Come funziona la pompa di calore ad assorbimento e quanto conviene
Vuoi riscaldare o rinfrescare casa senza consumare troppo e con un sistema all’avanguardia? L’esperto spiega come funziona la pompa di calore ad assorbimento
Pietro Pasquarelli
Bio Architetto/Esperto in diagnostica e impiantistica
- Cos'è una pompa di calore ad assorbimento?
- Pompa di calore ad assorbimento vs pompe di calore tradizionali: differenze
- Pro e contro di una pompa di calore ad assorbimento
- Quando scegliere una pompa di calore ad assorbimento
Raggiungere il giusto clima all’interno di un’abitazione privata è cruciale, soprattutto con il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature. Grazie alla tecnologia è possibile scegliere tra tante soluzioni perfette per riscaldare o rinfrescare gli edifici: la pompa di calore ad assorbimento è uno dei migliori esempi perché unisce i vantaggi della caldaia a condensazione a quelli della pompa di calore tradizionale.
Questo dispositivo non solo offre un’efficienza energetica notevole, ma garantisce una importante convenienza a lungo termine, facendo risparmiare in bolletta. Affidarsi a un esperto per scegliere e acquistare la pompa di calore ad assorbimento adatta alle proprie esigenze è importante per sfruttarne davvero tutte le opportunità. In questo articolo vediamo come funziona e quali sono le accortezze da avere al momento dell’acquisto.
Cos’è una pompa di calore ad assorbimento?
Una pompa di calore ad assorbimento è un dispositivo che utilizza il gas metano come fonte di energia primaria per produrre calore e, a differenza delle pompe di calore tradizionali che funzionano con l’elettricità, sfrutta una combinazione di reazioni chimiche e fisiche per riscaldare e raffreddare gli ambienti in modo più sostenibile.
Il funzionamento di una pompa di calore ad assorbimento si basa su cinque fasi principali:
- Generazione: il gas metano alimenta un bruciatore che riscalda una soluzione di refrigerante e ne provoca l’evaporazione
- Assorbimento: il refrigerante evaporato passa attraverso una sostanza assorbente che, in base alla temperatura e alla pressione, lo assorbe.
- Dissoluzione: la sostanza assorbente e il refrigerante formano una miscela
- Evaporazione: la miscela viene raffreddata, causando l’evaporazione del refrigerante.
- Condensazione: il refrigerante evaporato passa attraverso un condensatore, dove viene raffreddato e trasformato in liquido, pronto per iniziare un nuovo ciclo.
Questo ciclo permette alla pompa di calore ad assorbimento di trasferire calore dall’esterno all’interno dell’edificio in inverno e viceversa in estate, utilizzando lo stesso sistema per la climatizzazione. In questo modo, rinfresca d’estate e riscalda d’inverno in modo sostenibile, permettendo un risparmio energetico nell’abitazione in cui è installata.
Pompa di calore ad assorbimento vs pompe di calore tradizionali: differenze
A differenza delle pompe di calore tradizionali che utilizzano un compressore per aumentare la pressione del refrigerante, le pompe di calore ad assorbimento sfruttano le due fasi di cui abbiamo parlato, quella di generazione e assorbimento, per ottenere lo stesso risultato. Questa differenza le rende particolarmente adatte a funzionare in condizioni climatiche estreme, mantenendo un’efficienza elevata anche a basse temperature.
Quindi, una pompa di calore ad assorbimento è consigliata soprattutto per le abitazioni situate in zone climatiche molto fredde: è qui che sono perfettamente efficienti.
Pro e contro di una pompa di calore ad assorbimento
Le pompe di calore hanno diversi pro e contro, che è cruciale tenere in considerazione per valutare l’acquisto.
Uno dei principali vantaggi è sicuramente l’efficienza energetica, di cui abbiamo già parlato. Questi dispositivi possono raggiungere un’efficienza energetica del 170%, il che significa che producono più energia di quella che consumano. Al contempo, per funzionare usano il gas metano, che è più economico dell’elettricità garantendo costi minori. Hanno basse emissioni di CO2 e sono particolarmente sostenibili.
Accanto a questi evidenti vantaggi, occorre considerare anche alcune criticità. La prima è il costo che è nettamente più alto di una pompa di calore tradizionale, ma che viene recuperato in 4 o 5 anni grazie al risparmio energetico garantito rispetto a soluzioni tradizionali e poco sostenibili. Anche il costo di installazione è maggiore perché l’intervento è più complesso e richiede competenze specifiche.
Un altro piccolo svantaggio è dato dal tempo di attivazione dell’impianto che è maggiore rispetto a un dispositivo tradizionale, che funziona con l’elettricità.
Quando scegliere una pompa di calore ad assorbimento
Alla luce di quanto detto, le pompe di calore possono essere un ottimo investimento per riscaldare o rinfrescare qualsiasi tipo di ambiente, ma sono particolarmente indicate in alcuni contesti:
- Case ed edifici di grandi dimensioni, come ville multipiano e condomini
- Zone con clima rigido soprattutto in inverno, dove il dispositivo raggiunge la sua massima efficienza
- Zone in cui il gas metano è disponibile e non è troppo costoso, quindi prima di procedere all’acquisto valutare sia la disponibilità che il costo del carburante
Prima di procedere all’acquisto, è fondamentale valutare le proprie esigenze specifiche, il contesto e scegliere il modello. Sul mercato ne esistono di diversi per potenza e modalità di installazione.
Per esempio, la pompa di calore ad assorbimento può essere:
- fiamma diretta, dove l’alimentazione è data da una fiamma generata da gas naturale, GPL o biomasse, ideali per ambienti che richiedono un’operatività continua;
- fiamma indiretta, che utilizza un fluido refrigerante (acqua calda o vapori) come sorgente termica, adatte per applicazioni industriali e grandi edifici.
Se si vuole acquistare un prodotto di questo tipo è consigliabile informarsi sui Bonus Casa: ne esistono diversi pensati proprio per agevolare l’acquisto di riscaldamento a basso consumo.
In ultimo, il consiglio è di affidarsi a professionisti qualificati per l’installazione è essenziale per garantire il corretto funzionamento e la massima efficienza del sistema. La manutenzione regolare, inclusa la pulizia e il controllo dei componenti, assicura una lunga durata dell’impianto e prestazioni ottimali.