al 50%, sono destinati a scadere. Questo comporterà la conclusione di gran parte delle agevolazioni fiscali attualmente in vigore, ad eccezione del Bonus barriere architettoniche e del Superbonus, già prorogati fino al 2025, in attesa di ulteriori conferme.
Nei prossimi mesi è in previsione una revisione completa degli incentivi legati all’edilizia residenziale. Questa riflessione dovrà anche tener conto dell’entrata in vigore della direttiva europea Case green, che fornirà importanti orientamenti sulla concessione di agevolazioni fiscali per i lavori di miglioramento dell’efficienza energetica.
Bonus casa 2024: in Parlamento le prime proposte di proroga
In Parlamento sono state presentate diverse proposte di legge in merito alla proroga dei Bonus casa anche nel 2025.
Tra queste proposte, spicca quella presentata dalla Lega e sostenuta da quattro deputati della commissione Finanze della Camera. L’obiettivo principale di questa proposta è di calibrare le agevolazioni fiscali in base alle capacità economiche dei cittadini, distinguendo tra quelli fiscalmente “capienti” e “non capienti”. Concretamente, i cittadini considerati “capienti” potrebbero beneficiare di uno sconto fiscale del 60%, applicabile per un periodo di cinque a venti anni. Per coloro che non rientrano nella categoria dei “capienti”, potrebbe essere previsto uno sconto fiscale del 100%, con l’opzione di ottenere anche sconti diretti sulla fattura o la possibilità di cedere il credito fiscale.
Un’altra proposta legislativa è stata avanzata da Forza Italia e prevede una detrazione fiscale del 90% per interventi di riqualificazione energetica di edifici che raggiungano determinati standard di efficienza energetica, mentre per i lavori di messa in sicurezza antisismica si prevede una detrazione fiscale variabile tra il 60% e il 90%, a seconda del grado di miglioramento. Inoltre, per i cittadini a reddito più basso, sarebbe possibile usufruire della cessione del credito e di sconti diretti sulla fattura.
Anche l’opposizione, in particolare il Movimento 5 Stelle, ha presentato un’idea legislativa che propone un sistema di detrazioni fiscali basato sulla tipologia di intervento e sulla sua finalità, come ad esempio il miglioramento della classe energetica degli edifici.
Il 2024 si riconferma come un anno ricco di opportunità per ristrutturare la propria abitazione usufruendo dei tanti Bonus casa a disposizione.
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